Il corso di laurea ad orientamento professionale in Tecniche dell’Edilizia e del Territorio è un corso abilitante che permette di acquisire conoscenze e competenze di livello intermedio nell’edilizia e nel territorio. Questo tipo di formazione sarà sempre più richiesto in Italia, visto che dal 2025 sarà necessario un titolo universitario (EQF6) per accedere alla libera professione di perito industriale (direttiva Unione Europea 2005/36/CE) e in seguito anche per quella di geometra.

Già nel primo anno di corso si seguono materie tecniche ed applicative nei settori dell’edilizia e del territorio; il secondo anno è riservato principalmente ai laboratori delle discipline caratterizzanti, affrontate con rigore metodologico e con diretta applicazione a casi di studio. L’orientamento professionale si completa nel terzo anno grazie a ben 1.200 ore di tirocinio presso studi, imprese ed enti pubblici. Le principali competenze professionali riguardano: la progettazione, direzione, gestione e contabilizzazione delle opere edilizie, la riqualificazione tecnologica, la certificazione energetica, la responsabilità del cantiere, la pianificazione del territorio, i rilievi topografici, le valutazioni immobiliari, le perizie e gli espropri.

Come per le altre lauree a orientamento professionale istituite dal DM 446/2020, il proseguimento degli studi nelle lauree magistrali non costituisce uno sbocco naturale per i laureati in Tecniche dell’Edilizia e del Territorio.

A partire dall’a.a. 2023/24, l’esame finale di laurea, previo superamento/svolgimento di una prova pratica valutativa delle competenze professionali acquisite con il tirocinio, ha altresì valore abilitante allo svolgimento della libera professione (Legge 162/2021).

Per informazioni sugli aspetti organizzativi del corso, modalità e lingua di erogazione della didattica ed obblighi di frequenza consulta il Regolamento didattico del corso.