INFORMAZIONI SU

Programmi a.a. 2015/2016 I anno CdL in Infermieristica (sede Pordenone)

 

Insegnamento

FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE

 

CFU 8

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di:

  • Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali;
  • Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa;
  • Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata;
  • Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti;
  • Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeutici-riabilitativi ed assistenziali;
  • Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri;
  • Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica;
  • Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia;
  • Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL;
  • Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto;
  • Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”;
  • Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo);
  • Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli.

 

 

Modulo: PSICOLOGIA GENERALE

SSD M-PSI/01, CFU 1, ore 12

Docente: Loperfido Antonio antonioloperfido@yahoo.it

Obiettivi formativi specifici

  • Apprendere alcuni riferimenti teorici della psicologia utili alla comprensione della personalità dell’individuo
  • Essere in grado di utilizzare i concetti della psicologia come elementi di formazione personale per orientarsi in senso psicologico nella relazione di cura
  • Essere in grado di collaborare correttamente con i colleghi di lavoro, evitando conflitti di competenze e di ruoli
  • Essere assertivo e disponibile al dialogo ed al confronto
  • Essere capace di cogliere le potenzialità proprie ed altrui, migliorando la propria autostima
  • Essere capaci di conciliare i bisogni individuali con quelli degli altri
  • Verificare i meccanismi di difesa che, inconsapevolmente, si mettono in atto nelle situazioni difficili e conflittuali
  • Individuare i propri pregiudizi che ostacolano la realizzazione di una buona relazione interpersonale

Contenuti specifici

-        G. Bateson, significato di ecologia della mente

-        Gli script familiari

-        I concetti della prima e seconda cibernetica

-        Il concetto di sistema

-        L'effetto della contro reazione

-        La definizione del concetto che la mappa non è il territorio

-        I livelli della realtà

-        Il concetto di doppio vincolo

-        I pattern comunicativi

-        Il concetto di epistemologia

-        La psicologia analitica di Jung

-        Il concetto di teleologia

-        Gli elementi della personalità: l'Io, l'Inconscio Personale e i suoi complessi, l'inconscio Collettivo e i suoi Archetipi, la Persona, l'Animus, l'Anima, l'Ombra

-        L’oggetto di studio della Psicologia

-        Definizione del termine di Psicologia, Psichiatria, Psicoterapia

-        Definizione e spiegazione del concetto di temperamento, del carattere e della personalità

-        La concezione freudiana della personalità

-        I tre livelli della coscienza: conscio, preconscio ed inconscio. Prima concezione topica della personalità.

-        Gli elementi strutturanti la personalità: Es, Io e Super Io

-        L’angoscia e i meccanismi di difesa

-        Scopo dei meccanismi di difesa

-        Le caratteristiche comuni dei meccanismi di difesa

-        Esempi di meccanismi di difesa: la regressione, la proiezione, la formazione reattiva, la negazione, la regressione

-        La teoria dei “Costrutti Personali” di Gorge A. Kelly

-        La teoria della personalità di Kelly

-        Gli elementi di un costrutto

-        L’attività di memoria: i modelli della memoria

-        La psicologia della Gestal e la percezione

-        Gordon Alport e la teoria dei tratti

Modalità di svolgimento

Lezione frontale

Modalità d’esame

Scritto

Testo/i di riferimento

Pigat GA, Biancat R. Psicologia di base per il Nursing. Firenze: Rossini.

Cencini A, Manenti A. Psicologia e Formazione. Bologna: Dehoniane; 2010.

Pervin LA, John OP. La scienza della personalità. Milano: Cortina; 2003.

Hall CS, Gardner L. Teorie della personalità. Torino: Boringhieri; 1976.

Bernardi M, Condolf A. Psicologia per l’operatore sociale. Roma: CLITT; 2009.

Bernstein GS, Halaszyn JA. Io, operatore sociale. Trento: Erickson; 1993.

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA GENERALE

SSD MED/45, CFU 3, 36 ore

Docente: Grando Roberta roberta.grando@uniud.it

Obiettivi formativi specifici

  • Descrivere il campo di attività e responsabilità dell'infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa
  • Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia confrontando le tendenze nazionali con quelle europee
  • Individuare i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata, i percorsi professionali, formativi e di carriera possibili in Italia
  • Definire il concetto di assistenza da quello di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri
  • Descrivere il profilo degli operatori dell'area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeutici-riabilitativi ed assistenziali dei pazienti
  • Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri
  • Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica

Contenuti specifici

-        I criteri guida, potenzialità e limiti dell'esercizio professionale

-        Profilo professionale dell'Infermiere (DM 739/94)

-        Il superamento del mansionario e del ruolo ausiliario della professione infermieristica (DPR 225/74)

-        La Legge 26 febbraio 1999 n. 42

-        La storia moderna della professione infermieristica

-        Le ultime tappe storiche della formazione infermieristica

-        Il Codice deontologico degli Infermieri (2009)

-        Il contributo della mobilità Erasmus degli studenti

-        La competenza infermieristica

-        La competenza di base, esperta ed avanzata (secondo Benner)

-        Ambiti di sviluppo professionale e di carriera nella professione infermieristica: ambito clinico, organizzativo, formativo e di ricerca

-        Strategie di mantenimento della competenza durante l’esercizio professionale

-        Legge 43/2006 sullo sviluppo di carriera orizzontale e verticale

-        Come le conoscenze teoriche sul ruolo dell’infermiere possono essere utilizzate per raccogliere e analizzare la testimonianza di alcuni professionisti su ”Essere e Fare” l’infermiere oggi

-        Il contributo dell’Assistenza Infermieristica e dell’assistenza

-        I criteri per distinguere un bisogno di assistenza da un bisogno di assistenza infermieristica

-        Il profilo degli operatori di supporto all'assistenza infermieristica: OSS, OSS con formazione complementare (Accordo Stato Regione 2001/2003)

-        Il concetto di attribuzione/delega: alberi decisionali

-        I criteri per definire la complessità assistenziale dei pazienti

-        Distinzione dei problemi di assistenza infermieristica da altri problemi (di assistenza o di diagnosi/terapia)

-        Gli operatori dell’area sanitaria e il contributo specifico di ciascuno

-        Le quattro classi di laurea e le specifiche finalità: Classe infermieristica/ostetrica, classe tecnica, riabilitativa e della prevenzione

-        Il contributo degli operatori in un progetto di presa in carico multiprofessionale:

-        Fattori facilitanti e ostacolanti il lavoro multidisciplinare

-        Strategie di lavoro multidisciplinare

-        Il concetto di disciplina infermieristica e di caring: gli esiti sensibili alle cure infermieristiche (dignità, sicurezza, autocura, comfort, coping)

-        Le strategie per raggiungere gli esiti: comportamenti di Caring, transizioni, empowerement, sorveglianza, presenza

-        Paradigma della disciplina infermieristica: ambiente, salute/malattia, persona, assistenza infermieristica

-        Come il paradigma può essere utilizzato per riflettere sui modelli concettuali, professionali e organizzativi di un infermiere

-        La metodologia clinica infermieristica

-        Metodo clinico come processo di nursing

-        Metodi/strumenti di accertamento di primo livello e di secondo livello

-        Ragionamento diagnostico e uso della tassonomia Nanda

-        Priorità e strategie assistenziali

-        Metodi per pianificare/registrare le cure infermieristiche (piano di assistenza standard, personalizzato, clinical pathway): differenze e potenzialità

-        Sorveglianza infermieristica

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Esercizi applicativi

Intervista semistrutturata a testimoni privilegiati da parte degli studenti

Modalità d’esame

Scritto

Testo/i di riferimento

Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014.

Federazione IPASVI. Codice deontologico [approvazione 2009].

Dellai M, Ruocco M, Roat O, F Dallapè. La competenza infermeiristica superiore/avanzata (advanced). AIR, 2006; 25 (2):92-98.

Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n.739 Gazzetta Ufficiale 9 gennaio 1995, n.6. (Profilo professionale). Disponibile su: http://213.203.141.50/professione/ArchivioLeggi/Files/179/DM140994n739.pdf

Legge 26 febbraio 1999 n. 42. (Disposizioni in materia di professioni sanitarie). Disponibile su: http://www.parlamento.it/leggi/99042l.htm

Codice deontologico dell’infermiere. Disponibile su: http://www.ipasvi.it/professione/content.asp?ID=20

D.P.R.225 /74 (Mansionario). Disponibile su: http://www.vicenzaipasvi.it/home/normativa/legislazione/xmansiona.htm

Conferenza stato regioni 22 febbraio 2001 (OSS). Disponibile su: http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo.pdf

Conferenza stato regioni 16gennio 2003 (OSSS). Disponibile su: http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo%20OSSS_formazione%20complementare.pdf

Legge 43/2006 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali. Disponibili su: http://www.ipasvi.it/norme-e-codici.htm

 

 

Modulo: PSICOLOGIA CLINICA

SSD M-PSI/08, CFU 1, 12 ore

Docente: Loperfido Antonio antonioloperfido@yahoo.it

Obiettivi formativi specifici

  • Comprensione delle dinamiche relazionali normali e patologiche, delle reazioni di difesa e di adattamento delle persone ammalate, identificando le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione ed alle modifiche del Sé
  • Identificazione delle risposte fornite dalla famiglia (o altre persone di riferimento) alla malattia e alle cure
  • Identificazione delle conseguenze dello stress nelle relazioni professionali sia con gli assistiti sia nel lavoro d’équipe

Contenuti specifici

-        Definizione e campo di studio della psicologia clinica

-        Significato del termine terapia e caratteristiche del terapeuta secondo la teoria rogersiana

-        La malattia come evento stressante

-        La psicologia della persona ammalata

-        Risposte comportamenti connessi alla malattia e trattamenti

-        La famiglia della persona ammalata: carico emotivo e carico oggettivo

-        La motivazione alla cura e le aspettative di risultato

-        Immagine di sé e schema corporeo

-        I concetti di intelligenza e l’intelligenza emotiva

-        Empatia e contagio emotivo

-        Stress, fattori di stress e risposte allo stress

-        Definizione di psicologia clinica, di terapia, terapeuta, cliente, paziente, partner, soggetto

-        La prossemica: definizione e campo di studio

Modalità di svolgimento

Lezioni Frontali

Modalità d’esame

Scritto

Testo/i di riferimento

Carpineta S. La comunicazione infermiere paziente. Roma: Nis; 1992.

Testi di consultazione

-        Carkhuff R. L’arte di aiutare. Trento: Erickson; 1999. Cap. 1, 2, 3.

-        Redigolo D, Kaldor K, Magrini IR. Il processo comunicativo nella relazione d’aiuto. Firenze: Rosini; 1995. Cap. 2, 3, 4, 7.

-        Smith, Duell-Martin. Infermieristica clinica. Abilità di base e avanzate. Napoli: Sorbona; 2009. Cap. 3.

-        Dilts R. Il potere delle parole e del Linguaggio. Urgnano : Roberti; 2013.

-        Miller W, Rollnick S. Il colloquio di motivazione. Trento: Erikson; 1994. p. 69-111, 127-132.

-        Moja E, Vegni E. La visita medica centrata sul paziente. Milano: Cortina; 2000.

-        Sommaruga M. Comunicare  con il paziente, Roma: Carrocci; 2005.

 

 

 

Modulo: ANTROPOLOGIA CULTURALE

SSD M-DEA/01, CFU 1, 12 ore

Docente: Cozzi Donatella donatella.cozzi@uniud.it

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze per poter utilizzare in modo attivo e consapevole le caratteristiche di una competenza culturale negli spazi di cura.

Contenuti specifici

-        Le competenze culturali nel nursing: caratteristiche

-        Dalle prescrizioni al cambiamento di saper tradurre in pratica la comprensione culturale

-        Dall’ascolto attivo alla gestione dei conflitti: un modello per la pratica interculturale e la co-costruzione del significato negli spazi di cura

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Lavoro singolo e in gruppo su casi

Attività partecipate

Modalità d’esame

Scritto

Testo/i di riferimento

Da Sclavi BM. Arte di ascoltare e mondi possibili, Milano: Mondadori; 2003.

Quaranta I, Ricca M. Malati fuori luogo. Medicina interculturale. Milano: Cortina; 2012.

 

 

Modulo: RELAZIONE ASSISTENZIALE

SSD MED/45, CFU 2, 24 ore

Docente: Suter Nicoletta nsuter@cro.it

Obiettivi formativi specifici

  • Conoscenze
    • I riferimenti teorici utili alla comprensione dell’esperienza di salute /malattia dell’assistito ed allo sviluppo/mantenimento della relazione assistenziale
    • L’identificazione dei fattori psicologici che influiscono nella relazione assistenziale
    • La preparazione del sé del professionista per la relazione di aiuto
    • Peculiarità e significati del linguaggio nella relazione assistenziale
    • I principi e le strategie di gestione di una comunicazione efficace, all’interno della relazione di aiuto
    • Le strategie di relazione in relazione alle diverse finalità del percorso assistenziale terapeutico, riabilitativo e palliativo)
  • Dinamica della relazione infermiere-assistito
  • Competenze
    • Utilizzare le conoscenze teoriche per l’analisi / lettura di alcune situazioni relazionali
    • Utilizzare le conoscenze teoriche per l’analisi / lettura di alcuni contesti operativi / fasi del ciclo di vita / appartenenza culturale
    • Utilizzare le conoscenze teoriche per un lavoro su di sé
    • Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare ad utilizzare correttamente i vari linguaggi
    • Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare riconoscere i diversi episodi relazionali
    • Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare a gestire il disagio dell’altro
    • Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare riconoscere i diversi tipo di disagio

Contenuti specifici

-        Comunicare nell’era di internet e della globalizzazione: aspetti culturali

-        Comunicazione sociale, e comunicazione terapeutica

-        Comunicazione affettiva e comunicazione professionale

-        Richiamo dei principali concetti e riferimenti teorici per leggere il processo della comunicazione umana (dal pensiero di P. Watzlawick, C. Rogers e A. Bandura) e loro interazione con i concetti di caring, partnership, empowerment, advocacy

-        Variabili che definiscono il contesto e modellano la dinamica malattia/vissuti del malato/risposta individuale alla condizione e all’esperienza:

-        Tipologia del processo morboso

-        Condizioni di stress e stili di coping

-        Piano di cure

-        Persone implicate

-        Contesti operativi

-        Appartenenza culturale

-        I principali disagi umani: problemi, conflitti, crisi, traumi

-        Il ciclo di vita dell’individuo e della famiglia (compreso bambino, adulto e anziano)

-        Condizioni che rendono possibile la relazione  d’aiuto

-        Autoconsapevolezza

-        Autonomia

-        Autostima

-        Responsabilità

-        I paradigmi percettivi: identità, convinzioni, sistemi di credenza, processi mentali

-        La gestione dei pensieri e delle emozioni

-        Linguaggio e sistemi rappresentazionali –VAKOG

-        Il linguaggio verbale: il potere delle parole

-        Cancellazioni, distorsioni, generalizzazioni

-        Il linguaggio non verbale e paraverbale

-        Espressioni del viso e comportamento visivo

-        Comportamento spaziale (contatto corporeo, distanza interpersonale, orientamento e postura)

-        Comportamento motorio-gestuale

-        Paralinguaggio

-        Coerenza dei linguaggi e loro uso consapevole

-        I diritti comunicazionali

-        Le tipologie di rapporto e le regole che ne assicurano la funzionalità in un contesto sanitario

-        Le mappe degli episodi relazionali e le strategie di risposta ai disagi  più comuni riscontrabili dall’infermiere

-        La Comunicazione assertiva e le abilità comunicative assertive per:

-        Comprensione del disagio: barriere all’ascolto, ascolto empatico

-        Invio di messaggi assertivi

-        Gestione dei conflitti (negoziazione)

-        Gestione di eventi critici e traumatici (Interventi principali)

-        Sviluppo della proattività e del self-care

-        Fasi della relazione assistenziale (apertura, sviluppo e distacco)

-        La struttura di un colloquio (metodologia 1° livello di complessità)

-        L’intervista sec. Modello Agenda del paziente

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Esercitazioni individuali e di gruppo

Modalità d’esame

Scritto

Testo/i di riferimento

Sommaruga M. Comunicare con il paziente. Roma: Carocci; 2005.

 

 

 

Insegnamento

PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA

 

CFU 5

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute.

Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro.

Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di:

  • Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro;
  • Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale;
  • Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento;
  • Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie;
  • Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento;
  • Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro;
  • Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione);
  • Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche;
    • Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità.

Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini.

 

 

Modulo: IGIENE GENERALE

SSD MED/42, CFU 1, 12 ore

Docente: Castriotta Luigi castriotta.luigi@aoud.sanita.fvg.it

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze/competenze per riuscire ad esaminare i fattori determinanti di salute nella popolazione, nonché raggiungere le conoscenze utili al fine di analizzare e valutare le misure attuate per prevenire le malattie e, ove possibile, eliminare i determinanti di malattia.

Lo studente dovrà essere in grado di:

  • Descrivere fattori di rischio e determinanti legati all’insorgenza di malattie infettive e cronico/degenerative nella popolazione
  • Conoscere le strategie degli interventi di promozione della salute
  • Conoscere le misure attuate per la prevenzione dei rischi correlati alle malattie infettive e cronico-degenerative
  • Conoscere organizzazione, strutturazione e funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale e la Legislazione che sottende allo stesso

Contenuti specifici

Concetti generali di Igiene

-        Dalla salute alla malattia

-        Il concetto di malattia

-        Educazione sanitaria

-        Promozione della salute

-        Nozioni generali di prevenzione (Prevenzione Primaria, Secondaria e Terziaria)

-        Classificazione delle malattie

-        Misure di frequenza degli eventi sanitari (Incidenza e Prevalenza)

Malattie infettive: epidemiologia e prevenzione

-        Modalità di trasmissione

-        Rapporti ospite-parassita

-        Sorgenti e serbatoi di infezione

-        Notifica

-        Misure contumaciali

-        Immunoprofilassi

-        Vaccinazioni

Malattie non infettive: epidemiologia e prevenzione

-        Principali fattori di rischio

-        Screening

-        Malattie cardiovascolari

-        Malattie neoplastiche

Fattori in grado di esercitare effetti sulla salute umana: comportamenti individuali

-        Abitudini alimentari

-        Uso di tabacco

-        Abuso di alcool

-        Droghe illegali

-        Attività fisica

-        Interventi di prevenzione

Nozioni di Sanità Pubblica

-        Nascita ed evoluzione del SSN in Italia

-        Assetto organizzativo odierno del SSN italiano

-        Programmazione sanitaria (Piani sanitari nazionali e regionali)

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Brevi e semplici esercizi al fine di incrementarne il coinvolgimento

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla e domande aperte

Testo/i di riferimento

Checcacci L, Meloni C, Palissero G. Igiene. Milano: CEA; 1990.

Barbuti S, Fara GM, Giammanco G. Igiene e medicina preventiva. Milano: Monduzzi; 2007.

Signorelli C. Igiene, epidemiologia, sanità pubblica. Roma: Società Editrice Universo; 2011.

 

 

Modulo: SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

SSD MED/44, CFU 1, 12 ore

Docente: Cauz Paola cauzpaola@gmail.com

Obiettivi formativi specifici

Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento;

Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro;

Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione);

Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche;

 

Contenuti specifici

-        La legislazione italiana per la prevenzione degli infortuni e malattie professionali (DLgs 81/2008)

-        Gli attori della prevenzione (Datore di Lavoro, Lavoratori, Medico Competente, ecc.)

-        I dispositivi di protezione individuale (DPI)

-        Rischi professionali in ambito sanitario

-        Rischi da agenti chimici: le sostanze tossiche e pericolose

-        Tossicità acuta e tossicità cronica

-        I controlli di igiene industriale

-        Il monitoraggio biologico

-        Gli antiblastici, anestetici e disinfettanti

-        Rischio allergico

-        Le dermatiti da contatto irritative e allergiche

-        La patologia da lattice

-        Oculorinite e asma allergiche

-        Cancerogeni professionali

-        Rischi da agenti fisici

-        Infortuni elettrici

-        Radiazioni ionizzanti (svolto da Radioprotezione)

-        Radiazioni non ionizzanti (svolto da Radioprotezione)

-        Laser

-        Rumore

-        Rischi di tipo organizzativo

-        Stress, lavoro in turno notturno e burnout

-        Mobbing

-        La donna lavoratrice

-        La tutela della lavoratrice madre

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Brevi e semplici esercizi al fine di incrementarne il coinvolgimento

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla e domande aperte

Testo/i di riferimento

Gobbato F. La medicina del Lavoro. Milano: Masson; 2002.

Ambrosi L, Foà V. Trattato di Medicina del Lavoro. Milano: UTET; 2002.

Testo D. Lgs 81/2008

 

 

Modulo: RADIOPROTEZIONE

SSD MED/36, CFU 1, 12 ore

Docente: Lorenzon Michele michele.lorenzon@gmail.com

Obiettivi formativi specifici

  • Acquisizione delle nozioni fondamentali legate alla necessità dell’impiego in ambito clinico delle radiazioni ionizzanti
  • Apprendimento delle basi della radiobiologia, dei fondamenti della radioprotezione per i pazienti, per gli operatori e per l’ambiente, nonché della normativa di riferimento in ambito radioprotezionistico

Contenuti specifici

-        Nozioni elementari sulla necessità dell’impiego in ambito clinico delle radiazioni ionizzanti

-        I fondamenti della radiobiologia

-        le radiazioni

-        la ionizzazione

-        il danno da radiazioni ionizzanti (fisico, chimico, biochimico, biologico, clinico)

-        la radiolisi dell’acqua

-        Tipologie di danno da radiazioni ionizzanti

-        effetti somatici vs. genetici

-        effetti stocastici vs. deterministici

-        effetti acuti vs. tardivi

-        I principi della radioprotezione dei pazienti, degli operatori e dell’ambiente

-        principio di giustificazione

-        principio di ottimizzazione

-        principio di limitazione della dose

-        La filosofia ALARA

-        La normativa di riferimento in ambito radioprotezionistico

-        D.LGS 230/95

-        D.LGS 187/00

-        Situazioni particolari

-        la donna in età fertile

-        la donna in gravidanza

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla e domande aperte

Testo/i di riferimento

Caramella D, Paolicchi F, Faggioni L. La dose al paziente in diagnostica per immagini. Milano : Springer; 2012.

 

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA PREVENTIVA

SSD MED/45, CFU 1, 12 ore

Docente: Polonia Marta marta.polonia@aas3.sanita.fvg.it/ marta.polonia@libero.it

Obiettivi formativi specifici

  • Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro;
  • Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale;
  • Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento;
  • Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie;

 

Contenuti specifici

Il concetto di salute e malattia

-        art. 32 Costituzione Italiana 1948

-        Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo 1948

-        Dichiarazione di Alma Ata 1978

-        Carta di Ottawa per la Promozione della Salute 1986

-        Dichiarazione di Vienna  sulla professione infermieristica a sostegno degli obiettivi europei per la salute per tutti 1988

-        Conferenza Europea sulle Politiche nei confronti del Tabacco 1988

-        Dichiarazione di Helsinki sull’azione nei confronti dell’Ambiente e della Sanità in Europa 1994

-        Carta Europea sull’Alcol 1995

-        Health 21: la Salute per tutti nel 21 secolo 1998

-        I prerequisiti della salute

-        I determinanti individuali e sociali della salute

-        Fattori socio-economici e stili di vita

-        Condizioni ambientali

-        Eredità genetica

-        Definizione di fattori di rischio e di comportamenti a rischio per la salute

-        Alimentazione

-        Movimento

-        Abuso di sostanze (alcol, droghe. ecc.)

-        Piano di azione OMS 2013-2020

-        Progetto del Ministero della salute: “Guadagnare salute “

-        Progetto IGEA

-        Progetto PinC

-        Sistemi di Sorveglianza: Passi e OKKio alla Salute

-        Organizzazione servizi-sanitari

Inquinamento indoor -agenti inquinanti

Strategie di prevenzione del rischio infettivo nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità.

-        Presentazione del Programma dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “Cure pulite sono cure più sicure”

-        La gestione del rischio infettivo

-        La catena di trasmissione degli agenti infettivi

-        Precauzioni standard, da contatto, droplet e area

-        Pulizia disinfezione e sterilizzazione dei dispositivi medici riutilizzabili

-        La gestione della biancheria

-        La gestione dei rifiuti

-        La sanificazione ambientale

Modalità di svolgimento

Lezione frontale e interattiva

Esercitazioni

Lavori di gruppo

Modalità d’esame

Scritto con domande a risposta aperta breve

Testo/i di riferimento

Colasanti P, Martini L, Raffaele B, Vizio M. La prevenzione delle infezioni ospedaliere. Procedure, linee guida, protocolli. Roma: Carocci; 2011.

Saiani L, Brugnolli A. Trattato di Cure Infermieristiche. II ed. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014. p. 131-360.

Siti internet:

http://www.guadagnaresalute.it

http://www.dors.it/

http://www.epicentro.iss.it/igea/default.asp

 


 

Modulo: SICUREZZA NELL’ASSISTENZA

SSD MED/45, CFU 1, 12 ore

Docente: Brait Rosanna rosanna.brait@aas5.sanita.fvg.it

Obiettivi formativi specifici

  • Descrivere il concetto di pericolo-rischio-danno
  • Descrivere il ciclo della sicurezza (analisi-misure-verifiche e gestione) e come trovano attuazione in un’azienda sanitaria
  • Descrivere e valutare rischi lavorativi quali: biologico, movimentazione manuale carichi, esposizione al videoterminale
  • Applicare, in caso di infortunio rischio biologico trasmissione ematica, le procedure specifiche per gli studenti

Contenuti specifici

-        Aspetti generali sul concetto di sicurezza

-        Analisi dei concetti di Pericolo, Rischio, Danno e loro correlazione all’ambito lavorativo

-        Sorveglianza Sanitaria così come concepita dal D. Lgs.81/2008

-        Rischi lavorativi normati (in riferimento a quanto evidenziato dal D.Lgs 81/2008 e calati nell’ambito sanitario-assistenziale)

-        Movimentazione Manuale dei Carichi

-        Rischio Biologico (compresi esempi di protocolli e procedure post esposizione a materiale biologico: punture d’ago e TBC

-        Esposizione al VDT

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità d’esame

Scritto con domande a risposta aperta

Testo/i di riferimento

D.Lgs 81/08

 

 

 

Insegnamento

MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI

 

CFU 5

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:

  • Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente;
  • Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari;
  • Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di salute;
  • Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico;
  • Descrivere le basi genetiche delle malattie umane;
  • Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico;
  • Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche;
  • Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica;
  • Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione;
  • Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica.

 

 

Modulo: BIOCHIMICA

SSD BIO/10, CFU 2, 24 ore

Docente: Cogoi Susanna susanna.cogoi@uniud.it

Obiettivi formativi specifici

  • Acquisizione di dimestichezza con la terminologia, le grandezze e le unità di misura in chimica per una corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche
  • Descrizione delle strutture e delle proprietà chimico-fisiche dei principali composti inorganici ed organici di interesse metabolico
  • Comprendere il rapporto struttura-funzione delle macromolecole biologiche
  • Descrivere i principali processi metabolici a livello molecolare e la loro integrazione nella cellula e nell’organismo come base per l’infermieristica clinica

Contenuti specifici

Riepilogo degli argomenti fondamentali della chimica generale

-        Classificazione degli elementi chimici e tavola periodica

-        Concetto di mole

-        Legami chimici

-        Reazioni chimiche in soluzioni acquose

-        Il pH

-        Osmosi

-        Preparazione di soluzioni con calcoli numerici di percentuali in peso e volume

Breve riepilogo di argomenti importanti della chimica organica

-        I gruppi funzionali: gruppi alcolici, amminici, carbossilici, aldeidici, chetonici, etc.

Chimica Biologica

-        I glucidi

-        I monosaccaridi naturali più importanti

-        I disaccaridi: saccarosio, lattosio, maltosio, i polisaccaridi

-        Metabolismo dei glucidi e bilancio energetico

-        I lipidi

-        Acidi grassi, grassi neutri o gliceridi

-        I lipidi complessi (fosfolipidi e glicolipidi)

-        Metabolismo dei lipidi

-        I protidi o proteine

-        Gli aminoacidi proteici

-        Proprietà delle proteine

-        Organizzazione strutturale delle proteine (struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria)

-        Emoglobine e nucleoproteine

-        Metabolismo dei protidi

-        Gli enzimi: natura chimica e meccanismo d’azione

Modalità di svolgimento

Lezioni teoriche

Esercizi

Modalità d’esame

Scritto

Testo/i di riferimento

Samaja M, Paroni R. Chimica e biochimica per le lauree triennali dell’area biomedica. Padova: Piccin; 2013.

 

 

Modulo: BIOLOGIA APPLICATA

SSD BIO/13, CFU 1, 12 ore

Docente: Fratta Elisabetta efratta@cro.it

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze di base sull’organizzazione della materia vivente e sui principali meccanismi che ne regolano il funzionamento a livello cellulare.

Al termine del corso lo studente deve dimostrare di conoscere le principali caratteristiche di:

  • Macromolecole di interesse biologico
  • Struttura ed organizzazione delle cellule procariote ed eucariote
  • Meccanismi di trasmissione ed espressione genica
  • Comunicazione tra cellule e meccanismi di trasduzione dei segnali all’interno della cellula

Contenuti specifici

-        Caratteristiche e classificazione degli organismi viventi

-        Livelli di organizzazione biologica nella cellula procariota ed eucariota

-        Membrane cellulari: proprietà, composizione chimica e struttura

-        Funzioni delle membrane nel trasporto: diffusione, trasporto passivo e trasporto attivo

-        Esocitosi ed endocitosi

-        Citosol ed inclusioni citoplasmatiche: reticolo endoplasmatico, apparato del Golgi, lisosomi e perossisomi

-        Proprietà e funzioni generali del citoscheletro

-        Mitocondri: struttura e funzioni

-        Il nucleo: caratteristiche generali e funzioni del compartimento nucleare

-        Principali differenze tra cellula animale e cellula vegetale

-        DNA: proprietà, struttura, modello a doppia elica

-        Cromosomi e cromatina: eterocromatina ed eucromatina

-        Riparazione del DNA

-        Conservazione, trasmissione ed espressione dell’informazione genetica

-        RNA: struttura, caratteristiche e funzioni

-        RNA messaggero, ribosomiale e transfer

-        Ribosomi e sintesi delle proteine: meccanismo della traduzione

-        Il codice genetico

-        Divisione cellulare: mitosi, caratteristiche e fasi

-        Confronto tra mitosi e meiosi e loro diverse funzioni nell’organismo

-        Ciclo cellulare: accrescimento e rinnovamento cellulare

-        Interazioni della cellula con la matrice extracellulare

-        Cenni sulle principali vie di segnalazione utilizzate dalla cellula

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità d’esame

Scritto

Testo/i di riferimento

Sadava, Heller, Orians, Purves, Hillis. Elementi di biologia e genetica. Bologna: Zanichelli; 2009.

 

 

Modulo: GENETICA MEDICA

SSD MED/03, CFU 1, 12 ore

Docente: Damante Giuseppe giuseppe.damante@uniud.it

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente:

  • Conoscenza dei principi fondamentali della genetica
  • Conoscenza delle modalità di trasmissione ereditaria delle malattie monogeniche
  • Capacità di disegnare ed interpretare gli alberi genealogici
  • Capacità a valutare il rischio di ricorrenza per i membri di una famiglia con malattia monogenica
  • Conoscenza degli elementi di base della consulenza genetica
  • Conoscenza dei concetti di cariotipo umano normale e patologico

Contenuti specifici

-        Classificazione delle malattie a base genetica

-        Alberi genealogici

-        Leggi di Mendel e applicazioni fondamentali di esse in medicina

-        Polimorfismi genetici

-        Cromosomi ed analisi del cariotipo nell'uomo

-        Classificazione e principali malattie da difetto cromosomico

-        Diagnosi prenatale

-        Acidi nucleici, espressione genica, mutazioni

-        Ereditarietà mitocondriale

-        Ereditarietà legata al cromosoma X

-        La determinazione del sesso

-        Associazione genica

-        Il counseling genetico

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità d’esame

Scritto

Testo/i di riferimento

Novelli G, Giardina E. Genetica medica pratica. Ariccia: Aracne editore; 2003.

Mason, Losos, Singer. Genetica e Biologia Molecolare. Padova: Piccin; 2012.

 

 

Modulo: FISICA APPLICATA

SSD FIS/07, CFU 1, 12 ore

Docente: Sciarratta Isidoro isidoro.sciarratta@alice.it

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente:

  • Conoscenza delle leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica
  • Conoscenza delle leggi fondamentali della meccanica dei fluidi: la statica, la dinamica, i fluidi reali, la misura della pressione
  • Conoscenza dei concetti di base dei fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica

Contenuti specifici

Introduzione

Cinematica

-        Definizione di velocità e accelerazione

-        Moti rettilinei

-        Moti periodici

Dinamica

-        Forze e leggi di Newton

-        Campi di forze e relazione tra forze e moti

-        Lavoro ed energia

-        Conservazione dell'energia meccanica

-        Campi di forze

-        Forze di attrito

-        Potenza e rendimento

Statica

-        Equilibrio traslazionale e rotazionale

-        Momenti di forze

-        Leve

Meccanica dei fluidi

-        Definizione di fluido

-        Legge di Stevino

-        Principio di Archimede

-        Teorema di Bernoulli

-        Cenni sulla circolazione sanguigna

Fenomeni elettrici

-        Elettrostatica

-        Legge di Coulomb

-        Cenni su campo elettrostatico

-        Energia potenziale e potenziale elettrico

-        Corrente elettrica e legge di Ohm

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Esercizi

Modalità d’esame

Scritto con esercizi e domande a scelta multipla

Testo/i di riferimento

Monaco V, Sacchi R, Solano A. Elementi di fisica. Milano: McGraw-Hill; 2007.

Borsa F, Introzzi G, Scannicchio D. Elementi di fisica per diplomi di indirizzo medico biologico. Milano: Unicopli; 1997.

 

 

 

Insegnamento

BASI MORFO-FUNZIONALI DEL CORPO UMANO

 

CFU 7

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’Insegnamento offre una visione integrata delle basi morfo-funzionali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:

  • Descrivere la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati;
  • Indicare i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo;
  • Descrivere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa, muscoli, tendini, legamenti, cartilagini);
  • Illustrare l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso;
  • Descrivere l’organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino;
  • Indicare la struttura e l’integrazione tissutale nella cute;
  • Descrivere la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose;
  • Indicare la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato digerente, l’apparato urogenitale;
  • Descrivere l’integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi,
  • Illustrare la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o indirettamente raggiungibili dall’infermiere;
  • Indicare l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali;
  • Descrivere la struttura macroscopica e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali;
  • Indicare la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto emopoietico.
  • Descrivere il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria;
  • Descrivere il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa, capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio;
  • Descrivere la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici; meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel sangue; regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione;
  • Descrivere il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali, sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori;
  • Descrivere il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione renale del pH;
  • Descrivere l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato;
  • Descrivere il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali minerali)

 

 

Modulo: ISTOLOGIA

SSD BIO/17, CFU 1, 12 ore

Docente: Contin Magali magali.contin@uniud.it

Obiettivi formativi specifici

Il Modulo intende fornire la conoscenza della morfologia, dell’organizzazione e dell’integrazione delle cellule e dei tessuti dell’organismo umano, particolarmente finalizzato a costituire una base propedeutica per lo studio di altre discipline del Corso di Laurea, quali l’anatomia umana normale e patologica.

Contenuti specifici

La cellula come unità morfofunzionale .

Livelli gerarchici di aggregazione:  cellula, tessuto, organo, apparato e organismo.

Generalità sulle tecniche di microscopia. Le unità di misura microscopica.

Caratteri strutturali e ultrastrutturali della cellula e degli organuli cellulari; la membrana plasmatica, il nucleo, i ribosomi, il sistema di membrane della cellula, i mitocondri, il citoscheletro.

Le specializzazione della superficie apicale e basale della cellula.  Le giunzioni intercellulari.

Definizione e classificazione dei tessuti.  Integrazione dei tessuti negli organi.

Organi cavi e organi parenchimatosi. Le mucose.  Le sierose. La cute.

TESSUTO EPITELIALE: caratteristiche generali; istogenesi;

a) Epiteli di rivestimento: caratteri citologici; classificazione e distribuzione anatomica, epitelio pavimentoso semplice, il mesotelio, epitelio cubico semplice, epitelio batiprismatico semplice, epitelio batiprismatico pseudostratificato,  epiteli prismatico e batiprismatico composto, epitelio pavimentoso composto,  epidermide,  epitelio di transizione.

Endotelio, capillari continui e discontinui. Arterie e vene. Vasi linfatici.

b) Epiteli ghiandolari: tipologia e caratterizzazione di ghiandole esocrine e ghiandole endocrine.

Le ghiandole esocrine: caratteri citologici, classificazione e struttura;  distribuzione anatomica delle principali ghiandole esocrine; ghiandole unicellulari, ghiandole tubulari semplici, ghiandole tubulari ramificate,  ghiandole alveolari ramificate, ghiandole tubulari composte,  ghiandole alveolari composte,  ghiandole tubulo-alveolari composte; i tipi di secrezione.

Le ghiandole endocrine: caratteri citologici, cenni su ormoni e cellule bersaglio, organizzazione strutturale, secrezione e riferimenti anatomici; l’ ipofisi: neuroipofisi e adenoipofisi, connessioni con l'ipotalamo; le ghiandole interstiziali del testicolo e dell'ovaio;  l'epifisi;  la tiroide,  le paratiroidi;  le isole del Langerhans;  le ghiandole surrenali.

TESSUTO CONNETTIVO:  caratteristiche generali, istogenesi; funzioni; le componenti della matrice extracellulare, la componente cellulare.

a) Il tessuto connettivo propriamente detto: i tipi cellulari; la matrice extracellulare; classificazione, distribuzione anatomica dei diversi tipi.

b) Il tessuto cartilagineo: i tipi cellulari; la matrice cartilaginea; classificazione e distribuzione anatomica delle cartilagini.

c) Il tessuto osseo: caratteristiche e distribuzione dell'osso compatto e dell' osso trabecolare; i tipi cellulari; la matrice ossea; i tipi di ossificazione; il rimaneggiamento e il rimodellamento osseo.

d) Sangue e linfa: le cellule circolanti; il plasma; il siero; origine degli elementi del sangue, tessuto emopoietico; midollo rosso e midollo giallo;  i tessuti linfoidi, con riferimenti anatomici.

TESSUTO NERVOSO: generalità; istogenesi; il neurone, caratteri citologici; classificazione dei neuroni; sinapsi nervosa, sinapsi neuromuscolare; cellule della Glia; fibre mieliniche e fibre amieliniche.

TESSUTO MUSCOLARE:  generalità; istogenesi;

a) Il tessuto muscolare striato scheletrico; tipi cellulari; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibra muscolare striata scheletrica; tipo di innervazione e cenni istofisiologici.

b) Il tessuto muscolare striato cardiaco; caratteri ultrastrutturali della fibra muscolare striata cardiaca; tipo di innervazione e cenni istofisiologici.

c) Il tessuto muscolare liscio; caratteri ultrastrutturali della fibrocellula; tipi di innervazione e cenni istofisiologici.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità d’esame

Scritto con una risposta a tema, domande a scelta multipla e domande a risposta aperta breve

Testo/i di riferimento

Martini, Nath. Fondamenti di Anatomia e Fisiologia. Napoli: EdiSes; 2010.

Carinci P, Gaudio E, Marinozzi G. Anatomia umana e istologia. Milano: Elsevier; 2012.

 

 

Modulo: ANATOMIA UMANA

SSD BIO/16, CFU 3, 36 ore

Docente: Saccheri Paola paola.sacs@libero.it

Obiettivi formativi specifici

 

Far acquisire allo studente l’adeguato linguaggio scientifico e le conoscenze anatomiche, sia descrittive che topografiche, indispensabili per la comprensione delle funzioni espletate dai vari organi ed apparati.

 

Contenuti specifici

 

IL LINGUAGGIO DELL’ANATOMIA

Anatomia di superficie: le regioni del corpo umano.

L’uomo anatomico, le posizioni ed i movimenti.

APPARATO LOCOMOTORE

- Osteologia

Aspetti generali dell’apparato scheletrico, caratteristiche macroscopiche delle ossa in generale, struttura dell'osso, accrescimento osseo (cenni), rimodellamento osseo ed osteoporosi, cenni sui processi riparativi delle fratture.

Caratteristiche principali delle ossa del cranio, del cingolo scapolare, dell’arto superiore (braccio, avambraccio, mano), del bacino, dell’arto inferiore (coscia, gamba, piede).

Colonna vertebrale: caratteristiche generali, descrizione delle vertebre in generale e differenze loco-regionali, la gabbia toracica, il midollo spinale ed i nervi spinali, i dischi intervertebrali, cenni sulle articolazioni zigo-apofisarie e sui principali legamenti, i pilastri, i movimenti, le curve fisiologiche.

- Artrologia.

Aspetti generali, le classificazioni, cenni sulle articolazioni non sinoviali.

Le articolazioni sinoviali: caratteristiche generali, cartilagine articolare, cenni sull’artrosi, capsula articolare, membrana sinoviale, liquido sinoviale, dischi e menischi, legamenti, cuscinetti adiposi, contributo dei muscoli alla stabilità. I movimenti delle articolazioni sinoviali: come descriverli nello spazio e definizione di ROM. Cenni sulle principali articolazioni sinoviali.

- Miologia.

Aspetti generali, le classificazioni.

Cenni sui principali gruppi muscolari del capo, del collo, del torace, del dorso, della spalla, del braccio, dell’avambraccio, della mano, dell’addome, del perineo, della regione glutea, della coscia, della gamba, del piede. La fossa cubitale e le strutture che la attraversano. Il legamento inguinale. Il triangolo dello Scarpa.

APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO E SISTEMA LINFATICO

Caratteristiche generali.

Cuore: funzione, sede, posizione, rapporti, struttura, valvole e scheletro fibroso, morfologia esterna ed interna, piccolo circolo e circolazione sistemica, sistema di conduzione (cenni), vascolarizzazione, innervazione (cenni).

I vasi: struttura in generale, capillari, arterie, vene, vasi linfatici.

Apparato linfatico: i principali vasi linfatici, i linfonodi, il MALT, le tonsille, la milza.

I principali vasi arteriosi: aorta (ascendente, arco, discendente o toracica, addominale) e suoi rami principali (a. anonima, a. carotidi comuni, carotidi interne, a. succlavie, a. bronchiali, tripode celiaco, a. mesenterica superiore, a. renali, a. mesenterica inferiore), a. iliache comuni, a. iliache interne, a. iliache esterne. Cenni sulla vascolarizzazione del capo: a. carotide interna (cenni su seno e glomo carotideo), a. carotide esterna, a. vertebrale, poligono del Willis. Principali vasi dell’arto superiore: a. ascellari, a. brachiali o omerali, a. radiali, a. ulnari, cenni sulla vascolarizzazione della mano. Principali vasi dell’arto inferiore: a. femorali, a. poplitee, a. tibiali anteriori, tronchi tibio-peroneali, cenni sulla vascolarizzazione dei piedi.

Principali vasi venosi del capo/collo, del torace, dell’addome (con particolare attenzione alla vena porta), vene degli arti superiori (con particolare attenzione al circolo superficiale) e vene degli arti inferiori (circolo superficiale e profondo).

APPARATO RESPIRATORIO

Aspetti generali, funzioni ed organizzazione.

Le vie aeree superiori: naso (cavità nasali e seni paranasali), rinofaringe, laringe. L’albero tracheo-bronchiale. Bronchioli ed alveoli. I polmoni: funzioni, sede, posizione, rapporti, morfologia, vasi e nervi.

Le pleure.

Caratteristiche principali dei muscoli respiratori.

Cenni di meccanica respiratoria.

APPARATO DIGERENTE

Aspetti generali, struttura, movimenti intestinali.

Cavo orale, lingua, denti e ghiandole salivari.

Faringe (orofaringe, ipofaringe): sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.

Esofago: sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.

Stomaco: sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.

Intestino tenue (duodeno, digiuno, ileo): aspetti  generali, sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.

Intestino crasso (cieco, appendice, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma, retto, ano): sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura e cenni sulla continenza.

Fegato: aspetti generali, funzione, sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura e vascolarizzazione.

Le vie biliari e la cistifellea.

Pancreas: aspetti generali, funzione, sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura, dotti escretori.

APPARATO GENITO-URINARIO

- Apparato urinario

Caratteristiche generali.

Reni: funzione, sede e rapporti, morfologia e struttura, vascolarizzazione.

Vie urinarie: calici minori e maggiori, pelvi renali, ureteri, vescica, uretra maschile e femminile.

- Apparato genitale femminile

Aspetti generali.

Funzioni, sede e rapporti, morfologia e struttura di ovaie, tube uterine o di Falloppio, utero, vagina e vulva. Ciclo ovarico e ciclo endometriale.

- Apparato genitale maschile

Aspetti generali, cenni sulla spermatogenesi e sull’attività delle gonadi maschili. Sede e rapporti, morfologia e struttura di scroto, testicoli, epididimo, dotto deferente, funicolo spermatico, vescichette seminali, dotto eiaculatore, prostata, pene.

SISTEMA ENDOCRINO

Aspetti generali.

Sede, posizione, rapporti, morfologia di ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroidi, pancreas endocrino, ghiandole surrenali.

NEUROANATOMIA

Aspetti generali ed organizzazione (SNC, SNA, SNP).

Cavità del sistema nervoso centrale.

Meningi e liquido cefalorachidiano.

Cenni sui principali nervi cranici.

Midollo spinale e nervi spinali: sede, rapporti e morfologia.

Tronco encefalico: organizzazione morfo-funzionale.

Cervelletto: organizzazione morfo-funzionale.

Diencefalo: organizzazione morfo-funzionale.

Telencefalo: organizzazione morfo-funzionale .

 

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

 

Modalità d’esame

Scritto con una risposta a tema, risposte brevi e quiz a risposta multipla.

 

Testo di riferimento

Carinci, Gaudio, Marinozzi: Anatomia umana e istologia, Elsevier, 2012

 

 

Modulo: FISIOLOGIA

SSD BIO/09, CFU 3, 36 ore

Docente: Casarin Pietro pietro.casarin@aas5.sanita.fvg.it

Obiettivi formativi specifici

Descrivere il funzionamento del corpo umano con riferimento a ciascun apparato e ai meccanismi di interazione tra gli apparati.

Contenuti specifici

Comunicazione, integrazione, omeostasi

-        Aspetti strutturali e funzionali della membrana cellulare

-        La comunicazione tra le cellule

-        Ricezione, trasduzione ed integrazione dei segnali

-        Omeostasi

-        Le vie di controllo: risposte riflesse e controlli a feedback

Compartimenti liquidi, movimenti transmembrana, distribuzione dell’acqua e dei soluti

-        Compartimenti liquidi

-        Movimenti attraverso le membrane (diffusione, trasporto mediato dal, le proteine, dalle vescicole; trasporto attraverso gli epiteli)

-        Distribuzione dell’acqua e dei soluti nell’organismo

-        Movimento dell’acqua: osmosi, pressione osmotica, osmolarità, tonicità delle soluzioni

Equilibrio idro-elettrolitico – meccanismi di controllo

-        Bilancio idrico (ruolo del rene, archi riflessi biologici)

-        Bilancio del sodio e regolazione del volume del liquido extracellulare

-        Bilancio del potassio

-        Meccanismi compartimentali nel bilancio idro-elettrolitico

-        Il controllo integrato del volume e dell’osmolarità

Equilibrio acido-base

-        pH, acidi e basi

-        Fonti di acidi e di basi

-        Controllo dell’equilibrio acido-base (sistemi tampone, la ventilazione, il compenso renale)

-        Acidosi ed alcalosi con cenni di clinica

-        Emogasanalisi

Linguaggio elettrico. potenziale di membrana. potenziale d’azione

-        Basi fisiche del potenziale di membrana

-        Potenziale di membrana a riposo nelle fibre nervose

-        Potenziale d’azione nelle cellule nervose

-        La propagazione del potenziale d’azione

La contrazione del muscolo scheletrico

-        Struttura del muscolo scheletrico

-        L’unità motoria e la giunzione neuromuscolare

-        La contrazione del muscolo scheletrico

La contrazione del muscolo liscio

-        La struttura del muscolo liscio

-        Tipi di muscolo liscio

-        La contrazione del muscolo liscio

La contrazione del muscolo cardiaco

-        Cenni di anatomia

-        Flusso del sangue e valvole cardiache

-        Cellule muscolari cardiache contrattili e cellule autoritmiche

-        La contrazione della fibra muscolare cardiaca. Gradazione della contrazione

-        Potenziali d’azione delle cellule miocardiche contrattili ed autoritmiche

-        Conduzione elettrica e contrazione cardiaca. I pace markers.

-        Il ciclo cardiaco

-        Contrattilità, precarico (legge di Starling), postcarico

Elettrocardiogramma

-        Le stazioni e le vie della conduzione elettrica

-        Frequenza dei pace-maker cardiaci

-        Concetto di polarizzazione e depolarizzazione

-        Concetto di vettore elettrico

-        Gli elettrodi esploranti

-        Componenti dell’ECGramma: relazione attività elettrica-attività contrattile

-        Lessico del QRS

-        La carta ECGrafica

-        Calcolo della frequenza cardiaca

-        Derivazioni bipolari degli arti

-        Derivazioni unipolari degli arti

-        Sistema esassiale

-        L’ECG sul piano orizzontale: morfologia del QRS e depolarizzazione ventricolare

Apparato respiratorio

-        Cenni di anatomia del torace e delle vie aeree

-        Alveoli sede degli scambi gassosi

-        Circolazione polmonare

-        Le leggi dei gas: aria miscela di gas, movimento dei gas in base alle pressioni, legge di Boyle

-        La ventilazione

-        I volumi polmonari (spirometria)

-        Riscaldamento e umificazione dell’aria nelle vie aeree

-        Inspirazione ed espirazione

-        Cambiamenti della pressione intrapleurica

-        Il surfactante

-        Efficacia della ventilazione: ampiezza e frequenza

-        Variazione della composizione dei gas durante la ventilazione normale

-        Ventilazione e flusso ematico alveolare

Scambio e trasporto dei gas

-        Diffusione e solubilità dei gas: importanza della pressione, solubilità, temperatura

-        Scambio dei gas nei polmoni (respirazione esterna) e nei tessuti (respirazione interna)

-        Importanza della PO2 e dell’integrità della membrana alveolare

-        Trasporto dei gas nel sangue

-        Il legame O2-emoglobina

-        L’importanza della PO2

-        La curva di dissociazione dell’Hb

-        Importanza di temperatura, pH, metaboliti sul legame O2-emoglobina

-        Il trasporto della CO2

-        Regolazione della ventilazione

-        Il controllo dei neuroni bulbari

-        Modulazione da parte di pH, CO2 e O2

-        Chemorecettori centrali e periferici

Sezione efferente del SNC: i sistemi nervosi autonomo e somatico

-        Struttura del sistema nervoso autonomo

-        Giunzione neuroeffettrice

-        Vie simpatiche e parasimpatiche

-        La midollare del surrene

-        I neurotrasmettitori e tipi di neuroni

-        I recettori

-        Omeostasi, simpatico e parasimpatico

-        Sistema nervoso autonomo e cervello

-        Risposta degli organi bersaglio

-        Struttura del sistema somatomotore

-        Giunzione neuromuscolare

I sistemi sensoriali – i sensi somatici

-        Proprietà generali

-        Struttura dei sistemi sensoriali (tipi di recettori, vie di trasporto dello stimolo, campi recettoriali, trasduzione sensoriale, interpretazione degli stimoli)

-        Sensi somatici: generalità

-        Recettori del tatto-pressione

-        Il dolore: acuto, cronico, globale

-        Eziopatogenesi

-        Dolore nocicettivo: le fibre dolorose

-        Controllo a cancello

-        Dolore neuropatico: meccanismi patogenetici

Controllo del movimento corporeo

-        I riflessi nervosi: classificazione

-        I riflessi nervosi autonomi

-        I riflessi nervosi muscolari scheletrici (fusi neuromuscolari, organi tendinei del Golgi)

-        Riflessi miotatici e controllo del movimento

-        Riflessi flessori

-        Controllo integrato del movimento corporeo (movimento riflesso, volontario, ritmico)

-        Controllo del movimento dei muscoli viscerali

I sensi chimici: olfatto e gusto

-        Olfatto: cenni di anatomia

-        Le discriminazioni olfattive

-        La traduzione del segnale olfattivo

-        Il gusto: cenni di anatomia

-        I sapori

-        La traduzione del segnale gustativo

Orecchio: udito e senso dell’equilibrio

-        Cenni d’anatomia dell’apparato uditivo

-        La trasduzione del suono

-        Le vie uditive

-        Cenni d’anatomia dell’apparato vestibolare

-        La trasduzione delle informazioni relative al movimento ed alla posizione nello spazio

-        Le vie nervose dell’equilibrio

Occhio e visione

-        Cenni di anatomia dell’occhio e delle vie nervose della visione

-        Cenni sui principi di ottica

-        Meccanismi di formazione dell’immagine

-        La trasduzione del segnale luminoso

-        Bastoncelli e coni

-        Fotoelaborazione del segnale nella retina

-        Trasduzione

-        Corteccia visiva

Motilità del tubo digerente

-        Motilità dell’esofago

-        Motilità dello stomaco

-        Motilità dell’intestino tenue

-        Motilità del colon

La secrezione salivare

-        Le ghiandole salivari

-        Composizione e funzioni della saliva

-        Amilasi salivare

La secrezione gastrica

-        Le cellule della parete gastrica

-        La secrezione dell’acido cloridrico

-        La secrezione di muco e bicarbonato. La barriera mucosale

-        I pepsinogeni, la pepsina ed altri enzimi gastrici

-        Il fattore intrinseco

-        Le fasi digestive

La secrezione epatica

-        Cenni di anatomia

-        Metabolismo della bilirubina

-        Gli itteri: concetti generali

-        La bile

-        Sintesi delle proteine plasmatiche

-        Altre funzioni

La secrezione pancreatica

-        Cenni di anatomia

-        La secrezione esocrina

-        La secrezione endocrina

Digestione ed assorbimento nel tenue

-        Cenni di anatomia

-        La digestione dei glucidi

-        La digestione dei lipidi

-        La digestione delle proteine

-        La regolazione della funzione gastrointestinale

-        Gli ormoni gastrointestinali

Digestione ed assorbimento nel colon

-        La flora batterica

-        L’assorbimento

Sistema endocrino

-        Gli ormoni: generalità

-        Azione ormonale

-        Classificazione degli ormoni

-        Interazioni fra ormoni

Ormoni ipofisari e controllo ipotalamico

-        Ipofisi posteriore

-        Ipofisi anteriore

-        Secrezione ipofisaria: controllo da parte dell’ipotalamo

-        Sistema potale ipotalamo-ipofisario

-        Ormoni ipotalamici liberatori e inibitori

-        Ormone delle crescita – somatotropina – GH

-        Accrescimento dei tessuti e dell’osso

-        Bilancio del Calcio

-        Regolazione ormonale del bilancio del calcio

-        Paratormone (PTH)

-        Calcitriolo

-        Calcitonina

Ormoni della tiroide

-        Gli ormoni tiroidei

-        Sintesi degli ormoni tiroidei

-        Effetti degli ormoni tiroidei

-        Regolazione delle secrezione tiroidea

Ormoni della corteccia surrenale

-        Struttura della corteccia surrenale

-        Sintesi, secrezione, eliminazione

-        Funzione dei mineralcorticoidi: aldosterone

-        Funzione di glucocorticoidi: corticosterone, effetti del cortisolo

-        Regolazione della secrezione del cortisolo

Il sangue

-        Produzione degli elementi corpuscolati del sangue: emopoiesi e fattori che controllano l’emopoiesi

-        Globuli rossi

-        Produzione e morte dei globuli rossi

-        Sintesi e catabolismo dell’emoglobina

-        I gruppi sanguigni

-        Gruppo AB0

-        Fattore Rh

-        Globuli bianchi

-        Tipi di globuli bianchi, granulociti neutrofili e macrofagi

-        Il sistema monociti-macrofagi (sistema reticolo endoteliale)

-        Granulociti eosinofili e basofili

Le piastrine e la coagulazione

-        Le piastrine

-        La coagulazione

-        L’emostasi

-        Vasocostrizione e tappo piastrinico

-        La coagulazione

Il rene

-        Funzioni del rene

-        Cenni di anatomia dell’apparato urinario

-        Il nefrone

-        Le funzioni del nefrone

-        Variazioni di volume e osmolarità lungo il nefrone

-        La filtrazione

-        Pressione arteriosa

-        Flusso ematico renale

-        VFG

-        Autoregolazione del VFG

-        Controllo nervoso e ormonale del VFG

-        Meccanismi messi in atto per il riassorbimento

-        La secrezione

-        Sistema RAA, ADH e pH

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità d’esame

Scritto preliminare con domande a scelta multipla (30 quiz) il cui superamento permette l’accesso alla prova orale

Testo/i di riferimento

Dispense fornite dal docente

Dee, Unglaub, Silverthorn. Fisiologia Umana: un approccio integrato. Milano: CEA; 2007.

Ganong WF. Fisiologia Medica. Padova: Piccin; 2008.

Guyton AC, John E. Hall. Fisiologia Medica. Napoli: EdiSES; 2002.

 

 

 

Insegnamento

BASI DI PATOLOGIA

 

CFU 5

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:

  • Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati;
  • Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione;
  • Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo;
  • Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano;
  • Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi;
  • Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione;
  • Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica;
  • Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene, endocrino e gastroenterico);
  • Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi;
  • Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite;
  • Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni;
  • Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi;
  • Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione;
  • Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi;
    • Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario.

 

 

Modulo: PATOLOGIA GENERALE

SSD MED/04, CFU 2, 24 ore

Docente: da designare

Obiettivi formativi specifici

Apprendimento e comprensione delle cause determinanti e dei meccanismi patogenetici delle malattie dell’uomo, con particolare riguardo, da un lato, ai fenomeni di carattere generale quali la febbre, l’infiammazione, la patologia molecolare, cellulare, genetica e l’oncologia e dall’altro lato ai fenomeni organo- o tessuto-specifici maggiormente rilevanti in Fisiopatologia umana.

Contenuti specifici

Fondamenti

-       La Patologia e Fisiopatologia Generale come discipline sperimentali

-       Relazioni con le altre discipline in una visione prospettica degli studi Infermieristici

-       Livelli di studio e di approfondimento della Patologia e Fisiopatologia Generale

-       Sistemi ed organi: tessuti, cellule, macromolecole informazionali e strutturali, molecole e ioni

-       Sistemi in vivo; sistemi in vitro

-       Terapia causale cellulare e molecolare

-       Ingegneria tissutale

-       Terapia genica

-       Deontologia ed etica professionale

-       Eziologia e Patogenesi

-       Concetto e classificazioni

-       Concetto ed esempi di malattie

-       Malattie acute e croniche

-       Malattie ereditarie, congenite e acquisite

-       Concetto ed esempi di stati morbosi primitivi o da esiti di malattia

-       Gli agenti fisici come causa di malattie

-       Elettricità

-       Calore e basse temperature

-       Le radiazioni ultraviolette

-       Le radiazioni ionizzanti

-       Alterazioni nei meccanismi di riparo del DNA

-       Gli agenti chimici come causa di malattie. Esempi: l’alcool, il fumo

-       Sostanze ad azione flogogena e steatogena

-       Sostanze ad azione tossica

-       Sostanze ad azione mutagena

-       Gli agenti biologici come causa di malattie

-       Concetti di virulenza e patogenicità

-       Simbiosi e parassitismo

-       Le infezioni

-       Cenni di parassitologia

-       Concetti di normalità e patologia

-       Parametri di riferimento

-       I valori normali in Clinica e in Laboratorio di analisi

-       Valutazione statistica

-       Correlazioni

Fenomeni generali

-       La Febbre

-       Patologia della termoregolazione

-       Intervallo di normalità e tecniche di misurazione della temperatura corporea

-       Produzione e smaltimento del calore corporeo in condizioni fisiologiche e patologiche

-       Ipotermia e ipertermia

-       Andamento febbrile

-       Tipi di decorso

-       Alterazioni metaboliche e funzionali

-       Finalità ed efficacia della risposta febbrile

-       Effetti biologici della febbre

-       L’infiammazione

-       Concetti storici e definizione attuale

-       Classificazione delle cause eziologiche

-       Infiammazione acuta e cronica (ab inizio o evolutiva)

-       Trasudato ed essudato

-       Le infiammazioni croniche

-       Classificazione

-       Meccanismi patogenetici

-       Varietà fibrosa, sierosa e suppurativa

-       I granulomi

-       I processi di riparazione delle ferite

Patologia Molecolare

-       Concetto ed esempi di lesioni molecolari genetiche e non; tecnologie utilizzate

-       La morte cellulare: stress, necrosi e apoptosi

-       Alterazioni del metabolismo dei carboidrati. Esempi: Diabete mellito tipo I e II

-       Alterazioni del metabolismo delle lipoproteine e dei lipidi. Esempi: Iperlipoproteinemie, Aterosclerosi

-       Alterazioni del metabolismo degli aminoacidi. Esempi: Alcaptonuria, Albinismo

-       Alterazioni del metabolismo delle purine e pirimidine. Esempi: Gotta, Sindrome di Lesch Nyhan e Oroticuria

-       Alterazioni del metabolismo dell’eme. Esempi: Iperbilirubinemie e Itteri

-       La patologia molecolare del sangue: Anemie, Coagulazione

Patologia Genetica

-       Le leggi di Mendel e la patologia umana

-       Malattie genetiche legate agli eterocromosomi. Esempi: Emofilia, Daltonismo

-       Caratteri autosomici dominanti: i gruppi sanguigni

-       Malattie genetiche autosomiche recessive

-       Esempi di malattie autosomiche dominanti

-       Le emoglobinopatie

Patologia Cellulare

-       Le atrofie

-       I fenomeni degenerativi

-       La senescenza cellulare

-       Ipertrofia, iperplasia, metaplasia, anaplasia

Oncologia

-       Proliferazione cellulare normale e patologica

-       Il concetto di trasformazione cellulare

-       Classificazione e nomenclatura delle neoplasie: neoplasie benigne e maligne

-       La progressione tumorale

-       Le metastasi

-       Le anomalie cromosomiche

-       La cancerogenesi chimica e fisica

-       Biologia molecolare e cellulare delle neoplasie

-       Oncogèni e anti-oncogèni

-       Cellule staminali tumorali

Le disvitaminosi

-       La vitamina A

-       Il complesso B (B1. B2, B6, PP)

-       La vitamina C: lo scorbuto

-       La vitamina D. Rachitismo ed osteomalacia

-       La vitamina E

-       L’acido pantotenico, la biotina

-       La vitamina K

Patologia Molecolare e Cellulare del Sistema Endocrino

-       Organizzazione generale del sistema endocrino

-       Ormoni e Recettori

-       Feedback positivo e negativo

-       Meccanismi endocrini, paracrini e autocrini

-       Fisiopatologia della ghiandola ipofisi

-       Il coordinamento endocrino

-       La neuroipofisi e l’adenoipofisi

-       La ghiandola tiroide

-       Il gozzo

-       Iper- ed ipotiroidismo

-       Le malattie autoimmuni della tiroide

-       Le ghiandole surrenali

-       Ipo- ed iper-corticosurrenalismo

-       La midollare surrenale

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità d’esame

Scritto

Testo/i di riferimento

Dispense fornite dal docente

Pontieri GM. Patologia Generale & Fisiopatologia generale per i corsi di Laurea in Professioni Sanitarie. III ed. Padova: Piccin; 2012.

Qualsiasi testo di Patologia Generale e di Fisiopatologia per Studenti del Corso di Laurea Specialistico in Medicina e Chirurgia, come eventuale approfondimento di specifici argomenti.

 

 

Modulo: IMMUNOLOGIA

SSD MED/04, CFU 1, 12 ore

Docente: da designare

Obiettivi formativi specifici

  • Conoscere degli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano contro le intrusioni biologiche
  • Comprendere i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli altri apparati dell’organismo
  • Conoscere le possibili alterazioni dei meccanismi immunitari e le conseguenti immunopatologie

 

 

Contenuti specifici

-        Il sistema immunitario e le caratteristiche fondamentali della risposta immunitaria: la componente innata ed acquisita della risposta immunitaria (differenze e cooperazione)

-        La rete delle difese immunitarie

-        Le cellule del sistema immunitario innato e adattativo

-        Organi linfoidi primari e secondari

-        Ricircolazione dei linfociti

-        Generazione della specificità, della memoria e della tolleranza immunitaria: la teoria della selezione clonale

-        Gli antigeni, proprietà e natura molecolare

-        Antigenicità ed immunogenicità

-        Gli epitopi

-        Il recettore per l’antigene dei linfociti B

-        Struttura funzionale e molecolare degli anticorpi

-        Determinanti strutturali (il dominio delle Ig)

-        Interazione antigene-anticorpo

-        Le classi di immunoglobuline

-        Il concetto di variabilità anticorpale e la generazione somatica della diversità tra anticorpi (cenni)

-        Il sistema del complemento

-        Vie di attivazione e meccanismi effettori

-        Controllo della attivazione

-        Immunità cellulo-mediata

-        Struttura e caratteristiche molecolari del recettore per l’antigene dei linfociti T (TCR)

-        Linfociti T helper e citotossici

-        Processamento e presentazione dell’antigene

-        Le cellule presentanti l’antigene

-        Struttura e caratteristiche delle proteine MHC di classe I e II e modalità di presentazione dell’antigene

-        Meccanismi di riconoscimento dell’antigene da parte dei linfociti T

-        Rigetto dei trapianti (cenni)

-        Maturazione dei linfociti ed attivazione della risposta immunitaria

-        Fase indipendente dall’antigene della maturazione dei linfociti

-        Selezione centrale positiva e negativa dei linfociti

-        Attivazione periferica dei linfociti in presenza dell’antigene

-        Ruolo dei tessuti linfoidi secondari e delle APC

-        Modulazione delle risposte immunitarie

-        Citochine

-        Attivazione dei linfociti T helper

-        Polarizzazione Th1/Th2

-        Maturazione dei linfociti B ed attivazione della risposta immunitaria umorale

-        Maturazione ed attivazione dei linfociti B

-        Risposte umorali primarie e secondarie

-        Funzioni specifiche delle diverse classi anticorpali

-        Deficienze della risposta immunitaria

-        Principali deficienze dell’immunità innata (fagocitosi e complemento) e patologie correlate

-        Deficienze primarie e secondarie dell’immunità acquisita

-        Cenni sulla patogenesi dell’AIDS

-        Malattie autoimmuni

-        Tolleranza immunitaria e principali cause della sua alterazione

-        Meccanismi patogenetici

-        Reazioni di ipersensibilità

-        Meccanismi delle reazioni di ipersensibilità immediata (tipo I II e III) e ritardata (tipo IV)

-        Principali reazioni di ipersensibilità riscontrabili nella pratica infermieristica

-        Reazioni a farmaci

-        Desensibilizzazione Intolleranze alimentari

-        Manipolazione delle risposte immunitarie contro le infezioni

-        Vaccinazioni passive ed attive

-        Sviluppo dei vaccini e loro caratteristiche (cenni)

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla e domande a risposta aperta

Testo/i di riferimento

Gonzalez RJR, Larrea CL, Rodriguez GS, Naves ME. Immunologia - Biologia e patologia del sistema immunitario. IV ed. Padova: Piccin.

 

 


 

Modulo: MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA

SSD MED/07, CFU 1, ore 12

Docente: Basaglia Giancarlo gbasaglia@cro.it

Obiettivi formativi specifici

Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi;

Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite;

Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni;

Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi;

 

Contenuti specifici

-        Definizione di Microbiologia e di Microbiologia Clinica

-        Classificazione e Modalità di Trasmissione dei Microrganismi

-        Ruolo della Microbiologia Clinica

-        Batteri

-        Definizione

-        Gruppi

-        Caratteristiche

-        Specie principali (Mycobacterium tuberculosis, Bacillus anthracis, Stafilococchi, Streptococchi, Enterococchi, Enterobatteri, Pseudomonas aeruginosa, Spirochete)

-        Miceti

-        Definizioni

-        Gruppi e Patologie principali

-        Diagnostica Microbiologica

-        Parassiti

-        Definizioni

-        Gruppi e Patologie principali

-        Diagnostica Microbiologica

-        Virus

-        Definizione

-        Struttura

-        Classificazione

-        HIV, HBV, HCV, SARS, Influenza (anche Aviaria e Suina), Herpesvirus, Rosolia

-        Prioni

-        MOGM

-        Microbiologia Clinica

-        Generalità

-        Apparato Respiratorio

-        Apparato Digerente

-        Apparato Urinario

-        Apparato Circolatorio (con particolare riferimento ai Prelievi per Esami Microbiologici)

-        Antimicrobici

-        Generalità

-        Antibiotici

-        Gruppi

-        Molecole principali e loro azione

-        Resistenze

-        Vaccini: generalità

-        Infezioni Ospedaliere, Correlate all'Assistenza e degli Operatori Sanitari: tipologia, cause, prevenzione

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla e domande a risposta aperta

Testo/i di riferimento

La Placa M. Principi di Microbiologia Medica. Bologna: Esculapio; 2012.

 

 

Modulo: PATOLOGIA CLINICA

SSD MED/05, CFU 1, 12 ore

Docente: Tozzoli Renato renato.tozzoli@aas5.sanita.fvg.it

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze/competenze atte a:

  • Descrivere e realizzare un prelievo di liquidi ematici e non e di indicare le principali cause delle variabilità preanalitiche, gli strumenti e i metodi necessari per ottenere risultati analitici attendibili
  • Riferire i parametri generali e il significato biologico e patologico di un esame di laboratorio

Contenuti specifici

-        Presentazione del corso e degli obiettivi didattici

-        Ruolo e finalità della Patologia Clinica

-        Processi intercorrenti tra la richiesta di esami di laboratorio e l’interpretazione dei risultati

-        Il tempo di risposta o turnaround time (TAT)

-        Il Laboratorio come sorgente di informazioni

-        Strategia della richiesta di informazioni

-        L’affidabilità delle informazioni: fase pre-analitica, analitica, post-analitica

-        Fase pre-analitica

-        Preparazione e postura del paziente

-        Ritmi biologici

-        Modalità del prelievo

-        Anticoagulanti e conservanti

-        Trasporto e conservazione del materiale

-        Identificazione del paziente e del prelievo

-        Il sistema informativo di laboratorio nell’identificazione positiva del campione

-        Influenza della fase pre-analitica sui principali esami di laboratorio

-        Fase analitica

-        Traguardi analitici e differenza critica

-        La assicurazione di qualità

-        Fase post-analitica

-        Il referto di laboratorio

-        Grandezze e unità di misura

-        Termini di confronto: valori di riferimento, valori decisionali

-        Variabilità biologica inter- ed intra-individuale

-        Interpretazione dei risultati

-        Organizzazione generale di un laboratorio

-        Laboratorio di reparto

-        Le analisi decentrate o al letto del malato

-        Organizzazione e gestione di un POCT (Point Of Care Testing)

-        Laboratorio generale centrale

-        Laboratorio specializzato

-        Azioni e decisioni

-        Comprendere il valore biologico espresso dal dato di laboratorio

-        Convertire il dato in livelli decisionali ed operativi

-        Esemplificazione dei parametri di laboratorio di maggior utilizzo in condizioni di urgenza-emergenza

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità d’esame

Orale

Testo/i di riferimento

Varotto, Lumachi, Boninsegna. Argomenti di Patologia Clinica. Roma: Aracne; 2006.

Antonozzi, Gulletta. Medicina di Laboratorio. Padova: Piccin; 2012.

 

 

 

Insegnamento

INFERMIERISTICA CLINICA

 

CFU 7

Obiettivi formativi dell’insegnamento

L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:

  • Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio);
  • Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche;
  • Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea);
  • Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto);
  • Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa);
  • Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea);
  • Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio;
  • Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione;
  • Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco;
  • Descrivere le principali interazioni tra farmaci;
  • Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale;
  • Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico;
  • Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia;
  • Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a:
    • Attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare);
    • Nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione);
    • Eliminazione (urinaria, fecale);
    • Sonno e riposo;
    • Cognizione e percezione (dolore acuto e cronico);
    • Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente;
    • Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico;
    • Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione);
    • Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento;
    • Documentare l’assistenza infermieristica erogata.

 

 

Modulo: FARMACOLOGIA GENERALE

SSD BIO/14, CFU 2, 24 ore

Docente: Baraldo Massimo massimo.baraldo@uniud.it

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze atte a:

  • Descrivere come viene fatta la sperimentazione preclinica e clinica dei farmaci, come viene svolta la farmacovigilanza e i concetti generali ed i principi che regolano la farmacocinetica e la farmacodinamica
  • Spiegare la variabilità nelle risposte ai farmaci e le loro possibili interazioni
  • Conoscere e definire il significato delle principali reazioni indesiderate che si verificano in seguito alla somministrazione di un farmaco

Contenuti specifici

-        Presentazione degli obiettivi formativi e del programma

-        Introduzione e definizioni

-        Barriere biologiche: meccanismi di trasporto dei farmaci

-        Farmacodinamica

-        Meccanismo d’azione dei farmaci

-        Relazione dose-effetto: dose, frequenza, potenza, efficacia massima, indice terapeutico, margine di sicurezza.

-        Recettori

-        Interazione farmaco-recettore

-        Farmaci agonisti, antagonisti, agonisti parziali, agonisti/antagonisti

-        Esempi di recettori di superficie, recettori intracellulari, altri siti d’azione; altri esempi recettoriali di antibiotici e chemioterapici

-        Farmacocinetica

-        Vie di somministrazione

-        Assorbimento

-        Distribuzione

-        Eliminazione dei farmaci (biotrasformazione ed escrezione)

-        I principali parametri farmacocinetici

-        Modelli farmacocinetici

-        Bioequivalenza

-        Interazioni tra farmaci

-        Farmacogenetica

-        Tossicologia

-        Variabilità nella risposta ai farmaci: ipersensibilità, iposensibilità, idiosincrasia, tolleranza, tachifilassi, resistenza, dipendenza

-        Tossicodipendenze: psicostimolanti, cannabinoidi, psicodislettici, etanolo, fumo di tabacco

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla

Testo/i di riferimento

Furlanut M. Farmacologia Generale e Clinica per le Lauree Sanitarie. III ed. Padova: Piccin; 2012. p. 9-176 (Parte I: Cenni di Farmacologia Generale).

 


 

Modulo: SEMEIOTICA

SSD MED/09, CFU 1, 12 ore

Docente: Macauda Carmelo carmelo.macauda52@gmail.com

Obiettivi formativi specifici

  • Il significato del termine semeiotica e suo ruolo nell’ambito del processo diagnostico
  • Le metodologie di indagine della semeiotica
  • Interpretazione del segno
  • Le peculiarità della diagnosi infermieristica
  • Dimostrare su caso reale o paziente simulato di aver appreso le tecniche di indagine della semeiotica
  • Porre diagnosi infermieristica nelle situazioni cliniche proposte (problem solving)

Contenuti specifici

-        Definizione ragionata del termine semeiotica

-        Il processo diagnostico

-        Il sintomo e il segno

-        L’anamnesi come punto di partenza per l’indagine semeiologica

-        Ispezione, palpazione, percussione, auscultazione dei vari organi ed apparati (SNC e Periferico, app. cardiovascolare, app. respiratorio, app. digerente, cute e annessi, le basi semeiologiche del dolore)

-        Correlazione tra segni e loro fisio/patogenesi

-        Valutazione dei segni di allarme e conseguenti azioni

-        Individuare i segni rilevabili con l’ispezione, palpazione, percussione e auscultazione eseguendo correttamente le manovre

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Esercitazioni

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla e a risposta apert

Pratico (esecuzione di manovre semeiologiche e soluzione di problemi clinici simulati)

Testo/i di riferimento

Dispense fornite dal docente

Epstein. Semeiotica e metodologia clinica. Milano: Utet; 1998.

Franzini P. L’esame del malato. Nozioni di semeiotica medica per infermieri. Napoli: Sorbona - Idelson-Gnocchi. 1992.

Fradà G. Semeiotica medica nell’adulto e nell’anziano. Padova: Piccin; 2009.

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA CLINICA - ATTIVITÀ DI VITA QUOTIDIANE

SSD MED/45, CFU 1, 12 ore

Docente: Raspatella Emanuele emanuele.raspatella@live.it

Obiettivi formativi specifici

Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze/competenze atte a:

  • Sviluppare conoscenze per pianificare e gestire l’assistenza rivolta ad una persona rispetto a attività di vita quotidiane – cura di sé, attività ed esercizio – mobilità, funzione cardiovascolare, misurazione dei parametri vitali, nutrizione e metabolismo –alimentazione, prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione
  • Identificare i fattori che influiscono su attività di vita quotidiane – cura della persona, funzione cardiovascolare, nutrizione e metabolismo – alimentazione, attività ed esercizio – mobilità, prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione
  • Riconoscere le alterazioni e i principali problemi rispetto a attività di vita quotidiane – cura di sé, attività ed esercizio – mobilità, funzione cardiovascolare, misurazione dei parametri vitali, nutrizione e metabolismo –alimentazione, prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi
  • Descrivere le caratteristiche e conoscere i range di normalità dei parametri vitali
  • Identificare i parametri vitali che riflettono la situazione fisiologica dell’organismo e descrivere le procedure per la rilevazione: pressione arteriosa, polso, frequenza respiratoria, saturazione, temperatura corporea e dolore
  • Riconoscere le alterazioni e i principali problemi relativi all’ alterazione dei parametri vitali
  • Identificare e descrivere gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi

Contenuti specifici

Fattori influenti

-        Attività di vita quotidiane - cura della persona: ambiente; cultura, valori e credenze, motivazione, sentimenti ed emozioni, livello di energia, dolore

-        Funzione cardiovascolare: abitudini (fumo di sigaretta), ipertensione arteriosa, alimentazione, sedentarietà, obesità, diabete, familiarità, terapia farmacologia, stress

-        Nutrizione e metabolismo - alimentazione

-        Condizioni del cavo orale

-        Sistema digestivo

-        Capacità di masticare/deglutire

-        Stili di vita, culture e credenze

-        Attività ed esercizio - mobilità: età, stili di vita ed abitudini

-        Prevenzione trattamento lesioni da pressione

-        Circolazione

-        Nutrizione

-        Forze meccaniche

Accertamento

-        Attività di vita quotidiane - cura della persona: condizioni igieniche della cute, capelli, abiti

-        Funzione cardiovascolare: polso, pressione,  stato della cute, edemi periferici, elettrocardiogramma, laboratorio

-        Nutrizione e metabolismo – alimentazione

-        Indici antropometrici

-        Peso corporeo e indice di massa corporea (anche per paziente allettato)

-        Esami ematochimici

-        Percezione della persona

-        Nutrienti essenziali e non essenziali

-        Piramide alimentare italiana

-        Calcolo del fabbisogno calorico

-        Attività ed esercizio - mobilità

-        Lesioni del sistema nervoso

-        Stanchezza/fatigue

-        Disturbi affettivi

-        Interventi terapeutici

-        Allineamento

-        Equilibrio in posizione eretta e seduta

-        Coordinazione

-        Andatura

-        Massa - tono - forza muscolare

-        Presenza di dolore

-        Prevenzione trattamento lesioni da pressione: caratteristiche della cute

-        Attività di vita quotidiana e qualità della vita: impatto delle alterazioni di attività di vita quotidiane – cura di sé, attività ed esercizio – mobilità, funzione cardiovascolare, nutrizione e metabolismo –alimentazione, prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione  sulle attività di vita quotidiana  e sulla qualità della vita

-        Attività di vita quotidiane - cura della persona

-        Principali scale per definire il livello di dipendenza della persona: Activity Daily Living Scale, Instrumental Activity Daily Living Scale, Barthel Index.

Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi:

-        Invecchiamento cutaneo, dermatite da pannolone, micosi cutanea, deficit della cura di sé

-        Funzione cardiovascolare: intolleranza all’attività fisica

-        Nutrizione e metabolismo – alimentazione

-        Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità: Mini Nutritional Assessment; Malnutrition Universal Screening Tool; WHO cavo orale

-        Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi:

-        Nutrizione alterata inferiore al fabbisogno/superiore al fabbisogno;

-        Inefficace mantenimento della salute (nel modello di percezione e mantenimento della salute)

-        Compromissione della dentizione

-        Compromissione della deglutizione

-        Attività ed esercizio - Mobilità

-        Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità: Range of Motion Scale; Forza muscolare, Conley

-        Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi:

-        Compromissione della mobilità

-        Rischio di Sindrome da immobilizzazione

-        Compromessa capacità di trasferimento

-        Rischio di caduta

-        Prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione

-        Scale di valutazione per identificare i pazienti a rischio ed il grado di alterazione :Norton Scale; Braden Scale

-        Stadiazione della lesione da decubito(LG EPUAP-NPUAP 2009-2010 QUICK REFERENCE)

-        Valutazione ferite in guarigione: Push Tool e BWAT

-        Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi:

-        Rischio di compromissione dell’integrità cutanea

-        Compromissione dell’integrità cutanea

-        Compromissione dell’integrità tissutale

Interventi

-        Attività di vita quotidiane - cura della persona

-        Scelta dei prodotti per la cura del corpo in base alle caratteristiche e finalità del loro utilizzo

-        Cura del corpo dell’assistito: momento per approfondire la relazione e monitorare le condizioni cliniche

-        Principi da rispettare quando si assiste una persona con deficit nella cura di sé: capacità, volontà, abitudini, cultura, privacy, sicurezza

-        Cure igieniche complete: principi da rispettare quando si esegue il bagno  a letto, bagno in vasca  e doccia

-        Cure igieniche parziali: igiene intima, igiene della bocca, degli occhi, del naso e delle orecchie

-        Cure igieniche in alcune condizioni cliniche di rischio: cura dei piedi nel paziente diabetico; assistenza al morente

-        Funzione cardiovascolare

-        Fornire informazioni sanitarie per modificare gli stili di vita e ridurre i fattori di rischio

-        Nutrizione e metabolismo – alimentazione

-        Interventi educativi al paziente per la gestione dell’alimentazione in eccesso o in difetto

-        Gestione del paziente con: nausea/e vomito, disfagia

-        Sondino Naso-Gastrico per Alimentazione Enterale: igiene, medicazione e fissaggio del punto di inserimento del sondino.

-        Attività ed esercizio - Mobilità

-        Esercizio fisico compresa deambulazione assistita

-        Prevenzione dei rischi ( contratture, lesioni, cadute)

-        Posizionamento dei pazienti

-        Tecniche per il trasferimento: letto-sedia; letto-letto; letto-barella

-        Scelta di ausili e presidi

-        Prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione

-        Le raccomandazioni nella prevenzione e cura delle ulcere da pressione: Linee Guida Registered Nurses' Association of Ontario (RNAO)

-        Accertamento del rischio & Prevenzione delle Lesioni da pressione Marzo 2005

-        Valutazione & Gestione delle Ulcere da Pressione di Stadio I – IV Marzo 2007

-        Le linee guida regionali  (Friuli Venezia Giulia-AGENZIA REGIONALE DELLA SANITÀ – PROGRAMMA DI PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA DECUBITO 2014)

-        Gli interventi per la prevenzione ed il trattamento delle lesioni da pressione (dieta,idratazione, igiene,mobilizzazione,scelta dei presidi , medicazioni)

-        Preparazione del letto delle ferite nella pratica clinica: concetti di Wound bed preparazione di T.I.M.E.: European Wound Management Association (EWMA). Position Document: Wound Bed Preparation in Practice. London: MEP Ltd, 2004

-        Identificazione dei criteri per le ferite infette: European Wound Management Association (EWMA). Position Document: Identifying criteria for wound infection. London: MEP Ltd, 2005.

-        Caratteristiche e criteri di scelta per l’utilizzo e l’acquisizione delle superfici antidecubito(Agenzia Regionale della Sanità Regione Friuli Venezia Giulia. 2006)

Misurazione dei parametri vitali

-        Fattori influenti:  ambientali, stili di vita, abitudini, farmaci, patologie concomitanti.

-        Accertamento

-        La rilevazione di: pressione arteriosa, polso, frequenza respiratoria, temperatura, dolore*: strumenti, procedure, scale e strumenti di rilevazione

-        Rilevare i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità

-        Alterazione della pressione arteriosa: ipotensione e ipertensione,

-        Alterazione della frequenza cardiaca: tachicardia e bradicardia,

-        Alterazione della frequenza respiratoria: tachipnea, apnea,

-        Alterazione della temperatura corporea: ipotermia, ipertermia, febbre,

-        Alterazione del comfort

-        Interventi

-        Interventi educativi per la informazione sanitaria sugli stili di vita

-        Modificazione dei fattori di rischio

-        Interventi educativi per la gestione della termoregolazione

-        Assistenza al paziente con febbre/con ipertermia/con ipotermia

-        Mantenimento della termoregolazione (applicazioni caldo-fredde)

-        Spugnature

-        Cura del corpo per garantire il confort

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie sotto la guida del docente

Lettura guidata di articoli scientifici

Esercizi di applicazione

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla e domande a risposta aperta

Testo/i di riferimento

Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014.

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA CLINICA: SORVEGLIANZA DEL PAZIENTE

SSD MED/45, CFU 1, 12 ore

Docente: Battistella Nadia nadia.battistella@uniud.it

Obiettivi formativi specifici

  • Sviluppare conoscenze per pianificare e gestire la preparazione del paziente all’intervento chirurgico e l’assistenza rivolta ad una persona rispetto l’eliminazione urinaria e fecale e l’idratazione
  • Descrivere gli elementi strutturali ed organizzativi dell’area chirurgica
  • Riconoscere le alterazioni e i principali problemi ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi
  • Identificare i fattori che influiscono su idratazione, eliminazione urinaria e fecale
  • Riconoscere le alterazioni e i principali problemi ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi

Contenuti specifici

Nursing preoperatorio: la preparazione all’intervento chirurgico

-        L’area chirurgica

-        Il Dipartimento chirurgico (ambulatorio prericoveri, unità operativa, sala operatoria - recovery room, ambulatori post-dimissione)

-        I modelli organizzativi (ricovero ordinario, d’urgenza, ricovero diurno; modello per intensità di cure, modello “case management”)

-        Tipologie di tecniche chirurgiche: laparotomia, laparoscopia, endoscopica, robotica)

-        PNMDS (Perioperative Nursing Minimum Data Set)

-        Rischio di ansia/paura

-        Rischio di infezione (ferita chirurgica, respiratoria)

-        Rischio di trombosi venosa periferica

-        L’educazione preoperatoria (esercizi per migliorare la funzione respiratoria, circolatoria – prevenzione TVP, strategie per il trattamento del dolore, per ridurre l’ansia, per la ripresa della mobilità e autonomia nelle ADL)

-        La preparazione fisica del paziente (tricotomia, preparazione intestinale, doccia preoperatoria, digiuno)

-        Preparazione del paziente nella giornata dell’intervento (preanestesia, documentazione, preparazione della stanza di accoglimento, assistenza ai familiari, Check list preoperatoria)

-        La sicurezza nell’accompagnamento del paziente in Sala Operatoria (effetti personali del paziente, profilassi antibiotica, ausili per il trasporto)

L’assistenza rivolta ad una persona rispetto l’idratazione, l’eliminazione urinaria e fecale

-        Fattori influenti

-        Età

-        Inadeguato apporto di liquidi

-        Perdite eccessive

-        Assunzione di liquidi

-        Dieta

-        Posizione assunta per mingere/evacuare

-        Privacy

-        Assunzione di farmaci (diuretici, lassativi, altri farmaci che possono influenzare idratazione, eliminazione urinaria e fecale)

-        Presenza di ostacoli meccanici

-        Attività sessuale

-        Numero di gravidanze

-        Malattie dismetaboliche

-        Obesità

-        Sviluppo cognitivo e alterazione dei processi cognitivi

-        Forza muscolare e deambulazione

-        Malattie neurologiche

-        Accertamento

-        Idratazione

-        Parametri vitali

-        Stato mentale

-        Idratazione cute e mucose

-        Peso corporeo

-        Principali esami (ematocrito, osmolarità e peso specifico urinario)

-        Bilancio idrico (esempi di calcolo)

-        Eliminazione urinaria: caratteristiche normali ed alterate di

-        Urine (ematuria, piuria,…)

-        Diuresi (anuria, oliguria, poliuria)

-        Minzione (disuria, nicturia, difficoltà ad iniziare la minzione, stranguria)

-        Eliminazione fecale

-        Caratteristiche normali ed alterate di: feci, evacuazione

-        Rilevare la presenza di fecaloma

-        Attività di vita quotidiana e qualità della vita: impatto delle alterazioni della idratazione, eliminazione urinaria e fecale sulle attività di vita quotidiana (aumento di rischio di cadute, diminuzione delle interazioni sociali ,…) e sulla qualità della vita

-        Idratazione

-        Strumenti per la valutazione di base: scheda minzionale o diario minzionale, valutazione del residuo postminzionale (bladder scan)

-        Eccessivo volume di liquidi /Insufficiente volume di liquidi

-        Rischio di insufficiente volume di liquidi

-        Eliminazione urinaria

-        Ritenzione urinaria

-        Compromessa eliminazione urinaria

-        Incontinenza urinaria (da stress, da sforzo, d’urgenza, funzionale, riflessa e da rigurgito)

-        Enuresi e nicturia

-        Eliminazione fecale

-        Criteri Roma III , sistema di classificazione dell’incontinenza fecale (Vaizey et al, 1999), diario intestinale (Satish SC, 2004), scala di Bristol per la consistenza delle feci (Heaton et al, 1992)

-        Rischio di stipsi

-        Stipsi e stipsi percepita

-        Diarrea

-        Incontinenza fecale (feci liquide, solide, gas)

-        Alterazione del modello di eliminazione intestinale

-        Interventi

-        Idratazione

-        Monitoraggio del Bilancio idrico delle 24 ore

-        Restrizioni o aumento dell’assunzione di liquidi

-        Prelievo venoso

-        Eliminazione urinaria

-        Idratazione

-        Igiene  personale e sessuale

-        Alimentazione

-        Minzioni regolari

-        Incontinenza

-        Assunzione di liquidi

-        Prodotti assorbenti (criteri di scelta, uso appropriato)

-        Eliminazione fecale

-        Idratazione

-        Alimentazione

-        Attività fisica

-        Assunzioni di emollienti con la dieta

-        Rispetto orario

-        Rispetto riflesso gastrocolico

-        Utilizzo del wc o della sedia comoda

-        Assistenza alla persona con pannolone

-        Esercizi di rafforzamento del pavimento pelvico

-        Applicazione del catetere esterno (condom)

-        Cateterismo vescicale intermittente e a permanenza

-        Assistenza alla persona portatrice di catetere vescicale o condom

-        Misurazione della diuresi giornaliera ed oraria

-        Gestione della stipsi

-        Assunzione di lassativi

-        Somministrazione di un clistere evacuante a piccolo e grande volume

-        Rimozione manuale di un fecaloma

-        Raccolta di un campione feci per sangue occulto, coprocoltura

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie sotto la guida del docente

Lettura guidata di articoli scientifici

Esercizi di applicazione

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla e domande a risposta aperta

Testo/i di riferimento

Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014.

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA CLINICA: SOMMINISTRAZIONE TERAPIA I

SSD MED/45, CFU 1, 12 ore

Docente: Viera Giannina giannina.viera@uniud.it

Obiettivi formativi specifici

  • Descrivere il processo di somministrazione della terapia farmacologica
  • Identificare i fattori che influiscono sulla sicurezza nella somministrazione dei farmaci
  • Descrivere i criteri di qualità nella farmacoterapia
  • Descrivere le tipologie di errore nella gestione della farmacoterapia
  • Pianificare la somministrazione farmacologica
  • Riconoscere le situazioni che espongono il paziente a rischio di errore nella farmacoterapia
  • Individuare i correttivi e seguire le indicazioni (secondo le raccomandazioni ministeriali) da porre in atto in caso di errore

Contenuti specifici

Il processo di somministrazione in sicurezza della terapia farmacologica

-        Il ruolo e le responsabilità dell'infermiere in relazione agli altri professionisti nella somministrazione della terapia farmacologica: le figure coinvolte nella faramcoterapia, le azioni della somministrazione

-        La prescrizione farmacologica: caratteristiche, tipologie e legittimazione alla somministrazione

-        Le informazioni riguardanti il farmaco: dove reperirle, come leggere una confezione farmacologica

-        Gli standard di sicurezza nella somministrazione: dalla prescrizione allo smaltimento

-        I criteri di qualità nella gestione dei farmaci in struttura ospedaliera secondo JCAHO

-        L'errore in farmacoterapia

-        Significato di errore

-        Fattori determinanti

-        Tipologie

-        Sistemi di analisi dell'errore con particolare attenzione a Incident-reporting

-        Analisi delle raccomandazioni ministeriali per la riduzione dell'errore

Gli interventi di somministrazione in sicurezza della terapia farmacologia

-        L'accertamento pre-somministrazione, la sorveglianza ed il monitoraggio rispetto agli esiti attesi ed inattesi del paziente post assunzione

-        La somministrazione farmacologica caratteristiche e procedure, per la via:

-        Orale-sublinguale (via naturale ed attraverso PEG e SNG)

-        Inalatoria

-        Topica; applicazioni cutanee instillazioni nasali ed otologiche, applicazioni vaginali e rettali

-        Sottocutanea con anticoagulante predosato

-        Il processo di gestione dei farmaci

-        approvvigionamento

-        conservazione

-        preparazione

-        Sistema utilizzato per la somministrazione dei farmaci, misure equivalenti, soluzioni e percentuali

-        Calcolo di dosaggio

-        Ricostituzione di farmaci

-        Assunzione

-        Registrazione

-        Le azioni da porre in atto in caso di errore: dall'assistenza al paziente alla segnalazione di incident reporting

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Analisi/discussione di casi esemplificativi

Analisi di normativa e raccomandazioni ministeriali

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla e domande a risposta aperte

Testo/i di riferimento

Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014.

 

 

Modulo: INFERMIERISTICA CLINICA: ADATTAMENTO E CONFORT DEL PAZIENTE

SSD MED/45, CFU 1, 12 ore

Docente: Battistella Nadia nadia.battistella@uniud.it

Obiettivi formativi specifici

  • Sviluppare conoscenze per pianificare e gestire l’assistenza rivolta ad una persona rispetto a cognizione e percezione, sonno e riposo, funzione respiratoria, dolore acuto e cronico
  • Identificare i fattori che influiscono su cognizione e percezione, sonno e riposo, funzione respiratoria, dolore acuto e cronico
  • Riconoscere le alterazioni e i principali problemi ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi

Contenuti specifici

Fattori influenti

-        Cognizione e percezione: i 5 sensi, età, ambiente, esperienze precedenti, malattie, farmaci, stato di coscienza, capacità cognitive

-        Sonno e riposo: ambiente, abitudini, condizioni generali

-        Funzione respiratoria: posizione, stili di vita (fumo, attività fisica, alimentazione), esposizione ad agenti irritanti, presenza del dolore, ansia, la percezione del paziente

-        Dolore acuto e cronico: età, cultura, genere, esperienze precedenti, evento patologico, sviluppo cognitivo

Accertamento

-        Cognizione e percezione: integrità organi di senso e sistema nervoso centrale, memoria, linguaggio, orientamento spazio tempo

-        Sonno e riposo: difficoltà di addormentamento, numero di ore di sonno continuative, frequenza dei risvegli e sensazione di riposo al risveglio

-        Funzione respiratoria: caratteristiche del respiro, parametri, segni e sintomi correlati alla funzionalità respiratoria, tosse, espettorato

-        Dolore acuto e cronico

-        Caratteristiche del dolore: localizzazione; intensità, qualità, modalità di insorgenza e scomparsa, modello temporale

-        Parametri vitali associati alla presenza di dolore

-        Percezione e risposta al dolore, fattori allevianti ed aggravanti

Attività di vita quotidiana e qualità della vita: impatto delle alterazioni di cognizione e percezione, sonno e riposo, funzione respiratoria, dolore acuto e cronico sulle attività di vita quotidiana e sulla qualità della vita

-        Cognizione e percezione

-        Scale di valutazione per la cognizione e percezione: Pfeiffer Scale; CAM,  MMS

-        Sovraccarico sensoriale

-        Deprivazione sensoriale

-        Disorientamento nei pazienti anziani ospedalizzati

-        Deterioramento cognitivo temporaneo e cronico

-        Sonno e riposo

-        Scale di valutazione del sonno e riposo: Pittsburg Sleep Quality Index, Pre-Sleep Arousal Scale

-        Disturbo del modello di sonno

-        Funzione respiratoria

-        Compromissione degli scambi gassosi

-        Liberazione inefficace delle vie aeree

-        Modello di respirazione inefficace

-        Dolore acuto e cronico

-        Strumenti per la valutazione di base del dolore: Visual Analogic Scale Numerical Rating Scale; Face Scale; Scale alterazione comunicazione DOLOPLUS 2, NO PAIN, PAINAD, CCPOT

-        Dolore acuto

-        Dolore cronico

Interventi

-        Cognizione e percezione

-        Stimolazione, Aiuti sensoriali

-        Strategie per l’ancoraggio spazio-temporale

-        Sorveglianza in caso di disorientamento

-        Sonno e riposo

-        Garantire il comfort ambientale (luce, temperatura, rumore, igiene del letto)

-        Garantire il comfort personale: igiene personale e della biancheria, postura, assunzione di alimenti e bevande, eliminazione

-        Favorire i rituali

-        Criteri di sorveglianza notturna

-        Funzione respiratoria

-        Istruzione al paziente di procedure per

-        Favorire l’espansione polmonare: respirazione profonda

-        Favorire l’espansione alveolare sfruttando la capacità funzionale residua: uso dello spirometro incentivante

-        Espellere le secrezioni in eccesso: favorire la tosse per favorire l’espettorazione, l’espirazione forzata

-        Aumentare l’efficacia respiratoria: la respirazione diaframmatica

-        Istruzioni al paziente di tecniche per il controllo del respiro: respiro controllato, espirazione a labbra socchiuse

-        Controllo e miglioramento della dispnea

-        Uso e gestione in sicurezza dell’ossigenoterapia

-        Modificazione degli stili di vita

-        Gestione del dolore acuto e cronico

-        Prevenzione dell’insorgenza

-        Educare a riferire il dolore

-        Somministrazione della terapia (altra docenza)

-        Assunzione di posture antalgiche

-        Comfort

-        Interventi non farmacologici (musica, distrazione, immaginazione guidata, respirazione ritmica, stimolazione cutanea e massaggi, termoterapia e ultrasuono terapia)

Il caring infermieristico nel rispetto della dignità, del sistema valoriale e della dimensione spirituale delle persona e della famiglia

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie sotto la guida del docente

Lettura guidata di articoli scientifici

Esercizi di applicazione

Modalità d’esame

Scritto con domande a scelta multipla e domande a risposta aperta

Testo/i di riferimento

Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014.

 

 

 

LABORATORI I

 

SSD MED/45, 1 CFU, 30 ore

Docente: Viera Giannina giannina.viera@uniud.it

Obiettivi formativi

Lo studente sarà in grado di:

  • Garantire la prevenzione della diffusione delle infezioni
    • scegliere il tipo di lavaggio delle mani secondo la situazione
    • eseguire la procedura di lavaggio delle mani secondo le indicazioni World Health Organization
    • riconoscere le situazioni che richiedono l’uso dei guanti monouso o guanti sterili
    • gestire un campo sterile garantendo l’asepsi
    • eseguire una medicazione semplice
    • eseguire lo smaltimento dei rifiuti speciali
    • Collaborare nella prevenzione degli incendi ed emergenze
      • conoscere la normativa vigente in ambito della lotta antincendio e gestione emergenze
      • individuare ed applicare le strategie per la lotta agli incendi e gestione emergenze
      • Prevenire i disturbi muscolo scheletrici ed adottare tecniche di mobilizzazione del paziente
        • adottare posture idonee alla salvaguardia dei disturbi muscolo scheletrici
        • adottare tecniche di mobilizzazione idonee alla salvaguardia dei disturbi muscolo scheletrici e dell’allineamento corporeo (operatore/paziente)
        • Eseguire la venipuntura (prelievo venoso) e glicostick
          • eseguire un prelievo venoso periferico, prevenendo il rischio biologico
          • eseguire il prelievo capillare per determinare la glicemia con glucometro
          • Eseguire il cateterismo vescicale femminile e maschile
            • eseguire il cateterismo vescicale a permanenza in asepsi
            • rimuovere il catetere vescicale nel rispetto del rischio biologico
            • Garantire la somministrazione dell’ossigeno secondo prescrizione,
              • usare la cannula nasale, la maschera venturi e la maschera reservoir secondo la dose di ossigeno prescritta
              • Eseguire l’aerosol terapia
                • preparare il farmaco per aerosolterapia
                • allestire l’apparecchio per aerosolterapia
                • Eseguire l’elettrocardiogramma (ECG) standard
                  • applicare i principi di corretta esecuzione di un ecg al fine di una adeguata refertazione
                  • eseguire un ECG a 12 derivazioni
  • Somministrare la terapia per via naturale e l’iniezione di eparina a basso peso molecolare predosata (EBPM)
    • applicare abilità di calcolo al fine di somministrare la giusta dose prescritta
    • eseguire la procedura di somministrazione di un farmaco per via naturale
    • eseguire l’iniezione sottocute di EBPM predosata
    • Garantire la relazione sana con il paziente
      • utilizzare strategie di ascolto attivo, durante il colloquio con il paziente (I livello)
      • utilizzare la riformulazione, durante il colloquio con il paziente (I livello)
      • Condurre l’accertamento clinico infermieristico
      • Sperimentare le tappe della metodologia clinica infermieristica

Contenuti specifici

Procedura di:

-        Igiene delle mani con soluzione senza risciacquo e lavaggio mani con detergenti/antisettici

-        Vestizione e rimozione del guanto pulito e del guanto sterile

-        Allestimento e manipolazione di un  campo sterile

-        Uso dei DPI secondo il rischio biologico

-        Esecuzione di una medicazione semplice con tecnica no touch

-        Smaltimento dei rifiuti a rsichio biologico

-        Applicazione della normativa antincendio ed emergenze

-        Protezione antincendio e misure da adottare in caso di incendio

-        Utilizzo di attrezzature di protezione individuale

-        Uso dell’estintore

-        Tecnica di movimentazione dei carichi manuali

-        Posture corporee da mantenere per prevenire le lesioni muscolo scheletriche

-        Tecnica di mobilizzazione di un paziente

-        Esecuzione di prelievo venoso periferico

-        Esecuzione del glicostick con uso del pungidito e del glucometro

-        Smaltimento dei rifiuti a rischio biologico

-        Allestimento del campo sterile per cateterismo vescicale con kit monouso

-        Inserimento del catetere vescicale a permanenza nel maschio e nella femmina in asepsi

-        Rimozione del catetere vescicale a permanenza

-        Smaltimento dei rifiuti a rischio biologico

-        Applicazione della cannula nasale, della maschera venturi e della maschera reservoir secondo percentuale di concentrazione  dell’ossigeno da somministrare

-        Allestimento di miscela di farmaci per aerosolterapia

-        Esecuzione aerosol terapia

-        Esecuzione di ECG standard

-        Analisi grafica del tracciato per refertazione (I livello)

-        Analisi unità di misura e calcolo aritmetico per somministrare la giusta dose di farmaco per via naturale

-        Uso di presidi per dosare il farmaco

-        Somministrazione di un farmaco in sicurezza per via orale  e  topica

-        Somministrazione in sicurezza di EBPM predosata sottocute

-        Procedura di smaltimento rifiuti a rischio biologico

-        Tecniche di ascolto attivo per una comunicazione efficace con il paziente (I livello)

-        Tecniche di riformulazione per una comunicazione efficace con il paziente (I livello)

-        Metodologia clinica infermieristica

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Esercitazioni interattive

Applicazioni pratica di procedure su manichino

Applicazione pratica di prescrizioni farmacologiche

Analisi critica in piccoli gruppi di procedure/situazioni specifiche

Simulazione di ascolto attivo e riformulazione

Testo/i riferimento

Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson Gnocchi; 2011.

 

 

 

Insegnamento

ATTIVITA’ FORMATIVE PROFESSIONALIZZANTI e TIROCINIO

 

SSD MED/45, CFU 16, ore 480

Docente: Roberta Grando roberta.grando@uniud.it

Obiettivi formativi del tirocinio

Il tirocinio del primo anno rappresenta l’occasione privilegiata per verificare le proprie attese e attivare la prima socializzazione con il ruolo infermieristico, con la finalità generale di:

  • Promuovere abilità d’accertamento infermieristico di primo livello;
  • Sviluppare abilità di ragionamento clinico
  • Sviluppare abilità di pianificazione dell’assistenza per pazienti a complessità assistenziale medio/bassa.

Obiettivi formativi specifici primo anno

Il tirocinio clinico offrirà agli studenti l’opportunità di:

  • Adottare strategie di prevenzione del rischio professionale per la tutela della propria e altrui sicurezza;
  • Effettuare l’accertamento di primo livello dei problemi del paziente utilizzando metodi e strumenti appropriati;
  • Identificare i problemi di assistenza infermieristica di base, definire le priorità assistenziali dei pazienti accolti in ambito medico e/o chirurgico di bassa/media complessità,
  • Monitorare l’evoluzione quotidiana dei problemi dei pazienti;
  • Instaurare la relazione professionale con i pazienti, i loro familiari o caregiver.

Contenuti specifici esperienziali

-        Inserimento nella struttura operativa;

-        adozione di strategie di prevenzione del rischio professionale, per la tutela della propria e altrui sicurezza;

-        accertamento di primo livello e sorveglianza/monitoraggio dell’evoluzione quotidiana dei problemi dei pazienti accolti in ambito medico e/o chirurgico;

-        accertamento di primo livello e sperimentazione nell’uso di strumenti di raccolta dati diversificati realizzati con fonti primarie e secondarie, nell’esame obiettivo, e nella convalida dei dati;

-        ragionamento diagnostico per individuare i problemi dei pazienti;

-        argomentazione delle priorità assistenziali individuate in pazienti di bassa/media complessità;

-        motivazione degli interventi assistenziali proposti;

-        relazione professionale con i pazienti, i loro familiari o caregiver;

-        monitoraggio/valutazione - quotidiana ed alla dimissione - dei progressi del paziente;

-        somministrazione sicura dei farmaci: solo terapia orale, topica, sottocutanea di Eparina Basso Peso Molecolare predosata.

Modalità di svolgimento

Tirocinio clinico si svolge, in due periodi, (aprile/maggio e luglio/settembre), in contesti assistenziali sono di tipo medico e chirurgico generale e/o specialistico di strutture sanitarie ospedaliere e/o residenziali.

Modalità d’esame

Le competenze sviluppate dallo studente sono valutate complessivamente durante le due esperienze di tirocinio rispetto a:

-       applicare le conoscenze

-       dimostrare comprensione e autonomia di giudizio

-       utilizzare abilità di comunicazione e relazione

-       dimostrare responsabilità e capacità di apprendimento/autovalutazione

Al termine del tirocinio con una prova finale strutturata e denominata OSCE (Objective Structured Clinical Examination). L’Esame Obiettivo Standardizzato delle Competenze Cliniche avverrà secondo la metodologia OSCE per la valutazione delle competenze raggiunte nelle attività formative professionalizzanti di tirocinio (stazioni sequenziali di: simulazioni, testimonianze di parenti/operatori, audio/video registrazioni, casi clinici).

Strategie di supporto all’apprendimento clinico:

Debriefing

Report di tirocinio

Valutazioni intermedie e finali in tirocinio

Supervisione  e feedback

Prova di simulazione dell’esame OSCE.

Strumenti di supporto:

Testo: Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson Gnocchi; 2011.

Documento: “Guida per la preparazione all’esame OSCE”.