La mobilità internazionale
Le possibilità di formazione all'estero
Nell'arco dei cinque anni di Corso, la Scuola di Specializzazione in Pediatria di Udine offre agli Specializzandi l'opportunità di arricchire la propria preparazione attraverso periodi di formazione all'estero, accordati previa approvazione del Consiglio della Scuola e formale accettazione dell’Amministrazione ospitante, per un periodo massimo di dodici mesi nell’intero corso degli studi.
I Centri internazionali ove poter svolgere periodi di formazione
- Londra - King’s College;
- Londra - St. Thomas Hospital;
- Londra - Evelina Children’s Hospital;
- Parigi – Hôpital Necker Enfants Malades AP-HP;
- Parigi - Hôpital Antoine Beclere;
- Parigi - Hôpital Armand-Trousseau;
- Parigi - Hôpital Robert-Debré AP-HP
L’elenco sopra riportato è puramente indicativo. A fronte di un interesse specifico, in accordo con il Direttore della Scuola, il Medico Specializzando potrà infatti identificare il Centro internazionale dove svolgere il periodo formativo all’estero.
Le esperienze umanitarie di alcuni Specializzandi
Nel corso degli ultimi anni, alcuni Specializzandi della Scuola hanno partecipato ad iniziative umanitarie in alcuni paesi dell’Africa:
- Madagascar - Hopitaly Vezo
- Tanzania - Ospedale di Tosamaganga
- R.D. Congo - Ospedale pediatrico “Monkole” di Kinshasa
Testimonianze: le esperienze all’estero degli Specializzandi della Scuola
"Durante la Scuola di specialità ho avuto l’opportunità di trascorrere sei mesi a Londra, presso il King’s College e il St Thomas Hospital. L’esperienza all’estero presso un grande Centro di ricerca ha reso più completa la mia formazione permettendomi di prendere parte in prima persona alle varie fasi di uno studio scientifico. Penso che sia stato di grande impatto formativo poter condividere l’esperienza con un team ampio, composto da persone con un background diverso dal mio; al di là delle differenze geografico-linguistiche (nella mia stanza si parlavano almeno 5 lingue diverse), c’erano medici, fisici, informatici, statistici, biologi. La visione fornita da ognuno di noi, spesso differente, ha sicuramente reso migliore e più sfaccettato il lavoro che abbiamo condiviso. Inoltre, ho potuto constatare quanto la pratica clinica possa essere sotto certi aspetti molto differente dalla nostra, anche in un posto così vicino a noi. Rendermi conto di queste differenze è stato cruciale per due motivi: mi ha fatto apprezzare molte cose che non avevo mai considerato cosi importanti o che davo per scontate nella mia esperienza italiana e mi ha fatto tornare a casa ricca di idee e di spunti che mi piacerebbe poter far attecchire anche qui." Dr.ssa Francesca Rech Morassutti