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Legislazione dei beni culturali e del diritto d'autore

Programma dell'insegnamento di Legislazione dei beni culturali e del diritto d'autore - Corso di laurea in Discipline della musica, del cinema e dello spettacolo - anno accademico 2015/16

Docente: Guglielmo Cevolin

indirizzo email: guglielmo.cevolin@uniud.it

pagina web personale: https://people.uniud.it/page/guglielmo.cevolin

Denominazione insegnamento (in inglese): Italian law on cultural goods and copyright

Lingua dell'insegnamento: italiano

Crediti e ore di lezione: 6 cfu,  40 ore

Settore scientifico disciplinare: IUS/09

Moduli: Si

1. Introduzione al diritto pubblico e alla disciplina giuridica della cultura;
2. La disciplina giuridica dei beni e delle attività culturali;
3. Profili evolutivi della disciplina giuridica del diritto d’autore.

Prerequisiti e propedeuticità:

Prerequisito è la conoscenza della lingua italiana o inglese. Il corso cerca di rendere omogenee le conoscenze dei frequentanti lezioni e seminari attraverso il primo modulo didattico: “Introduzione al diritto pubblico e alla disciplina giuridica della cultura”

Conoscenze e abilità da acquisire:

Lo/la studente/essa dovrà: conoscere i principi e la disciplina di base dei beni, delle attività culturali e del diritto d’autore con particolare attenzione alla influenza del diritto interno ed europeo;

essere in grado di sostenere un concorso all’interno dell’amministrazione dei beni culturali e partecipare a delle selezioni per poter lavorare nel settore privatistico delle attività culturali e dell’editoria.

Capacità relative alle discipline:

Lo/la studente/essa dovrà acquisire capacità di conoscenza e comprensione in un campo di studi di livello post secondario, caratterizzato dall’uso di libri di testo avanzati, relativamente ad alcuni temi d’avanguardia nella materia giuridica studiata (disciplina dell’intervento pubblico sulla cultura).

Lo/la studente/essa dovrà acquisire capacità di applicare conoscenza e comprensione in modo da dimostrare un approccio professionale.

Capacità trasversali /soft skills

Lo/la studente/essa dovrà acquisire le seguenti capacità trasversali:

raccogliere e interpretare le fonti giuridiche conoscendo l’importanza della giurisprudenza;

sviluppare capacità di apprendimento relativamente funzionamento dell’ordinamento interno, europeo ed internazionale, cercando determinare  giudizi autonomi attraverso la partecipazione alle lezioni e ai seminari multidisciplinari offerti dal docente;

conseguire la capacità di seguire una lezione o un  seminario e di esporne i tratti salienti con appropriata sintesi.

Programma/Contenuti dell'insegnamento:

MODULO:

1. Introduzione al diritto pubblico e  alla disciplina giuridica della cultura.

Le fonti nell’ordinamento italiano e la modifica del titolo V della seconda parte della Costituzione italiana (legge cost. 18 ottobre 2001, n. 3). Principi costituzionali e Pubblica Amministrazione. Stato e autonomie territoriali (potestà normative e funzioni amministrative).Principi fondamentali della Pubblica Amministrazione; Cenni sulla disciplina giuridica della cultura anche a livello internazionale.

TESTO ADOTTATO PER FREQUENTANTI E NON FREQUENTANTI LE LEZIONI:
1. DE VERGOTTINI G., Diritto costituzionale, Padova, CEDAM, sesta edizione 2008 (Capitolo I, paragrafo 4 “I rapporti tra ordinamento italiano e ordinamento internazionale”, pp. 33ss.; paragrafo 5, “L’Unione Europea”, pp. 43ss.; Capitolo IV “Le fonti normative”, paragrafi1-15, pp. 133-247; Capitolo IX, paragrafo 8, “Principi costituzionali”, pp. 581ss.; Capitolo XII “Le autonomie politiche territoriali” paragrafi1-10.5, pp. 692-740) e successive edizioni.

2. La disciplina giuridica dei beni e delle attività culturali;

Beni culturali e principi costituzionali. Beni culturali e ordinamento comunitario. La disciplina giuridica dei beni culturali in Italia. Il ministero per i beni e le attività culturali (d.lgs. 20 ottobre 1998, n. 368, d.lgs. 30 luglio 1999, artt. 52-54 e successive modificazioni; d.lgs. 30 luglio 2003, n. 303 e successive modificazioni; d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni, d.lgs. 8 gennaio 2004, n. 3 e D.P.R. 8 giugno 2004, n. 173 recante “Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali”). I beni culturali nell’ordinamento delle regioni e delle autonomie locali. Il riparto di competenze stato/regioni in materia di tutela del patrimonio storico e artistico. Interesse nazionale e interesse locale nelle sentenze della Corte costituzionale in materia di beni culturali. Le pronunce più recenti della Corte Costituzionale: sent. 28 marzo 2003, n. 34; sent. 13 gennaio 2004, n. 9; sent. 20 gennaio 2004, n. 26. Il principio di leale collaborazione nel settore dei beni culturali. La legge 15 marzo 1997, n. 59 (c.d. “Bassanini I”) e il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. La legislazione regionale in materia di istituzioni culturali, musei e biblioteche di interesse locale e regionale, istruzione e attività culturali. Il codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42): disposizioni generali (1-9); tutela (artt. 10-100); fruizione e valorizzazione (artt. 101-127) e le successive modificazioni.

TESTO ADOTTATO PER FREQUENTANTI E NON FREQUENTANTI LE LEZIONI: 2. C. BARBATI, M. CAMMELLI, G. SCIULLO (a cura di), Diritto e gestione dei beni culturali, Bologna, il Mulino, 2011; in alternativa M. Cammelli, Il codice dei beni culturali e del paesaggio, Bologna, Il Mulino, 2007 o successive edizioni.
Per i frequentanti sono previsti seminari di approfondimento ed esercitazioni scritte che costituiranno elementi di valutazione alla fine del corso.

3. Profili evolutivi della disciplina giuridica del diritto d’autore.

Lo studio e la conoscenza della legge sul diritto d’autore (legge 22 aprile 1941 n. 633, liberamente scaricabile da diversi siti internet, possibilmente in versione aggiornata quale quella indicata nel sito www.siae.it).

Soprattutto per gli studenti che non riusciranno a frequentare un numero sufficiente di lezioni costituisce una lettura vivamente consigliata: L. CHIMENTI, Lineamenti del nuovo diritto d’autore, Milano, Giuffré editore, 2004 (pp. 1-143; pp. 167-208; pp. 257-294) e successive edizioni oppure un manuale universitario aggiornato che tratti del diritto d’autore (dal punto di vista giuridico) delle seguenti case editrici: Giuffrè, CEDAM, Giappichelli, Il Mulino.

Attività di apprendimento e metodi didattici previsti:

Il docente offre diverse modalità di interazione: lezioni frontali, seminari multidisciplinari, materiali didattici on-line (anche audiovisivi), la possibilità di svolgimento di brevi ricerche e tesine. Durante il corso sono previsti seminari integrativi multidisciplinari con la partecipazione di giornalisti, dirigenti della Pubblica Amministrazione, vertici politici, docenti universitari in modo da mettere in contatto gli studenti con attività pratiche connesse al futuro lavorativo.

Modalità di verifica dell'apprendimento:

Il docente consiglia vivamente la frequenza al corso. Durante il corso sono messi a disposizione degli studenti materiali didattici specifici sui quali saranno poi misurate le conoscenze in due esercitazioni scritte che dividono il programma e che sono tenute in considerazione per la valutazione finale.

Per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, è essenziale l’iscrizione sulla piattaforma Esse3 con ampio anticipo rispetto all’appello d’esame.

Per gli studenti frequentanti le lezioni è previsto, in un appello ordinario (con iscrizione sulla piattaforma Esse 3), alla fine del corso, un colloquio orale e la valutazione delle prove scritte intermedie e della partecipazione ai seminari proposti dal docente. L’esame ordinario è orale, anche se docente può richiedere la risposta scritta ad una o due domande aperte come forma di integrazione della prova orale.

Testi/Bibliografia:

TESTI OBBLIGATORI PER FREQUENTANTI E NON FREQUENTANTI LE LEZIONI:
1. DE VERGOTTINI G., Diritto costituzionale, Padova, CEDAM, sesta edizione 2008 (Capitolo I, paragrafo 4 “I rapporti tra ordinamento italiano e ordinamento internazionale”, pp. 33ss.; paragrafo 5, “L’Unione Europea”, pp. 43ss.; Capitolo IV “Le fonti normative”, paragrafi1-15, pp. 133-247; Capitolo IX, paragrafo 8, “Principi costituzionali”, pp. 581ss.; Capitolo XII “Le autonomie politiche territoriali” paragrafi1-10.5, pp. 692-740) e successive edizioni. 2. C. BARBATI, M. CAMMELLI, G. SCIULLO (a cura di), Diritto e gestione dei beni culturali, Bologna, il Mulino, 2011; in alternativa M. Cammelli, Il codice dei beni culturali e del paesaggio, Bologna, Il Mulino, 2007 o successive edizioni

3. La legge sul diritto d’autore (legge 22 aprile 1941 n. 633, liberamente scaricabile da diversi siti internet, possibilmente in versione aggiornata quale quella indicata nel sito www.siae.it).

Strumenti a supporto della didattica:

Nella sezione materiali didattici del sito d’ateneo sono messi a disposizione i materiali didattici degli anni precedenti, aggiornati durante il corso.

Tesi di laurea:

Per lo svolgimento delle tesi nella materia è indispensabile riportare una buona valutazione all’esame ed essere disponibili alla ricerca anche in biblioteche di altri atenei.

Note:

Poiché non esiste un manuale che tratti in modo esaustivo e aggiornato il programma proposto, è vivamente consigliata la frequenza alle lezioni e ai seminari previsti durante il corso. Si ricorda che nel periodo di svolgimento del corso il docente è a disposizione degli studenti per il ricevimento al termine delle lezioni; nei periodi nei quali non si tengono le lezioni il docente riceve a Gorizia in una pausa degli esami di profitto e a Udine nel Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Udine, secondo le date e gli orari indicati sul sito internet dell’ateneo