Il Servizio Sviluppo e controllo direzionale (Scon)
Intervista al responsabile, Mauro Volponi - (giugno 2015)
Mauro Volponi, di che cosa si occupa il Servizio Sviluppo e controllo direzionale?
Dell’elaborazione delle informazioni a supporto delle attività decisionali degli organi di governo e del processo di valutazione dei risultati delle attività didattiche, scientifiche e gestionali dell’Università. È un ufficio di staff della direzione generale e fornisce supporto al Nucleo di valutazione, al Presidio della qualità e, in generale, agli organi di governo con elaborazioni di dati, periodiche e ad hoc.
Lo Scon è anche l’ufficio di statistica dell’Ateneo e ne rappresenta l’interfaccia con le richieste di dati che pervengono da Enti pubblici e privati e con le rilevazioni ministeriali per i monitoraggi sull’andamento del sistema universitario italiano, e le richieste dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario (Anvur), con rifermento alle procedure di accreditamento dei corsi di studio e alle rilevazioni di dati sullo stato della ricerca scientifica.
Mauro Volponi
Lo Scon fornisce servizi anche a diverse strutture dell'ateneo.
Il nostro ufficio collabora con i Poli e con i manager didattici, ai quali fornisce supporto dal punto di vista della disponibilità di dati che riguardano i singoli corsi di studio e la possibilità per ciascun manager didattico di accedere autonomamente a una pluralità di report, utili nella programmazione dei percorsi formativi. Fornisce supporto all’analisi dei dati, anche ai direttori di dipartimento, ai coordinatori dei corsi di studio, per la didattica, e ai componenti delle commissioni di assicurazione della qualità, per la ricerca.
Giulia Cargnello e Simona Rodaro
Vi occupate anche di progetti di ambito nazionale e di attività che sono indicate da legge.
Una parte rilevante dell’attività dello Scon riguarda le rilevazioni di gradimento della didattica e dei servizi erogati dall’Ateneo, sia con questionari ad hoc, sia nell’ambito dei monitoraggi previsti dall’Anvur per la valutazione della didattica e di quanto stabilito dall’Autorità nazionale anticorruzione per il “benessere organizzativo”, sia con il gradimento rilevato nell’ambito del Progetto Good Practice, coordinato dal Politecnico di Milano e al quale il nostro Ateneo partecipa assieme a oltre 20 università italiane.
Tra le attività dello Scon rientra anche il supporto alla misurazione e alla valutazione della performance delle attività amministrative, come previsto dal D.lgs. n. 150/2009 (il cosiddetto Decreto “Brunetta”), avendo come riferimento le indicazioni dell’Anvur a cui sono state trasferite dal 2013 le competenze relative al sistema di valutazione delle attività amministrative delle università e degli enti di ricerca vigilati dal Miur.
Quali sono gli obiettivi raggiunti negli ultimi sei mesi?
Nei confronti di diverse aree dell’Amministrazione centrale e dei manager didattici, è stata programmata e attuata un’operazione di disseminazione sia delle modalità di utilizzo dei report previsti dal dataware house di ateneo, sia della comprensione e interpretazione dei dati contenuti nel suddetti report. Il fine è di dare sempre maggiore consapevolezza di quelle che sono le potenzialità del dataware house di ateneo, di quali siano i dati estraibili direttamente e in modo autonomo, previa predisposizione dei medesimi da parte dello Scon, e di come interpretare i risultati ottenuti.
Lo Scon ha fornito supporto alla Scheda unica annuale per la ricerca dipartimentale (Sua-rd), che è il primo esercizio avviato dall’Anvur per la rilevazione organica di dati quantitativi e qualitativi della ricerca a livello di Ateneo e dei singoli dipartimenti. Con il coordinamento del Presidio della qualità e in collaborazione con le altre strutture amministrative, in particolare l’Area Servizi per la ricerca, è stata impostata la verifica e la raccolta dei dati necessari fornendo ai dipartimenti e alle Caq assistenza nella raccolta e nell’elaborazione dei dati richiesti.
Inoltre, lo Scon ha dato supporto alla seconda sperimentazione del “Test sulle competenze effettive di carattere generalista dei laureandi italiani – Teco”, promossa dall’Anvur con il coinvolgimento di 24 università, che darà la possibilità a oltre 1.200 laureandi del nostro Ateneo di partecipare al test che misura, sulla base di standard internazionali, i cosiddetti generic skills, ovvero la capacità di analizzare una questione, risolvere un problema, pensare criticamente per prendere una decisione, comunicare efficacemente con riferimento anche ad ambiti non direttamente legati ai propri percorsi formativi. La partecipazione al test rappresenta un’opportunità in più per i nostri studenti. Innanzitutto, essi potranno misurarsi in una prova incentrata su competenze di specifico interesse per i datori di lavoro, ottenendo una certificazione dei risultati ottenuti.
Giulia Variano e Michela Bonan
Quali sono gli obiettivi futuri del Servizio Sviluppo e controllo direzionale?
L’azione prioritaria nei prossimi mesi sarà rivolta a dare supporto alla fase di avvio del Piano strategico di cui l’Ateneo si è recentemente dotato. In particolare saranno forniti ai Dipartimenti dati mirati e di contesto per consentire di programmare proprie azioni, coerenti con le linee strategiche di sviluppo dell’Ateneo.
È inoltre in fase di implementazione un cruscotto direzionale che prevede una serie di indicatori a cui avranno accesso, con diversi gradi di profondità e dettaglio, il rettore, il direttore generale, i direttori di dipartimento e i responsabili delle strutture amministrative, così da monitorare i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati e consentire i conseguenti follow up.
Il Servizio sviluppo e controllo direzionale, diretto da Mauro Volponi, è composto da Lorenzo Biffi, Michela Bonan, Gianpiero Bruno, Giulia Cargnello, Simona Rodaro, Giulia Variano.
Intervista a cura di Valentina Mainardis Banin, per l’Area organizzazione e personale