Obiettivi e sbocchi professionali
I contenuti di questa pagina sono tratti dalla Scheda Unica Annuale del corso di studio che è il principale strumento conoscitivo delle caratteristiche e delle specificità del corso.
Il corso in breve
Il Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria forma professionisti abilitati all'esercizio della professione di Assistente Sanitario. Questa figura si occupa di promozione della salute e prevenzione delle malattie sia in ambito pubblico, nei Dipartimenti di Prevenzione e nei Distretti Sanitari, sia nel settore privato come Case di Riposo e aziende private.
Il piano degli studi approfondisce i fattori socioculturali, comportamentali, psicologici e biologici che contribuiscono al benessere della persona, dei gruppi, delle famiglie e delle comunità e alla prevenzione delle malattie.
E' un corso ideale per gli studenti interessati alle aree della sanità pubblica, dell'epidemiologia, della psicologia della salute e della ricerca sui comportamenti sani.
Le aree di studio includono la prevenzione delle malattie infettive e le vaccinazioni, la prevenzione delle dipendenze, la prevenzione dei tumori, la prevenzione delle patologie cardiovascolari e delle malattie croniche, la promozione di una sana alimentazione e di attività fisica, la promozione della salute in famiglia, nei luoghi di lavoro e nella scuola. Lo studente apprenderà le metodologie per la prevenzione, analizzerà i bisogni sociosanitari, pianificherà e realizzerà programmi e interventi di prevenzione, educazione e promozione della salute e ne valuterà gli effetti.
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi specifici
Gli obiettivi formativi specifici previsti dal CdL in Assistenza Sanitaria comprendono tre aree disciplinari:
- competenze biomediche ed epidemiologiche;
- competenze di prevenzione;
- competenze di ricerca;
con un prevalente orientamento alla seconda che assume il ruolo di competenza caratterizzante nellambito del progetto formativo.
Il dettaglio delle competenze è esplicitato di seguito
Competenze biomediche ed epidemiologiche
- analizzare, comprendere e utilizzare efficacemente dati socioeconomici e di politica sanitaria di rilevanza locale, nazionale e internazionale;
- analizzare criticamente le norme preventive anche nelle loro interrelazioni, e assicurarne una applicazione coerente nella pratica quotidiana;
- selezionare, alimentare e utilizzare efficacemente cruscotti/database/archivi di dati sanitari ed amministrativi, al fine di supportare ed informare le decisioni ed i successivi sistemi di valutazione di efficienza ed efficacia su evidenze/dati;
- identificare i bisogni sanitari della comunità ed i fattori epidemiologici e socio-culturali che li influenzano ai fini della programmazione dei servizi;
- costruire, sulla base dell'analisi dei problemi di salute e dell'offerta dei servizi, azioni di prevenzione e promozione della salute dedicate alla popolazione;
- progettare e coordinare modelli basati sulla integrazione multidisciplinare e tra contesti finalizzati allo sviluppo di una efficace ed efficiente azione professionale, anche sviluppando alleanze collaborative con altre professioni;
- definire standard e indicatori condivisi per la valutazione della qualità dei servizi erogati;
- contribuire alla definizione di piani sistematici di miglioramento continuo delle azioni di prevenzione;
analizzare le azioni di prevenzione intraprese, utilizzando dati, modelli, strumenti e metodi diversificati e capaci di raccogliere la multidimensionalità dei problemi;
- attivare metodologie del lavoro di rete, al fine di integrare il lavoro e la competenza sanitaria con quella sociale, superando anche in questo contesto visioni settoriali.
Competenze preventive
- progettare e attuare azioni di prevenzione delle malattie infettive, patologie lavorative, malattie cronico degenerative, tumorali, ecc. utilizzando modelli e azioni basati sull'evidenza scientifica;
- applicare modalità e strumenti avanzati per l'analisi e l'accertamento dello stato di salute al fine di progettare i bisogni preventivi;
- promuovere ed eseguire campagne vaccinali atte a migliorare la copertura vaccinale della popolazione del territorio;
- intervenire proattivamente nell'individuazione, tracciamento e follow-up della popolazione in periodo di epidemia e pandemia partecipando attivamente all'esecuzione dei test diagnostici opportuni nonché alla campagna vaccinale quando possibile;
- assumere decisioni basate su principi e valori etico-deontologici che riflettano un efficace e rispettoso rapporto tra la persona, la malattia, i servizi sanitari e gli operatori e sviluppare capacità di giudizio bioetico;
- conoscere in modo approfondito e saper integrare la propria competenza professionale nei percorsi di prevenzione(es. malattie infettive, cardio-vascolari, neurologiche e oncologiche, malattie cronico-degenerativa, ecc.);
- agire nell'ambito dei modelli innovativi della prevenzione utilizzando metodi innovativi, canali sociali con linguaggi più vicini alla popolazione al fine di diffondere la cultura della prevenzione:
- progettare, realizzare e valutare interventi di promozione della salute e di prevenzione (primaria, secondaria e terziaria);
- valutare gli esiti degli interventi di prevenzione e di promozione della salute con metodi quantitativi.
Competenze di ricerca
- riconoscere le peculiarità della metodologia della ricerca quantitativa e qualitativa, con particolare attenzione a metodi e strumenti;
- applicare i fondamenti metodologici della ricerca scientifica nel settore della prevenzione;
- identificare specifici problemi e aree di ricerca in ambito preventivo, organizzativo e formativo;
- collaborare alla progettazione e conduzione dei progetti di ricerca sviluppando una visione interdisciplinare;
- interpretare i risultati della ricerca, valutandone criticamente la rilevanza in funzione della loro possibile trasferibilità/applicazione nella pratica professionale, gestionale e formativa.
Descrizione percorso formativo
Il 1° anno è finalizzato all'apprendimento delle scienze biomediche di base, dei metodi epidemiologici in igiene e sanità pubblica, dei fondamenti di prevenzione nei luoghi di lavoro con una conoscenza della legislazione in materia; all'introduzione dei fondamenti della prevenzione delle malattie infettive e non, alla promozione alla salute e all'educazione sanitaria. Tali competenze saranno applicate nel tirocinio professionalizzante svolto presso le Direzioni Sanitarie, i Distretti Sanitari, i Dipartimenti di Prevenzione, i Dipartimenti di Salute mentale, i Dipartimenti delle Dipendenze, la Direzione Centrale Salute ed altri enti (INAIL, etc..) .
Il 2° anno è finalizzato ad apprendere la metodologia dell'intervento preventivo nell'ambito dell'igiene degli alimenti, delle malattie cronico-degenerative, cardiovascolari, tumorali. Nel corso del tirocinio professionalizzante gli studenti applicheranno sul campo quanto appreso nel corso delle lezioni frontali e disegneranno specifici interventi di prevenzione.
Il 3° anno è finalizzato all'apprendimento delle azioni di prevenzione sul posto di lavoro, nella prevenzione delle malattie professionali e lavoro correlate, negli interventi di emergenza e primo soccorso. Una particolare attenzione viene posta alla comunicazione del rischio alla popolazione e all'informazione su fattori di rischio ambientali in tutti i possibili contesti di interesse. Il tirocinio finale, di lunga durata, permetterà al futuro laureando di applicare sul campo le metodologie di prevenzione apprese e di valutare gli effetti dell'azione svolta, utilizzando i metodi epidemiologici.
Le attività trasversali che troveranno un riscontro in tutti e tre gli anni con pesi diversi (teorici nei primi e teorico/pratici nell'ultimo) riguarderanno la metodologia epidemiologica, la gestione delle informazioni a livello quantitativo e qualitativo, la comunicazione in Sanità Pubblica. Queste attività verranno condotte in collaborazione con le attività della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva.
Sbocchi professionali
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato potrà svolgere compiti di: vaccinazioni, interventi di prevenzione della salute nelle varie fasi della vita fornendo la propria attività professionale per ridurre malattie le malattie trasmissibili e quelle legate agli errati stili di vita.
Specificatamente, il CdL in Assistenza Sanitaria risponde al diritto delle/i cittadine/i di contare su professioniste/i che potranno svolgere la propria attività professionale nell'ambito della prevenzione.
I laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 17 gennaio 1997, n. 69 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono addetti alla prevenzione, alla promozione ed all'educazione per la salute.
Competenze associate alla funzione
L'attività dei laureati in assistenza sanitaria è rivolta alla persona, alla famiglia e alla collettività. Essi individuano i bisogni di salute e le priorità di intervento preventivo, educativo e di recupero; identificano i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socioculturali; individuano i fattori biologici e sociali di rischio e sono responsabili dell'attuazione e della soluzione e degli interventi che rientrano nell'ambito delle loro competenze; progettano, programmano, attuano e valutano gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona; collaborano alla definizione delle metodologie di comunicazione, ai programmi ed a campagne per la promozione e l'educazione sanitaria; concorrono alla formazione e all'aggiornamento degli operatori sanitari e scolastici per quanto concerne la metodologia dell'educazione sanitaria; intervengono nei programmi di pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socio-affettiva; attuano interventi specifici di sostegno alla famiglia, attivano risorse di rete anche in collaborazione con i medici di medicina generale ed altri operatori sul territorio e partecipano ai programmi di terapia per la famiglia; sorvegliano, per quanto di loro competenza, le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite e controllano l'igiene dell'ambiente e del rischio infettivo; relazionano e verbalizzano alle autorità competenti e propongono soluzioni operative; operano nell'ambito dei centri congiuntamente o in alternativa con i servizi di educazione alla salute, negli uffici di relazione con il pubblico; collaborano, per quanto di loro competenza, agli interventi di promozione ed educazione alla salute nelle scuole; partecipano alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni dei servizi sanitari rilevando, in particolare, i livelli di gradimento da parte degli utenti; concorrono alle iniziative dirette alla tutela dei diritti dei cittadini con particolare riferimento alla promozione della salute; partecipano alle attività organizzate in forma dipartimentale, sia distrettuali che ospedaliere, con funzioni di raccordo interprofessionale, con particolare riguardo ai dipartimenti destinati a dare attuazione ai progetti-obiettivo individuati dalla programmazione sanitaria nazionale, regionale e locale; svolgono le loro funzioni con autonomia professionale anche mediante l'uso di tecniche e strumenti specifici; svolgono attività didattico-formativa e di consulenza nei servizi, ove è richiesta la loro competenza professionale; agiscono sia individualmente sia in collaborazione con altri operatori sanitari, sociali e scolastici, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del personale di supporto; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale; svolgono la loro attività professionale in strutture, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Sbocchi professionali
L'Assistente Sanitario può svolgere la propria attività come dipendente in strutture pubbliche (Aziende Sanitarie, Ospedali) o private (Cliniche, Case di Cura, Case di Riposo, Luoghi di Lavoro) e/o come libero professionista per consulenze, ricerche, progetti e interventi. Esso opera nei Dipartimenti di Prevenzione e nei Distretti, nei consultori familiari e per adolescenti, nei servizi di igiene pubblica e di medicina di comunità, nei servizi di medicina preventiva, nei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, nei servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione, nei dipartimenti di cure primarie, oncologici, di salute mentale, negli uffici relazioni con il pubblico, negli uffici di qualità aziendali e nei servizi di educazione alla salute. Si occupa di vaccinazioni, di interventi di prevenzione della salute nelle varie fasi della vita fornendo la propria attività professionale per ridurre malattie le malattie trasmissibili e quelle legate agli errati stili di vita.
Il laureato potrà accedere alle Lauree Magistrali in Scienze della Prevenzione e a Master di I° livello.
Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)
- Assistenti sanitari - (3.2.1.5.2)