Archeologia in Acaia. Un paesaggio millenario tra Egeo e Adriatico
Descrizione
Nel 2010 è stata avviata una collaborazione internazionale nell’ambito di un progetto di ricerca del Ministero greco della cultura (servizio archeologico greco e Museo archeologico di Eghion) in località Trapezà, un’acropoli naturale, sita a 7km dalla costa, presso Eghion, in Acaia (Peloponneso NO), sede della città arcaica di Rhypes, madrepatria di colonie achee in Italia, e di un tempio monumentale. Il gruppo di ricerca dell’Ateneo udinese, diretto da Elisabetta Borgna e coordinato con una serie di collaborazioni esterne e con la partecipazione degli studenti, si occupa dello studio dell’occupazione preistorica e preclassica dell’area. L’attività sul campo è consistita fino ad oggi in otto campagne di scavo, che hanno restituito importanti evidenze archeologiche a partire dal IV-III millennio a.C. e fino al periodo di transizione tra età del bronzo ed età del ferro (ca XI-VIII a.C.). Il progetto è stato fino ad oggi sostenuto finanziariamente dall’Institute for Aegean Prehistory (Philadelphia) (2010-2017), dall’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (Firenze) (2012; 2016), dal MIUR (2010), dal Ministero degli Affari Esteri (2014-2016), dall’Università di Udine (2014-2016), dalla Scuola interateneo di specializzazione in Beni culturali (Trieste-Udine-Venezia) (2011-2013), da sponsor privati (gruppo Monte Mare – Grado) (2014), dalla Società per la ricerca archeologica in Aigialia, Eghion (2010-2013). Presentemente la ricerca si concentra sullo scavo e lo studio di una vasta necropoli micenea (XV-XI sec. a C.), di cui sono state individuate 8 tombe (2010-2017) a camera sotterranea con ampi corridoi di accesso e annessi, quali nicchie, ossari, camere laterali. Materiali e contesti sono significativi per l’indagine di temi cruciali della preistoria e della storia greca, dalla diffusione della cultura micenea, ai rapporti tra palazzi micenei e ambiti periferici, alle pratiche funerarie, al problema della continuità e della discontinuità tra età del bronzo ed età storica, all’origine del tempio greco, e, infine, - stante la posizione strategica del sito sul mar di Corinto – alle dinamiche dei rapporti a lunga distanza tra ambiti egeo-orientali, Adriatico e Mediterraneo centrale in età “pre-coloniale”. Tra gli obiettivi puntuali del gruppo di ricerca italiano sono: - il recupero di contesti fondamentali attraverso l’approccio geo-archeologico e una pratica rigorosa di archeologia stratigrafica; - l’approfondimento, anche in sede di dibattito teorico, degli aspetti dell’archeologia della morte; - la focalizzazione sui rapporti culturali e i processi di interazione e integrazione culturale egeo-adriatica alla fine dell’età del bronzo (XIII-XI sec. a C.). Dalle linee di ricerca impostate si sviluppa un nuovo percorso finalizzato all’organizzazione di un convegno internazionale sul tema “Mneme. Past and Memory in the Aegean Bronze Age”, in coll. Con l’Università di Louvain e quella di Venezia Ca’ Foscari (Udine-Venezia 18-21 aprile 2018); il coordinatore è promotore e membro del comitato scientifico
Linee di ricerca
- Studio dell’archeologia della morte in ambito miceneo a partire da ricerca sul campo e scavo di necropoli micenea;
- Studio di relazioni centro-periferia tra la civiltà micenea palaziale e altri ambiti regionali egei
- Studio delle relazioni italo-egee nella tarda età del bronzo
- Indagine dei processi di continuità e discontinuità tra età del bronzo ed età storica e dell’eredità micenea all’origine della polis
Settori ERC
- SH6 The Study of the Human Past: Archaeology and history
- SH6_2 Prehistoric archaeology, archaeology of non-literate societies
Etichette libere
- Archeologia della morte; necropoli micenea; Acaia micenea; paesaggi della memoria