L’attività scientifica si è svolta seguendo le seguenti principali tematiche di ricerca:

1)

L’angiogenesi, ovvero la formazione di nuovi vasi sanguigni a partire da preesistenti strutture vascolari, è stata indagata dal punto di vista morfologico e funzionale in condizioni di normalità e di patologia neoplastica. Si è in particolare utilizzata la tecnica in vivo della membrana chorioallantoidea di pollo che permette di saggiare la potenzialità pro-angiogenica di sostanze su di essa depositate. I preparati vengono poi osservati al microscopio ottico per evidenziare la modalità di crescita vascolare (sprouting angiogenesis, intussusceptive microvascular growth, vascular mimicry) e campioni sono allestiti per l’osservazione in microscopia elettronica. Questo ha permesso di studiare l’attività angiogenica di molecole come l’eritropoietina, la chimasi, la triptasi, l’osteocalcina ed il nerve growth factor e la potenzialità vasculoformativa di linee cellulari neoplastiche.

2)

Il mastocita è un elemento cellulare che media una serie di importanti rapporti e collegamenti tra immunità innata ed immunità adattativa. Esso svolge inoltre una serie di rilevanti funzioni extraimmunitarie, tra cui un’intensa attività neoangiogenica ed un ruolo significativo nel processo di riparazione e rimaneggiamento del tessuto connettivo interstiziale. E’ stata presa in considerazione soprattutto l’attività neoangiogenica indotta dalla secrezione di molteplici citochine stimolanti la proliferazione endoteliale, sia in tessuti sani che patologici, di natura infiammatoria e neoplastica. In particolare è stato valutato il rapporto tra la presenza di mastociti nell’infiltrato peritumorale, l’attività angioformativa e l’effetto sullo sviluppo e la progressione del tumore. Questo rapporto, complesso e variabile nei vari tipi di tumori, rende il mastocita un potenziale interessante bersaglio cellulare nella terapia adiuvante il trattamento antitumorale.

3)

Il mastocita è una cellula secretoria in grado di rilasciare a) una serie innumerevole di composti chimici preformati e depositati all’interno dei granuli citoplasmatici, b) molteplici molecole neoformate in seguito a stimolazione. Questa duplice modalità secretiva è stata indagata dal punto di vista ultrastrutturale, analizzando in dettaglio i quadri della esocitosi parziale o totale, come avviene in corso di reazioni allergiche mediate da anticorpi IgE, e le manifestazioni della cosiddetta “piecemeal degranulation”, un tipo particolare di secrezione lenta e parcellare caratteristica dei mastociti presenti nell’infiltrato infiammatorio che accompagna il decorso di processi infiammatori cronici e tumori.