INFORMAZIONI SU

Sociologia delle comunicazioni di massa

Denominazione insegnamento in inglese: Sociology of mass communications

Lingua dell'insegnamento: italiano

Crediti e ore di lezione: 9 CFU / 40 ore

Settore scientifico disciplinare: SPS/08

 

Docente:

Antonella Pocecco antonella.pocecco@uniud.it

Prerequisiti e propedeuticità

Ai fini degli obiettivi formativi del corso, è consigliato (sebbene non formalmente richiesto) che gli studenti abbiano superato l’esame di Sociologia e metodologia della ricerca sociale, quindi acquisito la terminologia specifica dell’ambito disciplinare, i concetti di base e i principali strumenti metodologici della ricerca sociale.

Conoscenze e abilità da acquisire

Lo/la studente/essa dovrà:

-      conoscere e comprendere in maniera coerente concetti e ipotesi teoriche della Communication research;

-      acquisire maggiore consapevolezza circa il ruolo, le funzioni e gli effetti dei media;

-      essere in grado di analizzare autonomamente e criticamente le conseguenze, contraddizioni e disfunzioni dell’azione dei media;

-      sviluppare capacità analitiche dei processi inerenti le comunicazioni di massa nella loro globalità, sia dal punto di vista degli attori che dei fruitori;

-      sviluppare capacità interpretative autonome dei contenuti mediali;

-      contestualizzare coerentemente le strette interrelazioni fra mass media e contesto socio-culturale in cui essi agiscono.

Programma/Contenuti dell’insegnamento

1. tematica degli effetti (dalla comunicazione intenzionale alla costruzione della second hand reality) e delle funzioni/disfunzioni generali dei media, sia a livello individuale che collettivo;

2. principali teorie, e loro corollari, della Communication research;

3. natura, tipologie, modalità di fruizione e stili di consumo dell’audience;

4. processi di modellizzazione, formazione di immaginari e rappresentazioni sociali, attuati dai media;

5. caratteristiche strutturali, attori, routines produttive e logiche dei principali mezzi di comunicazione di massa;

6. potenzialità dei media in termini di aggregazione e/o mobilitazione dell’opinione pubblica, nonché veicolazione e diffusione di stereotipi e luoghi comuni;

7. alcune parti monografiche, inerenti l’approfondimento del medium televisivo, del giornalismo come pratica professionale, del rapporto fra media e guerra e di quello fra media e politica.

Attività di apprendimento e metodi didattici previsti

L’insegnamento prevede: lezioni teoriche, esercitazioni, stesura di elaborati individuali, analisi di caso, analisi di materiale iconografico, momenti seminariali e di approfondimento su specifici argomenti.

Modalità di verifica dell’apprendimento

L’esame consiste in una prova scritta.

Nello specifico, essa verte su 27 domande chiuse (dicotomiche o a scelta multipla) inerenti il manuale di Bentivegna, più 3 domande aperte riguardanti invece il testo opzionale scelto dallo studente.

Per gli studenti frequentanti, le prime 27 domande della prova scritta si basano sul materiale distribuito durante il corso e sugli appunti.

Testi/Bibliografia

Costituiscono fonti di studio per l’esame:

Manuale obbligatorio:

S. Bentivegna, Teorie delle comunicazioni di massa, Laterza, Roma-Bari, 2012.

Un volume a scelta fra i seguenti:

O. Bergamini, Specchi di guerra. Giornalismo e conflitti armati da Napoleone a oggi, Laterza, Roma-Bari, 2009.

M. Buonanno, La fiction italiana. Narrazioni televisive e identità nazionale, Laterza, Roma-Bari, 2012.

E. De Blasio, M. Hibberd, M. Higgins e M. Sorice, La leadership politica. Media e costruzione del consenso, Carocci, Roma, 2012.

G. Gili, La violenza televisiva. Logiche, forme, effetti, Carocci, Roma, 2007.

M. Gui, A dieta di media, il Mulino, Bologna, 2014.

M. Ragnedda, Comunicazione e propaganda. Il ruolo dei media nella formazione dell’opinione pubblica, Aracne, Roma, 2011.

S. Russ-Mohl, Fare giornalismo, il Mulino, Bologna, 2011.

Strumenti a supporto della didattica

Materiali forniti durante le lezioni, presentazioni in power point.