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Laboratorio di restauro del film

Programma dell'insegnamento di Laboratorio di restuaroi del film - Corso di laurea magistrale in Discipline della musica dello spettacolo e del cinema/Film and Audiovisual Studies - anno accademico 2014/15

Docente: Mirco Santi

Crediti e ore di lezione: 9 crediti (60 ore)

Prerequisiti e propedeuticità

Nessuna propedeuticità.

Competenze da acquisire

Alla fine del corso lo studente dovrà:

- saper riconoscere e identificare i principali formati sub-standard e i diversi supporti video analogici;

- saper diagnosticare le principali tematiche di conservazione e immaginare un primo intervento di ripristino sui supporti 9.5mm, 16mm, 8mm, super8. Utilizzare gli strumenti necessari alle fasi applicative dei prodotti in uso presso il Laboratorio nell'ambito della preservazione dei materiali inediti;

- utilizzare gli strumenti necessari alle fasi applicative dei protocolli in uso presso il Laboratorio nell'ambito della preservazione dei materiali inediti.

Contenuti del corso

1. Il primo modulo del corso intende offrire agli studenti una ricognizione delle tecniche, strategie e metodologie di conservazione e preservazione digitale dei formati filmici sub-standard più comunemente diffusi: 8mm, super8, 9.5mm e 16mm. Verranno delineate la storia e la tecnologia dei sistemi che hanno permesso la diffusione e la pratica del formato ridotto (5 ore): dai primi tentativi di alleggerimento e miniaturizzazione delle apparecchiature all’affermarsi delle pratiche di condivisione sedimentatesi attorno ai formati che meglio risponderanno alle esigenze di fasce sempre più ampie di utilizzatori.

2. Il secondo modulo intende offrire agli studenti una ricognizione delle tecniche, strategie e metodologie di conservazione e preservazione digitale dei supporti video analogici. Verrà delineata la storia tecnologica dei sistemi video (10 ore): dalla prima elaborazione e visualizzazione dell’immagine elettronica all’introduzione del segnale video digitale. Verranno, quindi, analizzate le modalità di funzionamento degli apparati di registrazione, riproduzione, trasmissione e visualizzazione del segnale video analogico.

Attività e metodi

Il corso di laboratorio di restauro comprende due moduli destinati allo studio delle pratiche di conservazione preservazione e restauro dei materiali filmici (40 ore) e di quelli video (20 ore).

Gli spazi del laboratorio La camera ottica sono attrezzati con gli strumenti necessari alle fasi di: identificazione, diagnosi e intervento sui supporti 9.5mm, 16mm, 8mm, super8. Saranno presi in considerazione consolidati protocolli per la preservazione dei materiali inediti, adottati da istituzioni e archivi specificamente rivolti alla conservazione questi particolari materiali filmici

Modalità della valutazione

L’esame finale consiste in una prova orale. Verranno valutati la preparazione teorica, le implicazioni   metodologiche  e le  applicazioni laboratoriali  dei contenuti dei testi in bibliografia

Testi e materiali di studio

Costituiscono programma d’esame:

Julia Noordegraaf, Cosetta G. Saba, Barbara Le Maitre, Vinzenz Hediger (eds.), Preserving and Exhibiting Media Art, Challenges and Perspetctives, Amsterdam University Press, Amsterdam 2013 (solo i capitoli che saranno indicati a lezione).

S. Venturini , Il restauro cinematografico. Principi, teorie, metodi, Campanotto, Udine, 2006.

Michele Canosa, Per una teoria del restauro cinematografico, in Gian Piero Brunetta, a cura di, Storia del cinema mondiale. Teorie, strumenti, memorie, vol. V, Einaudi, Torino 2001).

K. Fiorini, M. Santi, “Per una storia della tecnologia
amatoriale,” in Comunicazioni Sociali, Anno XXVII Nuova Serie Sezione Cinema, n. 3, settembre-dicembre 2005.

I tre saggi della sezione FOUND FILMS

1) M. Santi, Dalla scatola dei biscotti al video. Gli archivi filmici in formato Pathé Baby.

2) G. Bursi, Vezzo di famiglia. Una fenomenologia degli Home Movies,

3) P.Simoni, G.Torri, Memories Can't Wait. Archiviare e valorizzare il cinema amatoriale

in- Giulio Bursi - Simone Venturini (edited by / a cura di), What burns (n)ever returns. About lost and found films / Ciò che brucia (non) ritorna. A proposito di Lost e Found Films, Campanotto, Udine 2011

Alessandro Bordina, Il restauro digitale tra cinema e video i casi di Policlinico in lotta e Carcere in Italia in Cosetta G. Saba (a cura di), La nostalgia delle falene, “Follia”, “Cinema”, “Archivio”, 2009,  erratacorrige, Trieste

Cosetta G. Saba (a cura di), Arte in videotape, 2007, Silvana Editoriale, Milano (solo i capitoli che saranno indicate a lezione).

Pip Laurenson,  Authenticity, Change and Loss in the Conservation of Time-Based Media Installations, 2006, disponibile all’indirizzo http://www.tate.org.uk/research/tateresearch /tatepapers/06autumn/laurenson.htm

Ramon Coelho, Gaby Wijers (a cura di), The Sustainability of Video Art: Preservation of Dutch Video Art Collections, Foundation for the Conservation of Modern Art, Amsterdam, 2003. Il testo è disponibile all’indirizzo http://www.montevideo.nl/en/ index.html

AA.VV., The Decision-Making Model for the Conservation and Restauration of Modern and Contemporary Art, Foundation for the Conservation of Modern Art, Amsterdam, 1997-1999, disponibile all’indirizzo http://incca.org,

Jim Wheeler, Videotape Preservation Handbook, AMIA, 2002, disponibile all’indirizzo http://www.amianet.org/publication/resources/guidelines/videofacts/about.html

Testi di approfondimento consigliati:

The Film Preservation Guide. The Basics for Archives, Libraries and Museums. National Film Preservation Foundation, San Francisco CA 2004
www.filmpreservation.org/preservation-basics/the-film-preservation-guide

Peter Z. Adelstein, IPI Media Storage Quick Reference. 2nd Edition. Image Permanence Institute, Rochester NY 2009
www.imagepermanenceinstitute.org/webfm_send/301

Avvertenze

Gli studenti non frequentanti sono pregati di scrivere all'indirizzo mail: mirco.santi@uniud.it per concordare un programma integrativo