INFORMAZIONI SU

Informatica giuridica -/ Cyberlaw and legal informatics - modulo di Filosofia del diritto

Docente

Prof.  Federico Costantini

email: federico.costantini@uniud.it

Crediti 5 CFU

Conoscenze e abilità da conseguire

Il Corso di Informatica giuridica è caratterizzato dall’obiettivo di proporre una problematizzazione filosofica dell’esperienza giuridica, in particolare della porzione di essa che riguarda l’informatica. In altri termini, oggetto del Corso non sono solo “i problemi giuridici che emergono dall’informatica”, ma “il problema giuridico dell’informatica”.  Pertanto, non si intende “insegnare ad usare il computer”, né “descrivere le leggi che riguardano le nuove tecnologie”; non si vuole fare “formazione” di tipo tecnico-informatico o tecnico-giuridico. Specularmente, non si intende nemmeno riportare una “panoramica” sulle varie tesi filosofiche che riguardano le nuove tecnologie o l’etica tecnologica; si rifiuta di provvedere a una sterile esposizione erudita di carattere “culturale”. Il tema che si intende affrontare è il rapporto tra l’uomo e la tecnologia, o più precisamente tra il diritto e l’informatica. Alcune delle questioni che emergono dalla trattazione si possono formulare in modo esplicito come segue: che significato ha la tecnica per l’uomo contemporaneo? Come si inserisce nell’esperienza giuridica? Cosa è l’informazione? Cosa è l’informatica? Cosa è l’informatica giuridica? Perché esiste? Che senso ha per noi? Cosa rappresenta o cosa può rappresentare?

Obiettivi formativi - Contenuti del corso

Rifiutando gli opposti ideologici estremismi tra “scientismo” e “scetticismo”, l’obiettivo formativo del Corso è dato dalla comprensione del significato che la tecnica in generale assume nella nostra epoca. A tal fine si è ritenuto di individuare nella contrapposizione tra “inquietudine” e “controllo” una chiave di lettura sufficientemente esplicativa. Il corso ha per oggetto le questioni attinenti al rapporto tra «diritto» e «informatica» nelle sue due coniugazioni: l’applicazione del diritto all’informatica e l’implementazione alla sfera giuridica dell’informatica, intesa sia come visione «cibernetica» sia come insieme di strumenti pratici.

 

Propedeuticità: voce non applicabile

Programma

 

(1) Diritto -> informatica

Rispetto al diritto applicato all’informatica, gli argomenti sono affrontati con particolare riferimento alla rete Internet. Premessi alcuni cenni preliminari su storia del progresso dell’informatica e sul funzionamento tecnico delle reti, si distingue a seconda del modello di «comunicazione» coinvolto:

(1.1) Comunicazione 1-1 o “comunicazione” in senso stretto

- la tesi degli «scambi senza accordo» (cenni)

- Conclusione dei contratti «a distanza» mediante posta elettronica;

- il «contratto telematico».

(1.2) Comunicazione 1-molti o “diffusione”

- Nomi di dominio;

- Responsabilità dei titolari dei siti internet e dei providers;

- tutela dei consumatori nel «commercio elettronico» (cenni);

- Libertà di espressione su internet.

(1.3) Comunicazione “molti-1” o “resistenza”

- cybercrime e crimini informatici;

- privacy, riservatezza e tutela dei dati personali, con particolare riferimento al trattamento sul luogo di lavoro.

- Il «nuovo» diritto d’autore: digital copyright e copyleft;

(1.4) comunicazione “molti-molti” o “condivisione”

- I sistemi peer to peer e la responsabilità per violazione del diritto d’autore;

- Social network e condivisione di opere intellettuali.

(2) Informatica -> diritto

Per quanto concerne l’informatizzazione del diritto, gli argomenti si distinguono a seconda del modello di cibernetica adottato:

(2.1) cibernetica di primo grado

- Sistemi «autopoietici» (cenni);

- la “Società dell’Informazione” come modello tecnocratico di convivenza;

- il problema del Digital divide nella classificazione dei «diritti dell’uomo».

(2.2) cibernetica di secondo grado

- «teoria della complessità» e «interazione» uomo/macchina (cenni);

- «amministrazione digitale», documento informatico e firme elettroniche;

- legimatica e informatica giuridica documentale;

- «giustizia elettronica» e processo telematico.

(2.3) cibernetica di terzo grado

- cibernetica e soggettività artificiale (cenni);

- utilizzo dell’intelligenza artificiale nel diritto;

- diritto e soggettività artificiale (problemi di responsabilità degli «automi»);

- lo Stato come soggetto artificiale e la «guerra cibernetica» (cenni).

Testi consigliati ai fini della preparazione dell'esame

Dispense e allegati (contenenti giurisprudenza recente e articoli di dottrina). Per gli studenti del corso triennale il programma è ridotto.

Modalità didattica

Premesso che non si ritiene fondata e attuale la distinzione tra didattica convenzionale e innovativa, il Corso viene svolto adottando tutti gli strumenti disponibili in funzione della efficacia della comunicazione (gestualità, linguaggio, immagini, proiezione di slides, discussione di casi giurisprudenziali, video) al fine di fornire agli studenti non soltanto i contenuti e la capacità di reperire materiale in modo autonomo in Rete – ma anche e soprattutto un modello cognitivo-teoretico-teorico-pratico-comportamentale utile per comprendere l’esperienza giuridica e la professione.

Come per gli anni precedenti, il materiale didattico del Corso è disponibile on line.

Modalità di verifica dell’apprendimento

La prova d’esame si svolgerà in forma orale.

 

Strumenti a supporto della didattica

Eventuale microfono e sistema di amplificazione, computer portatile personale, presentazioni “slides”, giurisprudenza estratta da banche dati, materiale giuridico fornito dall’esperienza pratica.

  • Cultori della materia
  • Relatori esterni in iniziative seminariali
  • Dispense disponibili on line alla sezione “materiale didattico”.