Il fondo archivistico "Tiziano Tessitori" ed il progetto Archivi on-line
L’archivio e la biblioteca
L’archivio e la biblioteca del senatore Tiziano Tessitori (Sedegliano 1895 – Udine 1973), padre della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e tra i fondatori del Partito Popolare, rappresentano uno dei patrimoni documentari più importanti della Regione Friuli Venezia Giulia.
Per volontà della famiglia Tessitori l'archivio e la biblioteca sono stati donati al Comune di Sedegliano “con la condizione che le operazioni di riordinamento fossero effettuate dall'Università degli studi di Udine secondo i dettami della dottrina archivistica e biblioteconomica”.
Vista l’importanza storico-culturale della documentazione la Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia Giulia ha emesso, il 18 marzo 2003, la "Dichiarazione di notevole interesse storico" nei confronti dell’archivio.
L'archivio di Tiziano Tessitori, oltre a far conoscere alcuni importanti avvenimenti della storia locale del Friuli, ci permette di coglierne l’aspetto privato. La lettura delle carte del senatore fa emergere moltissimi rapporti personali e formali che oggi risultano eloquenti nella ricostruzione della sua carriera politica, dell’attività culturale, del suo impegno a far riconoscere il valore della lingua e cultura friulana e della sua passione per lo studio e redazione delle opere di carattere storico-religioso.
Gli interventi sull'archivio Tessitori
Archivio privato della famiglia Tessitori (1919-1992) era conservato presso l’abitazione udinese della famiglia, in Piazza I Maggio; il complesso documentario e librario, dopo una prima analisi e la stesura di un elenco di consistenza del materiale da parte dell'Università di Udine, è stato acquisito nel 2003 dal Comune di Sedegliano.
Il 16 maggio 2006 il Comune di Sedegliano e l’Università hanno sottoscritto una Convenzione, finalizzata a stabilire le relative competenze in termini di gestione del fondo.
Nel novembre 2006 l’Università ha bandito un concorso per l’attribuzione di due assegni di ricerca, concorso vinto dalle dott.sse Gabriella Cruciatti e Cristina De Natali, curatrici rispettivamente delle operazioni di riordinamento e inventariazione del fondo archivistico e della catalogazione del fondo bibliografico. I lavori, avviati nel 2007, si sono conclusi nel 2008.
Il 7 febbraio 2009 è stata inaugurata a Sedegliano la “sala Tiziano Tessitori” rendendo ufficiale la consultabilità dell’archivio e della biblioteca.
L'adesione al progetto Archivi on-line
Dopo un primo intervento di riordino, inventariazione e catalogazione sui fondi archivistico e bibliografico di Tessitori, l'Università ha aderito al progetto nazionale “Archivi on-line”, l'archivio unico virtuale italiano del Senato della Repubblica, che raccoglie il patrimonio documentario di personalità politiche, partiti e gruppi parlamentari.
Il fondo, completamente digitalizzato dall’Università di Udine, è disponibile all’indirizzo: http://www.archivionline.senato.it/html/istituzioni.htm alla voce “Comune di Sedegliano” - "Consultazione dei fondi".
Il 27 luglio 2009 l’Università degli studi di Udine, il Comune di Sedegliano ed il Senato della Repubblica hanno sottoscritto una convenzione per l'adesione al progetto Archivi on-line; adesione che ha rappresentato per l’Università la possibilità di completare, attraverso la scansione dei documenti, le operazioni di riordinamento ed inventariazione precedentemente attuate sul fondo Tessitori.
La revisione dell’inventario, la compilazione degli indici e la numerazione delle carte sono state effettuate dalla dott.ssa Michela Maniassi, responsabile del Centro gestione documenti dell’Università di Udine, che ha coordinato anche le operazioni di digitalizzazione dei documenti eseguite dal personale della medesima struttura. Le operazioni svolte dall'Università sono visibili sul sito del Senato della Repubblica alla voce "Contributo al progetto".
L’archivio è stato completamente digitalizzato, per un totale di 38.026 immagini, sia a scopo conservativo che di divulgazione scientifica.
La consultazione dell'archivio, però non comprende la totalità delle immagini, in quanto per alcuni documenti non sono ancora scaduti i termini previsti dalla legge (D.Leg.vo 281/99 art.8) e cioè quarant'anni per i dati sensibili e settant'anni per quelli "sensibilissimi".