INFORMAZIONI SU

Storia della lingua italiana

Denominazione insegnamento in inglese: Historical Linguistics - Italian
Lingua dell’insegnamento: italiano
Crediti e ore di lezione: 6 CFU, 30 ore
Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/12
Docente: prof. Andrea Bocchi    andrea.bocchi@uniud.it
Pagina web personale: http://people.uniud.it/page/andrea.bocchi

Prerequisiti e propedeuticità

Prerequisiti: Si farà ampio riferimento a nozioni di linguistica generale e storica che si presuppongono acquisite nel corso di studi triennale. Nessuna propedeuticità.

Conoscenze e abilità da acquisire

Riferimento QTI: secondo ciclo.

Alla fine del corso lo studente dovrà:

-       conoscere momenti e dinamiche della storia linguistica di una regione, le Marche, nel suo sviluppo e nelle relazioni con i dialetti circonvicini;

-       saper distinguere ed individuare i principali tratti distintivi dei dialetti dell’Italia centrale, delineandone lo sviluppo storico;

-       saper inserire efficacemente le Marche nel quadro dei dialetti italiani;

saper indicare le caratteristiche fonetiche, morfologiche e sintattiche principali aree linguistiche marchigiane; saper affrontare l’analisi di un testo antico, non solo marchigiano, con le dovute cautele e cognizioni.

Programma/Contenuti dell'insegnamento

Il corso propone un laboratorio per la storia linguistica di una regione centrale, in tutti i sensi, per le vicende linguistiche italiane e peraltro assai poco studiata anche nella sua scansione storica (oltre che geografica). Si discuterà quindi l'edizione di testi linguisticamente significativi e in buona parte inediti relativi a quattro momenti: 1) intorno al 1250: tra Curia e Impero; 2) 1350: municipi e cancellerie locali; 3) 1410-1450: momenti di un'espansione commerciale; 4) 1818-30: Monaldo Leopardi e il purismo nelle Marche.

Per il suo carattere seminariale, il corso prevede la frequenza. Per i non frequentanti l'esame prevede una l'analisi di un testo antico nell'ambito della bibliografia indicata (Castellani o Breschi) e l'esposizione di fenomeni caratterizzanti la lingua e i dialetti italiani nel loro sviluppo storico: il programma previsto qui di seguito per i non frequentanti è indicativo e dunque deve essere comunque concordato con il docente all'indirizzo andrea.bocchi@uniud.it con ragionevole anticipo rispetto alla data d'esame.

Attività di apprendimento e metodi didattici previsti

Il corso prevede:

- lezione frontale;

- lavoro sui testi forniti dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento

La prova finale consisterà nell'analisi linguistica di un testo discusso a lezione (o compreso nella silloge di testi antichi italiani citata in bibliografia), nella sua contestualizzazione e nell'esame di fenomeni linguistici caratterizzanti della lingua e dei dialetti italiani con particolare riferimento alla situazione marchigiana.

Testi/Bibliografia

Costituiscono programma d’esame per chi ha frequentato:

- Giancarlo Breschi, Marche, in L’italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, a cura di Francesco Bruni, Torino, UTET, 1992, pp. 462-506 (PETRACCO ITALIANO CONS.32.Bruni.2)

- Michele Loporcaro, Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma-Bari, Laterza, 2009

- Par Larson, Fonologia, in Grammatica dell'italiano antico, a cura di Giampaolo Salvi e Lorenzo Renzi, Bologna, il Mulino, 2010, vol. II, pp. 1515-1546  (MANTICA BSU 455.Gramm.1/2)

- testi discussi a lezione: Ritmo su Pier da Medicina, Nota maceratese del legname, Libro del sale fanese del 1348, Quaderno di Crediti di Tomasso Rugieri, Cessione di Macerata di Giovanni Varano, Lettere di Gilio de Amoruso, Portolano di Grazioso Benincasa, Volgarizzamento di Giovanni da Camerino di Monaldo Leopardi.

Costituiscono programma d’esame per chi non ha frequentato:

- Giancarlo Breschi, Marche, in L’italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, a cura di Francesco Bruni, Torino, UTET, 1992, pp. 462-506

- Arrigo Castellani, I più antichi testi italiani. Edizione e commento, Bologna, Pàtron, 1976

- Michele Loporcaro, Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma-Bari, Laterza, 2009

- Par Larson, Fonologia, in Grammatica dell'italiano antico, a cura di Giampaolo Salvi e Lorenzo Renzi, Bologna, il Mulino, 2010, vol. II, pp. 1515-1546

- Alfredo Stussi, Introduzione agli studi di filologia italiana, Bologna, il Mulino 2007 (o qualsiasi ristampa successiva a questa data

- Claudio Marazzini, La lingua italiana. Profilo storico, Bologna, il Mulino, 2002 (e successive ristampe).

Altre indicazioni bibliografiche su testi e strumenti utili saranno fornite a lezione. Il docente è a disposizione per concordare un programma d’esame per particolari e comprovate esigenze.

Note

Per il suo carattere seminariale, il corso prevede la frequenza. Per i non frequentanti l'esame prevede una l'analisi di un testo antico nell'ambito della bibliografia indicata (Castellani o Breschi) e l'esposizione di fenomeni caratterizzanti la lingua e i dialetti italiani nel loro sviluppo storico: il programma previsto qui di seguito per i non frequentanti è indicativo e dunque deve essere comunque concordato con il docente all'indirizzo andrea.bocchi@uniud.it con ragionevole anticipo rispetto alla data d'esame.