La redazione annuale del Bilancio di genere è diventata oramai un appuntamento consolidato che si affianca alle altre numerose iniziative che l’Ateneo, grazie al prezioso contributo, ideativo e fattivo, del Comitato Unico di Garanzia, ha intrapreso da alcuni anni per sensibilizzare la comunità accademica sui temi della disparità di genere e del rispetto della diversità, in ogni sua forma ed espressione.Tra queste iniziative vanno necessariamente ricordate la redazione del Piano triennale delle azioni positive (PAP) e del Gender equality plan (GEP), l’organizzazione di iniziative di didattica interdisciplinari caratterizzate dall’adozione di una prospettiva di genere, la realizzazione di progetti di orientamento e formazione nonché eventi di terza missione per avvicinare le studentesse alle materie STEM e, infine, l’adozione di linee guida per la tutela dell’identità alias e della carriera alias per le persone transgender. Per sua stessa natura l’Università è luogo di tutti e laboratorio di idee. Promuovere una riflessione in seno alla comunità accademica su questi temi è dunque indispensabile affinché la nostra Università sia davvero motore di cambiamento sociale, volto a disegnare un futuro più equo e inclusivo.

Il Bilancio di genere rappresenta un utile strumento per l’Ateneo per monitorare annualmente l’evoluzione della disparità di genere all’interno della sua comunità. L’obiettivo è quello di consolidare la consapevolezza dell’esistenza di un gender gap al nostro interno e, dunque, favorire politiche e azioni volte a ridurre questo divario al fine di dare uguali opportunità di carriera a donne e uomini e aumentare il benessere lavorativo di tutti.

Il Bilancio di genere 2021 è stato redatto, come di consueto, secondo le ‘Linee guida per il Bilancio di genere negli Atenei italiani’ sviluppate nel 2019 dalla CRUI. Tuttavia, quest’anno abbiamo ritenuto di allargare il nostro spettro di osservazione ponendo attenzione ad altri elementi di ‘diversità’ quali la cittadinanza e la disabilità. Per ora, questa analisi è stata condotta solo sulla comunità studentesca rimandando alle prossime edizioni l’estensione di queste osservazioni per la comunità del personale docente e ricercatore e del personale tecnico e amministrativo. L’obiettivo ultimo è quello di fornire una fotografia, quanto più aderente alla realtà, delle diversità presenti in seno alla comunità accademica, in modo da consentire la realizzazione di efficaci azioni di inclusione e valorizzazione dei talenti.

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