Programmi a.a. 2015/2016 I anno CdL in Infermieristica (sede Udine)
Insegnamento
BASI MORFO-FUNZIONALI DEL CORPO UMANO
CFU 7
Obiettivi formativi dell’insegnamento
L’Insegnamento offre una visione integrata delle basi morfo-funzionali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
- Descrivere la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati;
- Indicare i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo;
- Descrivere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa, muscoli, tendini, legamenti, cartilagini);
- Illustrare l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso;
- Descrivere l’organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino;
- Indicare la struttura e l’integrazione tissutale nella cute;
- Descrivere la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose;
- Indicare la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato digerente, l’apparato urogenitale;
- Descrivere l’integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi,
- Illustrare la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o indirettamente raggiungibili dall’infermiere;
- Indicare l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali;
- Descrivere la struttura macroscopica e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali;
- Indicare la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto emopoietico.
- Descrivere il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria;
- Descrivere il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa, capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio;
- Descrivere la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici; meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel sangue; regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione;
- Descrivere il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali, sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori;
- Descrivere il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione renale del pH;
- Descrivere l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato;
- Descrivere il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali minerali)
Modulo: ISTOLOGIA
SSD BIO/17, CFU 1, 12 ore
Docente: Contin Magali
Obiettivi formativi specifici
Il Modulo intende fornire la conoscenza della morfologia, dell’organizzazione e dell’integrazione delle cellule e dei tessuti dell’organismo umano, particolarmente finalizzato a costituire una base propedeutica per lo studio di altre discipline del Corso di Laurea, quali l’anatomia umana normale e patologica.
Contenuti specifici
La cellula come unità morfofunzionale.
Livelli gerarchici di aggregazione: cellula, tessuto, organo, apparato e organismo.
Generalità sulle tecniche di microscopia. Le unità di misura microscopica.
Caratteri strutturali e ultrastrutturali della cellula e degli organuli cellulari; la membrana plasmatica, il nucleo, i ribosomi, il sistema di membrane della cellula, i mitocondri, il citoscheletro.
Le specializzazione della superficie apicale e basale della cellula. Le giunzioni intercellulari.
Definizione e classificazione dei tessuti. Integrazione dei tessuti negli organi.
Organi cavi e organi parenchimatosi. Le mucose. Le sierose. La cute.
TESSUTO EPITELIALE: caratteristiche generali; istogenesi;
a) Epiteli di rivestimento: caratteri citologici; classificazione e distribuzione anatomica, epitelio pavimentoso semplice, il mesotelio, epitelio cubico semplice, epitelio batiprismatico semplice, epitelio batiprismatico pseudostratificato, epiteli prismatico e batiprismatico composto, epitelio pavimentoso composto, epidermide, epitelio di transizione.
Endotelio, capillari continui e discontinui. Arterie e vene. Vasi linfatici.
b) Epiteli ghiandolari: tipologia e caratterizzazione di ghiandole esocrine e ghiandole endocrine.
Le ghiandole esocrine: caratteri citologici, classificazione e struttura; distribuzione anatomica delle principali ghiandole esocrine; ghiandole unicellulari, ghiandole tubulari semplici, ghiandole tubulari ramificate, ghiandole alveolari ramificate, ghiandole tubulari composte, ghiandole alveolari composte, ghiandole tubulo-alveolari composte; i tipi di secrezione.
Le ghiandole endocrine: caratteri citologici, cenni su ormoni e cellule bersaglio, organizzazione strutturale, secrezione e riferimenti anatomici; l’ipofisi: neuroipofisi e adenoipofisi, connessioni con l'ipotalamo; le ghiandole interstiziali del testicolo e dell'ovaio; l'epifisi; la tiroide, le paratiroidi; le isole del Langerhans; le ghiandole surrenali.
TESSUTO CONNETTIVO: caratteristiche generali, istogenesi; funzioni; le componenti della matrice extracellulare, la componente cellulare.
a) Il tessuto connettivo propriamente detto: i tipi cellulari; la matrice extracellulare; classificazione, distribuzione anatomica dei diversi tipi.
b) Il tessuto cartilagineo: i tipi cellulari; la matrice cartilaginea; classificazione e distribuzione anatomica delle cartilagini.
c) Il tessuto osseo: caratteristiche e distribuzione dell'osso compatto e dell' osso trabecolare; i tipi cellulari; la matrice ossea; i tipi di ossificazione; il rimaneggiamento e il rimodellamento osseo.
d) Sangue e linfa: le cellule circolanti; il plasma; il siero; origine degli elementi del sangue, tessuto emopoietico; midollo rosso e midollo giallo; i tessuti linfoidi, con riferimenti anatomici.
TESSUTO NERVOSO: generalità; istogenesi; il neurone, caratteri citologici; classificazione dei neuroni; sinapsi nervosa, sinapsi neuromuscolare; cellule della Glia; fibre mieliniche e fibre amieliniche.
TESSUTO MUSCOLARE: generalità; istogenesi;
a) Il tessuto muscolare striato scheletrico; tipi cellulari; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibra muscolare striata scheletrica; tipo di innervazione e cenni istofisiologici.
b) Il tessuto muscolare striato cardiaco; caratteri ultrastrutturali della fibra muscolare striata cardiaca; tipo di innervazione e cenni istofisiologici.
c) Il tessuto muscolare liscio; caratteri ultrastrutturali della fibrocellula; tipi di innervazione e cenni istofisiologici.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Scritto con domande a risposta multipla.
Testo/i di riferimento
Saladin KS. Anatomia & Fisiologia. Padova: Ed Piccin; 2011.
Carinci P, Gaudio E, Marinozzi G. Anatomia umana e istologia. Milano: Elsevier; 2012.
Modulo: ANATOMIA UMANA
SSD BIO/16, CFU 3, 36 ore
Docente: Saccheri Paola
Obiettivi formativi specifici
Far acquisire allo studente l’adeguato linguaggio scientifico e le conoscenze anatomiche, sia descrittive che topografiche, indispensabili per la comprensione delle funzioni espletate dai vari organi ed apparati.
Contenuti specifici
IL LINGUAGGIO DELL’ANATOMIA
Anatomia di superficie: le regioni del corpo umano.
L’uomo anatomico, le posizioni ed i movimenti.
APPARATO LOCOMOTORE
- Osteologia
Aspetti generali dell’apparato scheletrico, caratteristiche macroscopiche delle ossa in generale, struttura dell'osso, accrescimento osseo (cenni), rimodellamento osseo ed osteoporosi, cenni sui processi riparativi delle fratture.
Caratteristiche principali delle ossa del cranio, del cingolo scapolare, dell’arto superiore (braccio, avambraccio, mano), del bacino, dell’arto inferiore (coscia, gamba, piede).
Colonna vertebrale: caratteristiche generali, descrizione delle vertebre in generale e differenze loco-regionali, la gabbia toracica, il midollo spinale ed i nervi spinali, i dischi intervertebrali, cenni sulle articolazioni zigo-apofisarie e sui principali legamenti, i pilastri, i movimenti, le curve fisiologiche.
- Artrologia.
Aspetti generali, le classificazioni, cenni sulle articolazioni non sinoviali.
Le articolazioni sinoviali: caratteristiche generali, cartilagine articolare, cenni sull’artrosi, capsula articolare, membrana sinoviale, liquido sinoviale, dischi e menischi, legamenti, cuscinetti adiposi, contributo dei muscoli alla stabilità. I movimenti delle articolazioni sinoviali: come descriverli nello spazio e definizione di ROM. Cenni sulle principali articolazioni sinoviali.
- Miologia.
Aspetti generali, le classificazioni.
Cenni sui principali gruppi muscolari del capo, del collo, del torace, del dorso, della spalla, del braccio, dell’avambraccio, della mano, dell’addome, del perineo, della regione glutea, della coscia, della gamba, del piede. La fossa cubitale e le strutture che la attraversano. Il legamento inguinale. Il triangolo dello Scarpa.
APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO E SISTEMA LINFATICO
Caratteristiche generali.
Cuore: funzione, sede, posizione, rapporti, struttura, valvole e scheletro fibroso, morfologia esterna ed interna, piccolo circolo e circolazione sistemica, sistema di conduzione (cenni), vascolarizzazione, innervazione (cenni).
I vasi: struttura in generale, capillari, arterie, vene, vasi linfatici.
Apparato linfatico: i principali vasi linfatici, i linfonodi, il MALT, le tonsille, la milza.
I principali vasi arteriosi: aorta (ascendente, arco, discendente o toracica, addominale) e suoi rami principali (a. anonima, a. carotidi comuni, carotidi interne, a. succlavie, a. bronchiali, tripode celiaco, a. mesenterica superiore, a. renali, a. mesenterica inferiore), a. iliache comuni, a. iliache interne, a. iliache esterne. Cenni sulla vascolarizzazione del capo: a. carotide interna (cenni su seno e glomo carotideo), a. carotide esterna, a. vertebrale, poligono del Willis. Principali vasi dell’arto superiore: a. ascellari, a. brachiali o omerali, a. radiali, a. ulnari, cenni sulla vascolarizzazione della mano. Principali vasi dell’arto inferiore: a. femorali, a. poplitee, a. tibiali anteriori, tronchi tibio-peroneali, cenni sulla vascolarizzazione dei piedi.
Principali vasi venosi del capo/collo, del torace, dell’addome (con particolare attenzione alla vena porta), vene degli arti superiori (con particolare attenzione al circolo superficiale) e vene degli arti inferiori (circolo superficiale e profondo).
APPARATO RESPIRATORIO
Aspetti generali, funzioni ed organizzazione.
Le vie aeree superiori: naso (cavità nasali e seni paranasali), rinofaringe, laringe. L’albero tracheo-bronchiale. Bronchioli ed alveoli. I polmoni: funzioni, sede, posizione, rapporti, morfologia, vasi e nervi.
Le pleure.
Caratteristiche principali dei muscoli respiratori.
Cenni di meccanica respiratoria.
APPARATO DIGERENTE
Aspetti generali, struttura, movimenti intestinali.
Cavo orale, lingua, denti e ghiandole salivari.
Faringe (orofaringe, ipofaringe): sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.
Esofago: sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.
Stomaco: sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.
Intestino tenue (duodeno, digiuno, ileo): aspetti generali, sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura.
Intestino crasso (cieco, appendice, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma, retto, ano): sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura e cenni sulla continenza.
Fegato: aspetti generali, funzione, sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura e vascolarizzazione.
Le vie biliari e la cistifellea.
Pancreas: aspetti generali, funzione, sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura, dotti escretori.
APPARATO GENITO-URINARIO
- Apparato urinario
Caratteristiche generali.
Reni: funzione, sede e rapporti, morfologia e struttura, vascolarizzazione.
Vie urinarie: calici minori e maggiori, pelvi renali, ureteri, vescica, uretra maschile e femminile.
- Apparato genitale femminile
Aspetti generali.
Funzioni, sede e rapporti, morfologia e struttura di ovaie, tube uterine o di Falloppio, utero, vagina e vulva. Ciclo ovarico e ciclo endometriale.
- Apparato genitale maschile
Aspetti generali, cenni sulla spermatogenesi e sull’attività delle gonadi maschili. Sede e rapporti, morfologia e struttura di scroto, testicoli, epididimo, dotto deferente, funicolo spermatico, vescichette seminali, dotto eiaculatore, prostata, pene.
SISTEMA ENDOCRINO
Aspetti generali.
Sede, posizione, rapporti, morfologia di ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroidi, pancreas endocrino, ghiandole surrenali.
NEUROANATOMIA
Aspetti generali ed organizzazione (SNC, SNA, SNP).
Cavità del sistema nervoso centrale.
Meningi e liquido cefalorachidiano.
Cenni sui principali nervi cranici.
Midollo spinale e nervi spinali: sede, rapporti e morfologia.
Tronco encefalico: organizzazione morfo-funzionale.
Cervelletto: organizzazione morfo-funzionale.
Diencefalo: organizzazione morfo-funzionale.
Telencefalo: organizzazione morfo-funzionale.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Scritto con una risposta a tema, risposte brevi e quiz a risposta multipla.
Testo di riferimento
Carinci, Gaudio, Marinozzi: Anatomia umana e istologia, Elsevier, 2012.
Modulo: FISIOLOGIA
SSD BIO/09, CFU 3, 36 ore
Docente: Antonutto Guglielmo
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire allo studente elementi utili alla descrizione quantitativa ed alla comprensione dei meccanismi di funzionamento del funzionamento degli organi e degli apparati costituenti l’organismo umano inteso come un insieme di sistemi integrati. Consentire allo studente di comprendere i principi della neurofisiologia (in particolare per quanto riguarda l’elettrofisiologia dei neuroni, le vie nervose principali sensoriali e motorie e il sistema nervoso autonomo) e di comprendere i meccanismi di controllo messi in atto dal sistema nervoso, con le sue varie componenti, per regolare le funzioni interne dell’organismo umano e le sue interazioni sensoriali e motorie con l’ambiente esterno.
Contenuti specifici
Generalità sulla composizione del corpo umano
- Compartimenti idrici dell’organismo (composizione e volumi del liquido intracellulare, extracellulare (interstiziale, plasma, transcellulare))
- Concetto di omeostasi
Generalità sui meccanismi di scambio tra cellule e liquido extracellulare
- Le membrane cellulari come barriere biologiche
- Meccanismi di trasporto di membrana
- I canali ionici
- Diffusione e osmosi
Neurofisiologia
- Potenziale di membrana
- I potenziali di equilibrio e di riposo
- Il potenziale locale graduato
- Integrazione dei segnali: la sommazione spaziale e la sommazione temporale
- Il potenziale d’azione
- Caratteristiche
- Principio del tutto-o-nulla
- I periodi refrattari
- La conduzione del potenziale d’azione
- Effetti della mielinizzazione e del diametro delle fibre sulla velocità di conduzione
- Le sinapsi
- Caratteristiche delle sinapsi chimiche
- Eventi delle sinapsi chimiche
- Sinapsi convergenti e divergenti
- I principali neurotrasmettitori
- Recettori e trasduttori degli stimoli fisici e chimici e codificazione e traduzione da parte del sistema nervoso
- Concetto di stimolo adeguato
- Modulazione in frequenza della risposta neuronale allo stimolo
- Sistema nervoso centrale
- Generalità sull’organizzazione e sul funzionamento
- Sistema nervoso periferico
- Generalità sull’organizzazione e sul funzionamento
- Riflessi
- Branca sensoriale e branca motoria del sistema nervoso
- Generalità su organizzazione e funzione
- Organi di senso
- Sistema nervoso autonomo (SNA)
- Organizzazione e funzioni (a livello dei vari apparati è richiamata l’azione regolatrice del SNA)
Muscolo scheletrico
- Struttura e funzione della fibrocellula muscolare scheletrica
- Il sarcomero
- La contrazione muscolare
- Accoppiamento eccitazione-contrazione
- Il concetto di unità motoria
- Tipi di fibre muscolari
- Caratteristiche biomeccaniche e bioenergetiche delle fibre muscolari
Miocardio: Struttura e funzione del tessuto miocardico
Muscolo liscio: Struttura e funzione delle cellule muscolari lisce
Sangue
- Funzioni
- Volume e composizione
- Caratteristiche fisico-chimiche
- Funzione eritrocitaria
- Emostasi (cenni)
Termoregolazione
- Temperatura corporea
- Produzione metabolica e meccanismi di dispersione del calore
- Centri termoregolatori
- Febbre
Cuore e apparato circolatorio
- Organizzazione anatomica del cuore
- Fisiologia del cuore
- Elettrofisiologia della cellula miocardica
- Genesi e propagazione del potenziale d’azione delle cellule del nodo senoatriale
- Vie di conduzione dell’impulso cardiaco
- Accoppiamento eccitazione contrazione della cellula miocardica
- Sinapsi elettriche
- Meccanica della cellula miocardica
- Concetti di precarico e di postcarico
- Legge di Frank – Starling
- Ciclo cardiaco
- Curva pressione volume dei ventricoli
- Toni cardiaci
- Diagramma di Wiggers
- Energetica cardiaca
- Lavoro cardiaco e rendimento del lavoro cardiaco
- Gittata cardiaca
- Rapporti tra gittata cardiaca e ritorno venoso
- Elettrocardiogramma
- Meccanismi regolatori cardiaci
- Circolazione sistemica
- Principi di emodinamica
- Velocità del flusso, pressione, portata e resistenza della circolazione sanguigna nelle varie sezioni del circolo
- Pressione nella circolazione sistemica
- Controllo delle resistenze arteriolari
- Meccanismo di autoregolazione
- Onda sfigmica
- Misura della pressione arteriosa nell’uomo
- Gettata cardiaca
- Distribuzione della gettata cardiaca agli organi e apparati del corpo umano in condizioni di riposo e di lavoro
- Microcircolo
- Capillari
- Filtrazione riassorbimento a livello dei capillari
- Equilibrio delle forze di Starling
- Circolo venoso
- Linfa e circolo linfatico
- Circolazione polmonare
- Circolazione coronarica
Apparato respiratorio
- Anatomia funzionale dell’apparato respiratorio
- Generalità sulla meccanica respiratoria
- Il sistema toraco-polmonare
- La zona di conduzione e la zona respiratoria
- Lo spazio morto anatomico e quello fisiologico
- La membrana alveolo capillare
- Il ciclo respiratorio
- Inspirazione ed espirazione
- La ventilazione polmonare e la ventilazione alveolare
- Differenze regionali nella ventilazione
- Differenze regionali nella perfusione
- Cenni al rapporto ventilazione/perfusione
- I volumi e le capacità polmonari
- Fisica degli scambi gassosi
- Composizione dell’aria ambiente, dell’aria inspirata e dell’aria alveolare
- Il ricambio dell’aria alveolare
- La diffusione dei gas
- Scambi gassosi limitati della diffusione e dalla perfusione
- Il trasporto dell’ossigeno nel sangue
- La curva di dissociazione dell’Hb
- Forme di trasporto dell’anidride carbonica
- Cenni ai meccanismi di regolazione della respirazione
Apparato renale
- Cenni di anatomia del rene
- L’unità funzionale: il nefrone
- Il flusso sanguigno renale ed il flusso plasmatici renale
- Il concetto di “clearance”
- Il principio di Fick e la clearance del PAI
- La filtrazione glomerulare
- La velocità di filtrazione glomerulare
- La clearance dell’inulina e della creatinina come indicatore endogeno
- La frazione di filtrazione
- Riassorbimento ed escrezione
- Caratteristiche peculiari delle diverse parti del nefrone
- Il riassorbimento dell’acqua con particolare riferimento al riassorbimento obbligatorio
- La creazione del gradiente cortico-midollare tramite il meccanismo in controcorrente
- La funzione dei vasa recta
- Effetti dell’ormone antidiuretico ADH
- Cenni ai meccanismi d’azione dei principali diuretici
- Il riflesso della minzione
- Il bilancio idrico
- L’equilibrio acido-base
- I tamponi fisiologici
- Cenni ai disturbi dell’equilibrio acido-base ed ai meccanismi di compenso.
Apparato digerente
- Cenni all’anatomia dell’apparato digerente
- Motilità dell’apparato digerente
- La masticazione
- I fenomeni della deglutizione
- Meccanismo del vomito
- Motilità gastrica: lo svuotamento ordinato
- I movimenti di rimescolamento e peristaltici dell’intestino tenue
- I movimenti di massa nel colon
- Il controllo della defecazione
- Le secrezioni dell’apparato digerente
- La saliva
- La secrezione gastrica; tappe fondamentali e stimoli alla secrezione
- Il succo pancreatico; composizione e stimoli alla secrezione
- La bile; i pigmenti ed i sali biliari
- Il circolo entero-epatico dei sali biliari
- Cenni alle funzioni del fegato
- I principali ormoni gastro-enterici
- La gastrina, la secretina e la colecistochinina
- Stimoli alla loro secrezione e loro funzioni
- Cenni alle funzioni integrate
- Digestione e assorbimento dei principi nutritivi
- Le tappe della digestione dei glucidi
- Assorbimento dei monosaccaridi in co-trasporto col sodio
- La digestione proteica
- Assorbimento degli aminoacidi, dei piccoli peptidi e per pinocitosi delle proteine intatte
- La digestione dei lipidi
- Coinvolgimento del fegato e della bile
- L’assorbimento dei lipidi e la ricostituzione dei trigliceridi all’interno dell’enterocita; la dismissione nel torrente linfatico sotto forma di chilomicroni.
Endocrinologia generale
- Definizione di ormone
- I recettori per gli ormoni
- Il trasporto ematico degli ormoni
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Scritto con domanda/e aperte.
Testo/i di riferimento
Menotti M. Compendio di Fisiologia Umana. Padova: Piccin; 2012.
Saladin KS. Anatomia & Fisiologia. Padova: Ed Piccin; 2011.
Ganong WF. Fisiologia Medica. Padova: Piccin; 2008.
O qualsiasi altro testo di Fisiologia Umana di livello Universitario.
Insegnamento
BASI DI PATOLOGIA
CFU 5
Obiettivi formativi dell’insegnamento
L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
- Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati;
- Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione;
- Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo;
- Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano;
- Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi;
- Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione;
- Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica;
- Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene, endocrino e gastroenterico);
- Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi;
- Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite;
- Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni;
- Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi;
- Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione;
- Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi;
- Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario.
Modulo: PATOLOGIA GENERALE
SSD MED/04, CFU 2, 24 ore
Docente: Ambesi Impiombato Francesco Saverio
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire allo studente l’apprendimento e la comprensione delle cause determinanti e dei meccanismi patogenetici delle malattie dell’uomo, con particolare riguardo, da un lato, ai fenomeni di carattere generale quali la febbre, l’infiammazione, la patologia molecolare, cellulare, genetica e l’oncologia e dall’altro lato ai fenomeni organo- o tessuto-specifici maggiormente rilevanti in Fisiopatologia umana.
Contenuti specifici
Fondamenti
- La Patologia e Fisiopatologia Generale come discipline sperimentali
- Relazioni con le altre discipline in una visione prospettica degli studi Infermieristici
- Livelli di studio e di approfondimento della Patologia e Fisiopatologia Generale
- Sistemi ed organi: tessuti, cellule, macromolecole informazionali e strutturali, molecole e ioni
- Sistemi in vivo; sistemi in vitro
- Terapia causale cellulare e molecolare
- Ingegneria tissutale
- Terapia genica
- Deontologia ed etica professionale
- Eziologia e Patogenesi
- Concetto e classificazioni
- Concetto ed esempi di malattie
- Malattie acute e croniche
- Malattie ereditarie, congenite e acquisite
- Concetto ed esempi di stati morbosi primitivi o da esiti di malattia
- Gli agenti fisici come causa di malattie
- Elettricità
- Calore e basse temperature
- Le radiazioni ultraviolette
- Le radiazioni ionizzanti
- Alterazioni nei meccanismi di riparo del DNA
- Gli agenti chimici come causa di malattie. Esempi: l’alcool, il fumo
- Sostanze ad azione flogogena e steatogena
- Sostanze ad azione tossica
- Sostanze ad azione mutagena
- Gli agenti biologici come causa di malattie
- Concetti di virulenza e patogenicità
- Simbiosi e parassitismo
- Le infezioni
- Cenni di parassitologia
- Concetti di normalità e patologia
- Parametri di riferimento
- I valori normali in Clinica e in Laboratorio di analisi
- Valutazione statistica
- Correlazioni
Fenomeni generali
- La Febbre
- Patologia della termoregolazione
- Intervallo di normalità e tecniche di misurazione della temperatura corporea
- Produzione e smaltimento del calore corporeo in condizioni fisiologiche e patologiche
- Ipotermia e ipertermia
- Andamento febbrile
- Tipi di decorso
- Alterazioni metaboliche e funzionali
- Finalità ed efficacia della risposta febbrile
- Effetti biologici della febbre
- L’infiammazione
- Concetti storici e definizione attuale
- Classificazione delle cause eziologiche
- Infiammazione acuta e cronica (ab inizio o evolutiva)
- Trasudato ed essudato
- Le infiammazioni croniche
- Classificazione
- Meccanismi patogenetici
- Varietà fibrosa, sierosa e suppurativa
- I granulomi
- I processi di riparazione delle ferite
Patologia Molecolare
- Concetto ed esempi di lesioni molecolari genetiche e non; tecnologie utilizzate
- La morte cellulare: stress, necrosi e apoptosi
- Alterazioni del metabolismo dei carboidrati. Esempi: Diabete mellito tipo I e II
- Alterazioni del metabolismo delle lipoproteine e dei lipidi. Esempi: Iperlipoproteinemie, Aterosclerosi
- Alterazioni del metabolismo degli aminoacidi. Esempi: Alcaptonuria, Albinismo
- Alterazioni del metabolismo delle purine e pirimidine. Esempi: Gotta, Sindrome di Lesch Nyhan e Oroticuria
- Alterazioni del metabolismo dell’eme. Esempi: Iperbilirubinemie e Itteri
- La patologia molecolare del sangue: Anemie, Coagulazione
Patologia Genetica
- Le leggi di Mendel e la patologia umana
- Malattie genetiche legate agli eterocromosomi. Esempi: Emofilia, Daltonismo
- Caratteri autosomici dominanti: i gruppi sanguigni
- Malattie genetiche autosomiche recessive
- Esempi di malattie autosomiche dominanti
- Le emoglobinopatie
Patologia Cellulare
- Le atrofie
- I fenomeni degenerativi
- La senescenza cellulare
- Ipertrofia, iperplasia, metaplasia, anaplasia
Oncologia
- Proliferazione cellulare normale e patologica
- Il concetto di trasformazione cellulare
- Classificazione e nomenclatura delle neoplasie: neoplasie benigne e maligne
- La progressione tumorale
- Le metastasi
- Le anomalie cromosomiche
- La cancerogenesi chimica e fisica
- Biologia molecolare e cellulare delle neoplasie
- Oncogèni e anti-oncogèni
- Cellule staminali tumorali
Le disvitaminosi
- La vitamina A
- Il complesso B (B1. B2, B6, PP)
- La vitamina C: lo scorbuto
- La vitamina D. Rachitismo ed osteomalacia
- La vitamina E
- L’acido pantotenico, la biotina
- La vitamina K
Patologia Molecolare e Cellulare del Sistema Endocrino
- Organizzazione generale del sistema endocrino
- Ormoni e Recettori
- Feedback positivo e negativo
- Meccanismi endocrini, paracrini e autocrini
- Fisiopatologia della ghiandola ipofisi
- Il coordinamento endocrino
- La neuroipofisi e l’adenoipofisi
- La ghiandola tiroide
- Il gozzo
- Iper- ed ipotiroidismo
- Le malattie autoimmuni della tiroide
- Le ghiandole surrenali
- Ipo- ed iper-corticosurrenalismo
- La midollare surrenale
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Scritto con domande a risposta multipla.
Testo/i di riferimento
Pontieri GM. Patologia Generale & Fisiopatologia generale per i corsi di Laurea in Professioni Sanitarie. III ed. Padova: Piccin; 2012.
Pontieri GM. Elementi di Patologia Generale per i corsi di Laurea in Professioni Sanitarie. III ed. Padova: Piccin; 2011.
Poli G, Columbano A. Compendio di Patologia Generale. Milano: Hoepli; 2012.
Maier JAM. Patologia Generale e Fisiopatologia per le professioni sanitarie. II ed. Milano: McGraw-Hill; 2014.
Barrera G, Canuto RA, Gardi C, Muzzio G, Nitti M, Pompella A. Patologia e Fisiopatologia Generale. Milano: Monduzzi; 2012.
Parola M. Patologia Generale. Edises; 2012.
Qualsiasi testo di Patologia Generale per Studenti del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, come eventuale approfondimento di argomenti specifici.
Modulo: IMMUNOLOGIA
SSD MED/04, CFU 1, 12 ore
Docente: Vitale Gaetano
Obiettivi formativi specifici
Far conoscere le molecole, le cellule e gli organi responsabili delle difese dell’organismo al danno e alle infezioni; far conoscere i meccanismi di base e le alterazioni fisiopatologiche delle risposte immunitarie alle infezioni; introdurre la terminologia tecnica e le principali metodiche di profilassi e indagine immunologica.
Al termine, lo studente dovrà dimostrare: di conoscere i meccanismi di difesa dell’organismo contro le malattie e gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica; di comprendere i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli altri apparati dell’organismo; di conoscere le principali alterazioni di tali meccanismi ai vari livelli di integrazione.
Contenuti specifici
Infezioni, danno e immunità
Siamo esposti ad agenti patogeni di varia natura che minacciano continuamente la nostra salute e a dispetto di questo ci ammaliamo raramente.
Quali sono le principali minacce per la salute dell’uomo? Come sono organizzate le nostre difese?
- La minaccia infettiva, il sistema immunitario e la risposta immunitaria
- Organi linfoidi primari e secondari
- Le componenti cellulari e molecolari del sistema immunitario
- Distribuzione e ricircolazione delle cellule delle difese immunitarie
- Le prime linee di difesa: barriere anatomiche e fisiologiche
Il riconoscimento dei segni del processo infettivo e i componenti dell’immunità innata
Le barriere anatomiche e fisiologiche sono molto efficaci nell’evitare che la stragrande maggioranza dei microrganismi possa aderire e colonizzare i nostri tessuti ma alcuni patogeni sono in grado aggirare e sovvertire queste difese. Inoltre talvolta l’integrità delle barriere naturali può venir meno e questo rappresenta un’opportunità per numerosi microrganismi che diversamente non sarebbero in grado di aggirare e sovvertire queste linee di difesa.
Come sono riconosciuti i segni iniziali di questa potenziale minaccia? Quali sono le difese durante le prime fasi del processo infettivo?
- Il riconoscimento dei patogeni da parte dei sistemi dell’immunità innata
- La fagocitosi
- I fagociti professionali
- Opsonizzazione e fagocitosi
- Meccanismi di uccisione dei fagociti
- Ruolo delle specie reattive dell’ossigeno e dell’ossido nitrico
- Il sistema del complemento
- Gli interferoni
- Le cellule natural killer (NK)
Il riconoscimento specifico e l’immunità adattativa
Le difese innate sono molto efficaci nel riconoscimento iniziale del danno infettivo ma reagiscono solo a una limitata diversità di pattern molecolari e producono risposte essenziali ma di diversità limitata. Da parte loro i microbi appartengono a un’enorme varietà di specie e sono in grado di adottare strategie infettive diverse e disparate.
Per combattere efficacemente l’ampia varietà di patogeni cui siamo esposti i nostri linfociti sono in grado di riconoscere una enorme varietà di molecole microbiche. Quale e la natura e le caratteristiche delle molecole riconosciute dai linfociti? E quali sono i recettori dei linfociti in grado di riconoscere le molecole estranee? Com’è prodotta e selezionata l’enorme diversità di questi recettori? Come avviene il riconoscimento tra questi recettori e le molecole estranee?
- L’immunità adattativa e i linfociti
- L’antigene
- Concetti di antigene, immunogeno, determinante antigenico o epitopo, carrier, aptene
- Il recettore per l’antigene dei linfociti B
- Struttura e funzioni della molecola solubile (anticorpo) e del recettore di membrana per l’antigene dei linfociti B (BCR)
- La reazione antigene-anticorpo
- Il recettore per l’antigene dei linfociti T
- Sviluppo del repertorio linfocitario B e T (selezione clonale dei linfociti)
Le cellule del sistema immunitario adattativo e le loro relazioni
La diversità biologica dei microrganismi patogeni e la loro capacità di adottare vari modi d’infezione richiede un’ampia diversificazione della capacità di riconoscimento e di risposta da parte delle difese immunitarie. I linfociti sono organizzati in popolazioni distinte dotate di caratteristiche biologiche e funzionali diverse al fine di produrre risposte immunitarie efficaci.
Quali sono le principali popolazioni di linfociti? Come originano e come sono selezionati i loro recettori per l’antigene? Come sono coordinate funzionalmente queste diverse popolazioni al fine di produrre rispose efficaci? Qual è il ruolo delle singole popolazioni nelle difese immunitarie?
- Differenziamento e selezione dei linfociti B nel midollo osseo.
- Le plasmacellule.
- La presentazione dell’antigene ai linfociti T: via intrinseca ed estrinseca.
- Le molecole del Complesso Maggiore di Istocompatibilità (MHC).
- Le citochine e i loro recettori.
- Maturazione e istruzione periferica dei linfociti T e B.
- La cooperazione tra linfociti T e B.
La risposta immunitaria ai patogeni
Il sistema immunitario è costituito da numerose popolazioni di cellule organizzate in tessuti e organi specializzati nella difesa dell’omeostasi interna e dell’integrità biologica dell’organismo. Queste difese possono essere di tipo innato, rapide ed efficaci a contrastare gli agenti infettivi al loro punto d’ingresso, o di tipo specifico, più lente ma efficaci contro la grande diversità di agenti patogeni presenti in natura e contro i loro diversi meccanismi infettivi.
Come operano concretamente le cellule del sistema immunitario per difenderci contro i diversi tipi di patogeni? Qual è il ruolo individuale delle diverse popolazioni cellulari nella risposta alle differenti classi di patogeni? Qual è l’evoluzione della risposta in relazione alla storia naturale della malattia infettiva? Come operano queste difese per proteggerci “al lungo termine” contro il rischio di reinfezione?
- Dinamica della risposta immunitaria ai patogeni.
- Immunità verso virus, batteri, miceti, protozoi e metazoi.
- Fasi della risposta immunitaria specifica (innesco, induzione e fase effettrice).
- Risposta primaria e secondaria.
- Meccanismi effettori dell’immunità cellulo-mediata specifica.
- I linfociti T citotossici (CTL) ed i meccanismi molecolari dell’uccisione della cellula bersaglio.
- Anticorpi e meccanismi effettori dell’immunità umorale specifica.
Immunopatologia
Il sistema immunitario ha un’essenziale funzione protettiva contro il danno e le infezioni. Questa funzione protettiva si basa su complesse e delicate relazioni tra vari tipi cellulari che sono in grado di discriminare il non self infettivo dal self non infettivo. Una carenza o un indebolimento delle funzioni immunitarie può avere effetti drammatici per la salute dell’organismo. Analogamente, risposte immunitarie de-regolate, inappropriate o eccessive possono essere causa di malattia.
Possiamo intervenire a scopo preventivo e profilattico per “stimolare” queste difese e proteggerci dalle infezioni? Che cosa succede quando il sistema immunitario non funziona a dovere? Quali sono le principali malattie causate da risposte immunitarie carenti, inappropriate o eccessive?
- Immunizzazione passiva: principi di sieroterapia e sieroprofilassi.
- Vaccini naturali e sintetici (cenni).
- Tolleranza e autoimmunità:
- tolleranza centrale e periferica agli antigeni autologhi;
- trapianti di tessuti, organi e cellule emopoietiche;
- meccanismi di rigetto;
- l’autoimmunità e le malattie autoimmuni (cenni).
- Le reazioni d’ipersensibilità:
- concetti generali delle reazioni di ipersensibilità;
- meccanismi e principali manifestazioni delle reazioni anafilattiche;
- meccanismi e principali manifestazioni delle reazioni citolitiche o citotossiche;
- meccanismi e principali manifestazioni delle reazioni da immunocomplessi;
- ipersensibilità ritardate.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Scritto con vari tipi di quesiti.
Testo/i di riferimento
G.M. Pontieri, ELEMENTI DI PATOLOGIA GENERALE, III ED. Piccin, 2012 (capitoli 5, 6, 8, 9 e 10); oppure
Vera Del Gobbo, IMMUNOLOGIA per le Lauree Sanitarie, Piccin 2013.
O qualunque testo recente di immunologia.
Modulo: MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA
SSD MED/07, CFU 1, 12 ore
Docente: Pipan Corrado
Obiettivi formativi specifici
Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite;
Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni;
Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi;
Contenuti specifici
- Principali caratteristiche biologiche, clinico-epidemiologiche di interesse in patologia umana di agenti di patologie trasmissibili: batteri, virus, funghi, protozoi e prioni
- Struttura e moltiplicazione
- La spora
- Principi di diagnostica microbiologica diretta e indiretta delle malattie infettive
- Modalità di trasmissione degli agenti infettanti con rilevanti relativi esempi
Tra gli agenti speciali di patologia infettiva lo studente dovrà concentrare la sua attenzione sugli agenti responsabile della patologie del SNC e alle malattie sessualmente trasmissibili.
Caratterizzante per il Corso è la conoscenza della corretta procedura per la raccolta dei vari materiali idonei all’indagine microbiologica nelle infezioni degli apparati sopraenunciati.
Modalità di svolgimento
Lezione frontale.
Modalità d’esame
Scritto con domande a risposta multipla.
Testo/i di riferimento
Verrà segnalato dal docente.
Modulo: PATOLOGIA CLINICA
SSD MED/05, CFU 1, 12 ore
Docente: Curcio Francesco
Obiettivi generali del corso
Al termine lo studente sarà in grado di:
Sapere applicare le principali metodiche di patologia clinica;
Sapere le modalità di conservazione di un campione;
Essere consapevole delle fonti di variabilità nella misura dei parametri di laboratorio dipendenti dalla raccolta, conservazione ed invio di un campione;
Essere consapevole delle tecniche principali di raccolta del campione di sangue venoso;
Essere consapevole della potenzialità e dei limiti dell’informazione fornita dagli esami di laboratorio.
Obiettivi specifici
Elencare le principali variabilità biologiche del paziente; Motivare il significato delle variabilità preanalitiche dei materiali biologici ottenuti dal pazienti, degli strumenti ed i metodi necessari per l’attendibilità dei risultati ottenuti; Descrivere i parametri generali dell'acquisizione dei vari tipi di campioni biologici; Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio; Riferire il significato biologico e patologico dei principali esami di laboratorio.
Programma
Definizioni e finalità della Patologia Diagnostica (unità di misura, variabilità analitica, materiali biologici, variabilità preanalitica, variabilità biologica).
Preparazione del paziente e raccolta dei materiali biologici (Dieta e digiuno; postura e riposo; ritmi biologici; tipo di prelievo; strumenti per il prelievo; prelievo venoso, capillare; anticoagulanti.
Esami di Laboratorio, Strategia della richiesta di esami, informazioni sul paziente (analisi singole, analisi multiple: profili, esami funzionali ecc., esami in urgenza, esami di screening). I POCT.
Percorso informativo: identificazione del paziente e del prelievo; il sistema informativo di laboratorio dall’identificazione positiva al referto.
Percorso preanalitico: i punti critici.
La qualità analitica: precisione, accuratezza, errori di misura, valore predittivo, valori di riferimento, efficienza, incidenza e prevalenza, valori soglia.
Richiesta di indagini: analisi d’urgenza e di routine.
Le strategie Diagnostiche. Esempi di applicazioni attuali.
Azioni e decisioni: comprendere il valore biologico che il dato di laboratorio esprime, convertire il dato in livelli decisionali ed operativi. Applicazioni con i parametri di laboratorio di maggior utilizzo.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Integrato, quiz con risposta a scelta multipla.
Testo/i di riferimento
Testi di riferimento: qualsiasi testo di medicina di laboratorio edito dal 2011 in poi.
Insegnamento
INFERMIERISTICA CLINICA
CFU 7
Obiettivi formativi dell’insegnamento
L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
- Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio);
- Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche;
- Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea);
- Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto);
- Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa);
- Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea);
- Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio;
- Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione;
- Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco;
- Descrivere le principali interazioni tra farmaci;
- Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale;
- Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico;
- Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia;
- Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a:
- Attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare);
- Nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione);
- Eliminazione (urinaria, fecale);
- Sonno e riposo;
- Cognizione e percezione (dolore acuto e cronico);
- Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente;
- Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico;
- Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione);
- Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento;
- Documentare l’assistenza infermieristica erogata.
Modulo: FARMACOLOGIA GENERALE
SSD BIO/14, CFU 2, 24 ore
Docente: Federico Pea
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire allo studente la capacità di:
- Descrivere i concetti generali ed i principi che regolano la farmacocinetica, la farmacodinamica e la tossicologia;
- Comprendere l’importanza della sperimentazione animale e clinica dei farmaci.
Contenuti specifici
Farmacodinamica
- Definizione di farmaco, recettore e stereoisomeria
- Relazione dose-effetto: dose, frequenza, potenza, efficacia massima, indice terapeutico, margine di sicurezza
- Interazione farmaco-recettore: agonismo, antagonismo ed interazioni farmacodinamiche.
- Recettori di superficie, intracellulari e farmaci coinvolti, compresi i chemioterapici (antibatterici, antimicotici, antiparassitari, antivirali e antineoplastici).
Farmacocinetica
- Vie di somministrazione dei farmaci
- Passaggio dei farmaci attraverso le membrane: assorbimento, trasporto, filtrazione, esocitosi
- Distribuzione
- Legame farmaco-proteico
- Eliminazione: renale, epatica, mediante il latte
- Principali parametri farmacocinetici
- Modelli farmacocinetici
- Bioequivalenza
- Interazioni tra farmaci
- Farmacogenetica
Tossicologia
- Effetti avversi dei farmaci: di primo e secondo tipo
- Variabilità nella risposta ai farmaci: ipersensibilità, iposensibilità, idiosincrasia, tolleranza, tachifilassi, resistenza, dipendenza
- Le tossicodipendenze
La sperimentazione farmacologica
- Animale: modelli animali di patologia umana
- Tossicità acuta, subacuta e cronica
- Indice e margine terapeutico
- Umana: fase 1, 2, 3, 4
- Farmacovigilanza e studi osservazionali
Modalità di svolgimento
Lezione frontale.
Modalità d’esame
Scritto.
Testo/i di riferimento
Furlanut M. Farmacologia Generale e Clinica per le Lauree Sanitarie. III ed. Padova: Piccin; 2012. p. 9-176 (Parte I: Cenni di Farmacologia Generale).
Clayton Stock – Fondamenti di Farmacologia per infermieri. Edises. 2° Ed.2007.
Howland – Mycek - Le basi della farmacologia. Editore: Zanichelli. 3° ed. 10/2007.
Modulo: SEMEIOTICA
SSD MED/09, CFU 1, 12 ore
Docente: Donnini Debora
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire una serie di competenze/conoscenze:
- Riconoscere segni e sintomi principali delle diverse patologie in acuto e in cronico
- Condurre un globale esame obiettivo generale, identificando le principali lesioni e segni di diverse patologie
- Rilevare accuratamente i parametri vitali quali temperatura, saturazione d’ossigeno, pressione arteriosa
- Identificare le situazioni che richiedono immediato intervento e intensificazione del monitoraggio clinico
Contenuti specifici
- Misurazione dei parametri vitali (temperatura, frequenza respiratoria, saturazione d’ossigeno, eroga analisi, pressione arteriosa)
- Esame obiettivo generale (lesioni cutanee, colore della cute, alterazioni patologiche)
- Esame obiettivo cute e testa collo
- Esame obiettivo del torace
- Esame obiettivo dell’addome
- Esame obiettivo arti e sistema vascolare periferico
- Esempi di diverse patologie e loro inquadramento tramite l’esame obiettivo
Modalità di svolgimento
Lezioni teoriche e pratiche.
Modalità d’esame
Orale.
Testo/i di riferimento
Franzini P. L’esame del malato. Nozioni di semeiotica medica per infermieri. Napoli: Sorbona - Idelson-Gnocchi. 1992.
Modulo: INFERMIERISTICA CLINICA: ATTIVITÀ DI VITA QUOTIDIANE
SSD MED/45, CFU 1, 12 ore
Docente: Achil Illarj
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire le conoscenze per pianificare e gestire l’assistenza infermieristica rivolta ad una persona che manifesta problemi inerenti a:
- Funzione respiratoria
- Funzione cardiovascolare
- Dolore acuto e cronico
- Cura della persona
Contenuti specifici
Identificare i fattori che influiscono sulla funzione respiratoria, cardiovascolare sul dolore acuto e cronico e sulle abilità personali di autocura: (abitudini, stili di vita, cultura, età, genere, postura, patologie concomitanti).
Accertare le principali caratteristiche di normalità e irregolarità relative alla:
- Funzione respiratoria: caratteristiche del respiro, parametri, segni e sintomi correlati alla funzionalità respiratoria, tosse, espettorato;
- Funzione cardiovascolare: polso, pressione, stato della cute, elettrocardiogramma (laboratorio);
- Termoregolazione: tipi di febbre e fasi della febbre;
- Dolore acuto e cronico: caratteristiche del dolore: localizzazione, intensità, qualità, modalità di insorgenza e scomparsa, modello temporale, parametri vitali associati alla presenza di dolore, percezione e risposta al dolore, fattori allevianti ed aggravanti
- Cura della persona: accertamento delle condizioni igieniche del corpo, capelli, abiti, abilità nel soddisfare le attività di vita quotidiane.
Identificare e descrivere gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi
- Funzione respiratoria
- Problemi: compromissione degli scambi gassosi, liberazione inefficace delle vie aeree, modello di respirazione inefficace
- Interventi: favorire l’espansione alveolare e polmonare sfruttando la capacità funzionale residua; facilitare l’espettorazione; aumentare l’efficacia respiratoria: la respirazione diaframmatica; istruire il paziente ad eseguire tecniche per il controllo del respiro;
Uso e gestione in sicurezza di ossigenoterapia (laboratorio)
- Funzione cardiovascolare
- Problemi: intolleranza all’attività fisica, alterazione dei parametri vitali relativi a questo modello;
- Interventi: fornire informazioni sanitarie per modificare gli stili di vita scorretti e ridurre i fattori di rischio;
- Dolore acuto e/o cronico
- Strumenti per la valutazione di base del dolore: scale monodimensionali e multidimensionali;
- Interventi per la gestione del dolore: prevenzione dell’insorgenza, educare a riferire il dolore; somministrazione della terapia (altra docenza); assunzione di posture antalgiche; garantire il comfort; applicare interventi non farmacologici.
- Cura del corpo dell’assistito: momento per approfondire la relazione e monitorare le condizioni cliniche
- Uso delle principali scale per definire il livello di dipendenza della persona: Activity Daily Living Scale, Instrumental Activity Daily Living Scale, Barthel
- Problemi: Dermatite da pannolone, micosi cutanea, deficit nella cura di sé;
- Interventi: erogare un’assistenza infermieristica sicura e basata sulle evidenze, in particolare su: scelta dei prodotti per la cura del corpo in base alle caratteristiche e finalità del loro utilizzo; principi da rispettare quando si assiste una persona con deficit nella cura di sé: capacità, volontà, abitudini, cultura, privacy, sicurezza.
- Cura della cute peristomale.
Descrivere le caratteristiche e conoscere i range di normalità dei parametri vitali
- Identificare i parametri vitali che riflettono la situazione fisiologica del corpo: pressione arteriosa, polso, frequenza respiratoria, saturazione, temperatura corporea e dolore
- Descrivere le procedure per la rilevazione
- Fattori influenti: ambientali, stili di vita, abitudini, farmaci, patologie concomitanti
- La rilevazione di: pressione arteriosa, polso, frequenza respiratoria, temperatura, dolore (strumenti, procedure e scale di rilevazione)
Interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi
- Interventi educativi per la informazione sanitaria sugli stili di vita
- Modificazione dei fattori di rischio
- Interventi educativi per la gestione della termoregolazione
- Assistenza al paziente con febbre/con ipertermia/con ipotermia
- Mantenimento della termoregolazione (applicazioni caldo-fredde)
- Cura del corpo per garantire il confort
Modalità di svolgimento
Lezione frontale e interattiva.
Presentazione e discussione di casi clinici.
Ascolto di materiale audio registrato e proiezione di un documento filmato con riflessione critica.
Modalità d’esame
Scritto.
Testo/i di riferimento
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014.
Modulo: INFERMIERISTICA CLINICA: SORVEGLIANZA DEL PAZIENTE
SSD MED/45, CFU 1, 12 ore
Docente: Renzo Moreale
Obiettivi formativi specifici
- Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio).
- Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a:
- Eliminazione urinaria;
- Bilancio idroelettrolitico;
- Assistenza preoperatoria;
- Mobilità e capacità motorie.
Contenuti specifici
Eliminazione urinari, fluidi ed elettroliti
- Identificare i fattori che influiscono sull’idratazione ed attuare l’accertamento
- Principali cause che portano ad una diminuzione dell’introito e dell’assorbimento dei liquidi
- La gestione dei fluidi per tipologia e quantità (orale ed endovenosa)
- L’idratazione nelle diverse fasi della vita
- Accertare e monitorare l’insorgenza di problematiche correlate all’eliminazione urinaria
- Principali caratteristiche di normalità e di irregolarità della funzione urinaria
- Principali metodi di accertamento della funzione urinaria
- Individuare gli interventi necessari alla gestione assistenziale della persona con alterazione della funzione urinaria
- Gestione della persona con problematiche della funzione urinaria (infezione, incontinenza, ritenzione acuta e cronica)
- Accertare lo stato di idratazione della persona e determinare il bilancio idroelettrolitico
- Fattori necessari per la corretta determinazione del bilancio idroelettrolitico
- Riconoscimento di segni e sintomi di disidratazione/eccesso volume di liquidi
- Monitorare l’insorgenza e gestire eventuali problematiche relative all’aumentato o diminuito apporto di liquidi
- Gestione del paziente disidratato/con un eccesso di liquidi;
- Utilizzo all’interno delle scelte assistenziali dei valori entro range o fuori range
Mobilità e capacità motorie
- Accertamento e assistenza delle principali alterazioni della mobilità
- Utilizzo dei principali ausili per la deambulazione e la mobilizzazione del paziente
Assistenza preoperatoria
- Identificare gli elementi necessari per la procedura chirurgica
- Raccolta e analisi dei dati di base necessari per la procedura chirurgica
- Individuare gli interventi più indicati per la prevenzione e la riduzione delle complicanze nella persona sottoposta a procedura chirurgica
- Preparazione della persona alla procedura chirurgica (doccia preoperatoria, igiene del cavo orale, digiuno preoperatorio, tricotomia del sito chirurgico)
- Valutazione e gestione dell’ansia preoperatoria.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Analisi/discussione di casi esemplificativi.
Analisi di normative e raccomandazioni ministeriali.
Modalità d’esame
Scritto.
Testo/i di riferimento
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona - Idelson Gnocchi; 2011.
Brunner, Suddarth. Infermieristica medico-chirurgica. Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2006.
Modulo: INFERMIERISTICA CLINICA: SOMMINISTRAZIONE TERAPIA I
SSD MED/45, CFU 1, 12 ore
Docente: Stefano Fabris
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze per:
- Descrivere ruolo e responsabilità dell’infermiere in relazione agli altri professionisti nella somministrazione della terapia farmacologica
- Descrivere il processo di somministrazione in sicurezza della terapia farmacologica
- Descrivere le principali caratteristiche di una prescrizione terapeutica
- Riconoscere la legittimazione della somministrazione
- Descrivere il processo di gestione dei farmaci: conservazione, preparazione (calcolo per il dosaggio), distribuzione, somministrazione, registrazione (con particolare riferimento alla terapia per vie naturali)
- Definire le modalità di accertamento pre-somministrazione, di sorveglianza e di monitoraggio del paziente nel post-somministrazione
- Identificare i fattori che influiscono sulla sicurezza nella somministrazione dei farmaci
- Riconoscere le situazioni che espongono il paziente a rischio di errore nella farmacoterapia
- Descrivere le tipologie di errore, fattori determinanti l’errore, strategie di prevenzione e gestione dell’errore nella somministrazione dei farmaci
- Individuare i correttivi e conoscere le indicazioni (secondo le raccomandazioni ministeriali) da porre in atto in caso di errore
- Riportare i criteri di qualità nella farmacoterapia secondo Joint Commission on Accreditation of Health Organization (JCAHO)
Contenuti specifici
- Il ruolo e le responsabilità dell'infermiere in relazione agli altri professionisti nella somministrazione della terapia farmacologica: le figure coinvolte nella farmacoterapia, le azioni della somministrazione
- La prescrizione farmacologica: caratteristiche, tipologie e legittimazione alla somministrazione
- Le informazioni riguardanti il farmaco: dove reperirle, come leggere una confezione farmacologica
- Il processo di gestione dei farmaci: approvvigionamento, conservazione, preparazione, calcolo del dosaggio, assunzione e registrazione
- Sistemi utilizzati per la somministrazione dei farmaci, misure equivalenti
- Gli standard di sicurezza nella somministrazione: dalla prescrizione allo smaltimento
- I criteri di qualità nella gestione dei farmaci in struttura ospedaliera secondo JCAHO
- L'errore in farmacoterapia: significato di errore, fattori determinanti, tipologie, sistemi di analisi dell'errore con particolare attenzione a incident-reporting; analisi delle raccomandazioni ministeriali per la riduzione dell'errore
- Le azioni da porre in atto in caso di errore: dall'assistenza al paziente alla segnalazione
- L'accertamento pre-somministrazione, la sorveglianza ed il monitoraggio rispetto agli esiti attesi ed inattesi del paziente nel post-assunzione
- La somministrazione farmacologica, caratteristiche e procedure per via:
- Orale-sublinguale (via naturale ed attraverso PEG, SNG)
- Inalatoria
- Topica: applicazioni cutanee instillazioni nasali ed otologiche, applicazioni vaginali e rettali
- Sottocutanea con anticoagulante predosato
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Analisi/discussione di casi esemplificativi.
Analisi di normative e raccomandazioni ministeriali.
Modalità d’esame
Scritto.
Testo/i consigliati
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014.
Modulo: INFERMIERISTICA CLINICA: ADATTAMENTO E CONFORT DEL PAZIENTE
SSD MED/45, CFU 1, 12 ore
Docente: Achil Illarj
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze per pianificare e gestire l’assistenza infermieristica rivolta ad una persona che manifesta problemi inerenti ai seguenti modelli: sonno e riposo, nutrizione e metabolismo, eliminazione intestinale, stato di coscienza e rischio di caduta e prevenzione e trattamento lesioni da pressione.
Contenuti specifici
- Condurre un accertamento mirato, approfondito e identificare i fattori che influiscono sui modelli e situazioni di rischio sopra descritti: ambiente, abitudini, condizioni generali, impatto dei problemi sulle attività di vita quotidiana, stili di vita, ma anche: alimentazione, idratazione, condizioni del cavo orale, sistema digestivo, capacità di masticare/deglutire, culture e credenze.
- Prevenzione e trattamento lesioni da pressione: circolazione; nutrizione e forze meccaniche
Accertamento
- Sonno e riposo: difficoltà di addormentamento, numero ore di sonno continuative, frequenza dei risvegli, sensazione di riposo al risveglio; Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità: Pittsburg Sleep Quality Index, Pre-Sleep Arousal Scale
- Nutrizione e metabolismo – alimentazione: Indici antropometrici, Peso corporeo e indice di massa corporea (anche per paziente allettato), Esami ematochimici, Nutrienti essenziali e non essenziali, Piramide alimentare italiana. Strumenti per identificare i pazienti a rischio di malnutrizione: Mini Nutritional Assessment; Malnutrition Universal Screening Tool. Strumento per valutare lo stato del cavo orale: WHO cavo orale.
- Eliminazione Intestinale: frequenza, caratteristiche delle feci, abitudini.
- Stato di coscienza
Determinare lo stato di coscienza della persona con le principali metodologie e scale utilizzate; identificare i fattori che possono portare all’alterazione dello stato di coscienza
Accertare di eventuali problematiche legate ai processi cognitivi (deficit di linguaggio, deficit di memoria e deficit di percezione del proprio corpo rispetto allo spazio)
Rilevare e riconoscere l’insorgenza dello stato confusionale acuto/delirium
Caratteristiche, misurazione e cause dello stato confusionale acuto/delirium.
- Rischio di caduta: identificazione delle condizioni che espongono l’assistito a un rischio maggiore di incorrere nell’evento, uso degli strumenti attualmente presenti nelle Strutture di cura per identificare i pazienti a rischio di caduta.
- Prevenzione trattamento lesioni da pressione: caratteristiche della cute; strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado delle lesioni da pressione: Norton Scale; Braden Scale; stadiazione della lesione da decubito; monitoraggio dell’evoluzione della lesione con gli strumenti disponibili: PushTool.
Interventi
- Sonno e riposo
- Igiene del sonno, interventi per modificare le abitudini e i comportamenti della persona
- Criteri di sorveglianza notturna
- Nutrizione e metabolismo – alimentazione
- Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi:
- Nutrizione alterata inferiore al fabbisogno/superiore al fabbisogno;
- Compromissione della dentizione
- Compromissione della deglutizione.
- Interventi educativi al paziente per la gestione dell’alimentazione in eccesso o in difetto
- Gestione del paziente con: nausea/e vomito, disfagia
- Sondino Naso-Gastrico per Alimentazione Enterale: igiene, medicazione e fissaggio del punto di inserimento del sondino.
- Eliminazione Intestinale
- Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare per le principali alterazioni comuni relativi all’eliminazione intestinale (stipsi, fecalomi, diarrea)
- Interventi per il mantenimento dell’integrità della funzione intestinale, gestione dell’incontinenza, della stipsi; assunzione di lassativi, somministrazione di enteroclisma a piccolo e grande volume; accertamento della presenza di fecaloma/Rimozione manuale, Raccolta di un campione feci per sangue occulto, coprocoltura.
- Cura della cute peristomale e sostituzione dei presidi di una colon – ileostomia.
- Stato di coscienza
- Individuare gli interventi assistenziali maggiormente indicati nell’assistenza di persone con problematiche legate ai processi cognitivi
Principali tecniche messe in atto nell’assistenza di persone con deficit di linguaggio, di memoria e di percezione del corpo nello spazio
- Rischio di caduta: applicare le principali strategie per ridurre il rischio, in base a quanto riportato nella letteratura di riferimento.
- Prevenzione e trattamento lesioni da pressione secondo le linee guida.
Modalità di svolgimento
Lezione frontale.
Discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie sotto la guida del docente.
Lettura guidata di articoli scientifici ed esercizi di applicazione.
Modalità d’esame
Scritto.
Testo/i di riferimento
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014.
Insegnamento
PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA
CFU 5
Obiettivi formativi dell’insegnamento
L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute.
Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro.
Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di:
- Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro;
- Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale;
- Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento;
- Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie;
- Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento;
- Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro;
- Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione);
- Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche;
- Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità.
Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini.
Modulo: IGIENE GENERALE
SSD MED/42, CFU 1, 12 ore
Docente: Pipan Corrado
Obiettivi formativi specifici
- Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro;
- Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento;
- Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità.
Contenuti specifici
- L’igiene e la medicina preventiva: fini e metodologie applicative
- Nozioni generali di prevenzione
- Cenni di epidemiologia
- Epidemiologia e prevenzione delle malattie infettive
- Cenni di disinfezione e sterilizzazione
- I vaccini
- Prevenzione e controllo: il paradigma della tubercolosi
Modalità di svolgimento
Lezione frontale.
Modalità d’esame
Scritto.
Testo/i di riferimento
Materiale didattico fornito a lezione.
Modulo: SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
SSD MED/44, CFU 1, 12 ore
Docente: Rosa Ilaria
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire una serie di conoscenze sui temi fondamentali della prevenzione e sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro, con particolare riferimento all’ambito sanitario.
1) Principali riferimenti storici e normativi in materia di tutela della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, evoluzione del concetto di prevenzione, principali aspetti assicurativi
Contenuti specifici
Evoluzione della normativa: dalla Costituzione al recepimento delle Direttive Comunitarie
- Il d. lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e ss.mm.ii.: campo di applicazione, definizioni, misure generali di tutela, ruolo e obblighi del datore di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori. Il SPP, il medico competente, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
- La sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro
- Il TU 1124/65: definizione di infortunio e malattia professionale
2) La definizione di pericolo e di rischio, i principali rischi professionali disciplinati dal d.lgs.81/08, i rischi professionali specifici in ambito sanitario.
Contenuti specifici
Movimentazione manuale di carichi
- d.lgs.81/08 tit. VI
- Ergonomia: definizione e riferimenti principali
- Il rischio da MMC in ambito sanitario
- Prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria
Uso di attrezzature munite di videoterminali
- D.lgs.81/08 tit. VII
- Ergonomia della postazione di lavoro
- Il concetto di astenopia
- Prevenzione, protezione, sorveglianza sanitaria
Rischio biologico
- d.lgs.81/08 tit. X
- Modalità di trasmissione delle infezioni (parenterale, aerea, per contatto diretto)
- Prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria
- Vaccinazioni
- Incidenti a rischio biologico
Rischio chimico
- D.lgs. 81/08 tit. VIII
- Classificazione degli agenti chimici pericolosi.
- Concetto di TLV. Cancerogeni e mutageni.
Chemioterapici antiblastici:
- Provvedimento 5 agosto 1999.
- Potenziali rischi connessi con la manipolazione dei C.A.
- Prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria
3) La tutela della maternità in ambito lavorativo
Contenuti
- Principali riferimenti normativi
- Il d.lgs.151/01 Testo Unico in materia di tutela della lavoratrice madre e del lavoratore padre.
- Il protocollo regionale/aziendale
4) La promozione della salute in ambito lavorativo
Contenuti
- La promozione di corretti stili di vita anche in ambito lavorativo: disassuefazione dal fumo di sigaretta, controllo sul consumo di alcol e droghe, controllo dell’alimentazione e del peso, promozione dell’attività fisica. Alcuni esempi di protocolli aziendali.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Scritto, domande a risposta multipla.
Testo/i di riferimento
Sacco A, Ciaravella M, De Lorenzo G. Medicina del lavoro per le professioni sanitarie. Roma: EPC; 2011.
Modulo: RADIOPROTEZIONE
SSD MED/36, CFU 1, 12 ore
Docente: Toso Francesco
Obiettivi formativi specifici
Il Modulo intende fornire allo studente le conoscenze per comprendere quali sono i danni ed i relativi rischi da radiazioni ionizzanti.
Contenuti specifici
- Definizione di Radioprotezione
- Principi fisici delle radiazioni elettromagnetiche
- Proprietà fisiche delle radiazioni ionizzanti e loro interazione con la materia
- Introduzione alle tecniche di diagnostica per immagini, con descrizione dei principi fisici di acquisizione delle informazioni relative alle diverse metodiche di imaging
- Storia della radiodiagnostica e discussione del cronogramma relativo alle innovazioni tecnologiche che prevedono l’utilizzo dei raggi X. Principi fisici e differenze tra le tecniche di imaging proiettivo e le tecniche tomografiche (Radiografia, Tomografia Computerizzata, Ecografia, Risonanza Magnetica, Radiologia Contrastografica e Fluoroscopia, ecc…)
- Caratteristiche delle sorgenti di radiazioni e definizione di radioattività
- Tecniche di imaging diagnostico in Medicina Nucleare (PET, TC-PET, SPECT, scintigrafia, ecc…)
- Principi di radioterapia. Radioterapia esterna, brachiterapia, radioterapia metabolica
- Agenti fisici impiegati in radioterapia (elettroni, protoni e particelle alfa, fasci di mesoni, fasci di neutroni, raggi gamma, etc.
- Principali unità di misura utilizzate in Radioprotezione
- Radiosensibilità dei diversi tessuti corporei
- Interazioni tra le radiazioni ionizzanti e i sistemi biologici, radiolisi dell’acqua, effetti sul DNA
- Effetti deterministici (somatici), effetti stocastici-probabilistici (somatici ed ereditari), effetti prenatali (somatici ed ereditari)
- Tipologie di danno deterministico. L’embrione e il feto: effetti tipici da esposizione alle radiazioni
- Applicazione dei principi di Radioprotezione nella pratica clinica
- Dose e rischio radiogeno. Quantificazione della dose assorbita in relazione ai diversi tipi di esami diagnostici e alla radioterapia
- Legislazione in materia di Radioprotezione. Storia normativa e decreti attualmente in vigore (Legge 187/2000)
- Radioprotezione degli operatori sanitari: sorveglianza medica e sorveglianza fisica
- Comportamenti da adottare per ridurre la dose al paziente e agli operatori. Dispositivi di protezione individuale. Uso del dosimetro individuale. Norme di comportamento da adottare in sala operatoria durante interventi o procedure che prevedano l’utilizzo delle radiazioni ionizzanti
- Il consenso informato relativo alle procedure diagnostiche-terapeutiche che prevedono l’impiego delle radiazioni ionizzanti
- Sicurezza in Risonanza Magnetica: principi di funzionamento delle apparecchiature. Rischi in Risonanza Magnetica (rischi da campo magnetico statico, da radiofrequenza, da gradienti di campo, da rumore, da liquidi criogeni)
- Questionario preliminare all’esame RM: controindicazioni assolute e relative all’indagine
Modalità di svolgimento
Didattica frontale.
Modalità d’esame
Quiz a risposta multipla.
Testo/i di riferimento
G.U. n. 187/ 2000 e D. L. 230
Gallicchi P, Midiri M. La radioprotezione in radiologia. Napoli: Idelson-Gnocchi; 2010.
Dispense del docente.
Modulo: INFERMIERISTICA PREVENTIVA
SSD MED/45, CFU 1, 12 ore
Docente: Zanini Antonietta
Obiettivi formativi specifici
- Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale;
- Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento;
- Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie;
- Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento;
Contenuti specifici
Il concetto di salute/malattia e i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita
- I prerequisiti della salute
- I determinanti individuali e sociali della salute
- Fattori socio-economici e stili di vita
- Condizioni ambientali
- Eredità genetica
- Organizzazione servizi-sanitari
- Salute come condizione di benessere: dalla tutela alla promozione
- Fattori di fattori di rischio e comportamenti a rischio per la salute in particolare per quanto riguarda:
- Alimentazione
- Movimento
- Abuso di alcol
- Abitudine al fumo
I problemi prioritari e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria nazionale, internazionale (WHO)
- Sistemi di sorveglianza e vigilanza delle condizioni di salute della popolazione in Italia (OKKIO, PASSI)
- Finalità, obiettivi e strategie del progetto del Ministero della salute “Guadagnare salute - Rendere facili le scelte salutari” 2007
- Health 21 Strategia della Salute per tutti nella Regione Europea dell’OMS
- Il contributo dell’infermieristica alla promozione e allo sviluppo della salute nei programmi a livello locale ed europeo
Le strategie di promozione della salute e di prevenzione delle malattie
- Metodi e strumenti di prevenzione Primaria, Secondaria e Terziaria;
- Importanza e significato della educazione alla salute, della educazione sanitaria e della educazione terapeutica. Ruolo e responsabilità dell’infermiere in merito.
- Individuazione degli specifici ambiti di competenza infermieristica in merito alla promozione ad allo sviluppo della salute nel profilo professionale e nel codice deontologico
Ambienti di vita (macro-micro) come fonti di rischio per la salute
- Concetto di sicurezza e fattori che la influenzano.
- Caratteristiche dell’ambiente confinato domestico
- Fattori di rischio e misure di sicurezza in ambiente domestico
- Caratteristiche e requisiti dell’ambiente confinato ospedaliero
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Discussione guidata.
Esempi di progetti di promozione e prevenzione in collaborazione anche con altri professionisti della salute.
Richiamo dei punti del Codice Deontologico e del Profilo Professionale.
Modalità d’esame
Scritto con domande a risposta multipla.
Testo/i di riferimento
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di Cure Infermieristiche. II ed. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014. I Volume, Cap. 4 (” Promozione della salute, malattia a acuta e cronica “).
WHO – Europe Action Plan for implementation of the European Strategy for the prevention and control of non-communicable diseases 2012/2016
WHO Regione Europea: I 21 obiettivi della salute per tutti nel 21° secolo - 1998
Ministero della Salute: Piano Nazionale della Prevenzione 2014/18.
Ministero della Salute: Progetto Guadagnare Salute (rendere facili le scelte salutari) 2007
Dichiarazione di Alma Ata
Carta di Ottawa 1986
Dichiarazione di Jakarta 1997
Altri documenti, articoli e materiale proposti durante la singola lezione.
Modulo: SICUREZZA NELL’ASSISTENZA
SSD MED/45, CFU 1, 12 ore
Docente: Fabro Renata
Obiettivi formativi specifici
Alla fine del corso lo studente sarà in grado di:
- Conoscere le strategie di prevenzione del rischio infettivo nell’assistenza
- Adottare le misure di prevenzione del rischio infettivo per la sicurezza del paziente, dell’operatore e della struttura
Contenuti specifici
- La prevenzione del rischio infettivo nell’assistenza: Precauzioni Standard e Precauzioni per le infezioni trasmissibili per contatto, droplet e per via aerea
- L’antisepsi e la disinfezione: aspetti normativi, principi generali, caratteristiche e meccanismi di azione degli antisettici e dei disinfettanti maggiormente utilizzati in ambito sanitario.
- La sterilità ed il processo di sterilizzazione: definizioni, descrizione delle fasi del processo, principali sistemi di sterilizzazione dei dispositivi sanitari
- L’igiene ambientale nelle strutture sanitarie: il processo, i controlli, i risultati e la prevenzione del rischio infettivo
- I rifiuti sanitari: aspetti normativi, classificazione, indicazioni per il confezionamento e lo smaltimento in sicurezza dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi
- Cenni sulla disinfestazione e derattizzazione
Modalità di svolgimento
Lezione frontale.
Modalità d’esame
Scritto con domande a risposta multipla.
Testo/i di riferimento
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di Cure Infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2014.
Craven RF, Hirnle CJ. Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica. VI ed. Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2013. Vol. 1.
Materiale didattico fornito a lezione.
Insegnamento
MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI
CFU 5
Obiettivi formativi dell’insegnamento
L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di:
- Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente;
- Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari;
- Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di salute;
- Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico;
- Descrivere le basi genetiche delle malattie umane;
- Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico;
- Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche;
- Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica;
- Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione;
- Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica.
Modulo: BIOCHIMICA
SSD BIO/10, CFU 2, 24 ore
Docente: Xodo Luigi
Obiettivi formativi specifici
- Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente;
- Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari;
- Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di salute;
Competenze acquisite
- Conoscenze di base della chimica generale, inorganica e organica, a livello liceale (struttura dell’atomo, tavola periodica, legame chimico, pH, numero di ossidazione e reazioni redox, equilibrio chimico)
- Argomenti di interesse biologico
- L’acqua
- Caratteristiche della molecola e sua importanza biologica come solvente universale
- Interazioni non covalenti (legame idrogeno)
- Molecole polari e non polari
- Molecole idrofiliche, idrofobiche ed anfipatiche
- Soluzioni acquose
- Modi per esprimere la concentrazione delle soluzioni: percentuale in peso/volume e volume/volume, molarità, normalità
- Definizione di colloide, sospensione e soluzione
- Concetti di diffusione, filtrazione, osmosi
- Proprietà colligative dell’acqua: pressione osmotica
- Soluzioni isotoniche, ipotoniche ed ipertoniche (rispetto al sangue)
- Ionizzazione dell’acqua e prodotto ionico dell’acqua
- Definizioni di acidi e basi
- Acidi e basi forti, acidi e basi deboli
- Acidi e basi coniugati
- Definizione di pH, scala del pH, rilevatori di pH
- Equilibrio di dissociazione degli acidi deboli e soluzioni tampone, tamponi biologici (fosfato, bicarbonato)
- Biomolecole e composti organici
- Proprietà del carbonio
- Idrocarburi alifatici e aromatici
- Definizione di gruppo funzionale e descrizione di alcuni gruppi e di alcune classi di composti: gruppo ossidrilico, alcoli; gruppo carbonilico, aldeidi e chetoni; gruppo carbossilico, acidi carbossilici; gruppo amminico, ammine
- L’acqua
Contenuti specifici
Elementi di propedeutica biochimica
- Carboidrati
- Struttura e nomenclatura dei principali monosaccaridi di interesse metabolico
- Legame glicosidico, struttura e nomenclatura dei disaccaridi (lattosio, saccarosio) e omopolisaccaridi (amido, glicogeno, cellulosa)
- Eteropolisaccaridi e loro funzione
- Funzioni principali dei carboidrati
- Lipidi
- Lipidi neutri (trigliceridi) e polari (fosfolipidi, glicolipidi e sfingolipidi)
- Steroidi: colesterolo
- Acidi grassi saturi e insaturi, fluidità dei grassi a temperatura ambiente
- Funzioni principali dei lipidi
- Cenni sulla struttura delle membrane biologiche
- Amminoacidi e proteine
- Distinzione tra amminoacidi polari e non polari, caratteristiche principali.
- Livelli di struttura delle proteine e loro principali funzioni
- Gli enzimi come catalizzatori biologici e loro meccanismo d’azione
- Formazione del complesso enzima-substrato
- Caratteristiche del sito attivo
- Cinetica di Michaelis-Menten, significato di Km e Vmax
- Inibizione enzimatica reversibile ed irreversibile, competitiva e non competitiva
- Regolazione dell’attività enzimatica, enzimi allosterici (cenni)
- Coenzimi e vitamine
- Significato delle vitamine nella dieta dei mammiferi come precursori dei coenzimi
- Isoenzimi, applicazioni delle proprietà e funzioni degli enzimi in chimica clinica
Introduzione al metabolismo
- Principio di conservazione dell’energia, estrazione dell’energia dalle sostanze nutrienti, analisi degli stati di ossidazione del carbonio e delle modalità con le quali avvengono le ossidoriduzioni biologiche
- L’ATP come trasportatore universale di energia libera nei sistemi biologici, il coenzima A come trasportatore di acili attivati, i coenzimi NAD e FAD come trasportatori di elettroni
- Concetto di via metabolica, catabolismo e anabolismo
- Respirazione cellulare suddivisa schematicamente in tre fasi: produzione di AcetilCoA, ossidazione dell’acetilCoA e fosforilazione ossidativa
Metabolismo anaerobico ed aerobico del glucosio
- Glicolisi: tappe, significato, bilancio energetico e regolazione
- I destini del piruvato, fermentazione lattica, cenni sulla decarbossilazione ossidativa del piruvato ad opera dell’enzima mitocondriale piruvato deidrogenasi
- Ciclo di Krebs, fosforilazione ossidativa: la catena respiratoria e la forza protonmotrice da essa generata, sintesi dell’ATP e suo accoppiamento con la catena respiratoria, controllo respiratorio, disaccoppianti ed inibitori
- Cenni sulla gluconeogenesi
- Ruolo del fegato nell’omeostasi glicemica, regolazione ormonale della glicemia, insulina e glucagone
- Metabolismo del glicogeno: ruolo e significato del glicogeno nei vari tessuti (differenze tra fegato e muscolo)
Metabolismo dei lipidi
- Digestione ed assorbimento dei lipidi; colesterolo e sali biliari
- Trasporto dei lipidi nel sangue: caratteristiche principali delle lipoproteine plasmatiche
- I trigliceridi come fonte di acidi grassi ossidabili, ossidazione degli acidi grassi: tappe enzimatiche, bilancio e resa energetica
- Formazione dei corpi chetonici e loro significato metabolico
- Biosintesi degli acidi grassi (cenni) e acidi grassi essenziali
Metabolismo degli amminoacidi
- I composti azotati e bilancio dell’azoto
- Digestione delle proteine e catabolismo degli amminoacidi: transaminazioni, deaminazione semplice e ossidativa (cenni)
- Ciclo dell’urea: funzioni e significato; animali ammoniotelici, ureotelici e uricotelici
- Destino degli atomi di carbonio degli amminoacidi: amminoacidi glucogenici e chetogenici
- Distinzione tra amminoacidi essenziali e non essenziali
- Integrazione del metabolismo nel ciclo nutrizione/digiuno
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali con esercitazioni scritte.
Modalità d’esame
Esame scritto con domande aperte.
Testo/i di riferimento
Sackheim GI, Lehman DD. Chimica per le Scienze Biomediche. Napoli: EdiSES; 2009.
Cox MM, Nelson DL. Introduzione alla Biochimica di Lehninger. VI ed. Bologna: Zanichelli; 2014.
Stefani M, Taddei N. Chimica, Biochimica e Biologia Applicata. III ed. Bologna: Zanichelli; 2015.
Samaja M, Paroni R. Chimica e biochimica per le lauree triennali dell’area biomedica. Padova: Piccin; 2013.
Modulo: BIOLOGIA APPLICATA
SSD BIO/13, CFU 1, 12 ore
Docente: Vatta Paolo
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze di base sull'organizzazione della materia vivente e sul suo funzionamento. Al termine del corso lo studente deve dimostrare di conoscere la struttura e l’organizzazione delle cellule, le differenze tra procarioti ed eucarioti ed i meccanismi che controllano l'espressione e la trasmissione dell’informazione genetica. Deve inoltre poter descrivere i principi della biologia cellulare, della crescita cellulare e della divisione cellulare.
Contenuti specifici
- Differenze tra procarioti ed eucarioti
- La cellula eucariotica: organizzazione interna, compartimentalizzazione
- La membrana plasmatica, il trasporto attraverso la membrana
- La cellule e l’ambiente esterno
- Cenni sui recettori per segnali, recettori per l’adesione e la comunicazione tra cellule
- Gli organelli: reticolo endoplasmico, mitocondri, Golgi, Nucleo e perossisomi
- Il citoscheletro della cellula
- I geni: concetto di gene
- Organizzazione del genoma negli eucarioti
- Introni ed esoni
- Lo splicing
- La trascrizione nei procarioti
- I promotori
- L’espressione di un gene
- Cenni sulla regolazione della trascrizione negli eucarioti
- Il differenziamento
- Ormoni e regolazione della trascrizione
- Gli RNA: mRNA, rRNA e tRNA
- Codice genetico ed il meccanismo di traduzione delle proteine
- Meccanismo d’azione e specificità degli antibiotici nella sintesi proteica
- La comunicazione tra cellule, le proteine di membrana
- Il trasporto attraverso la membrana attivo, passivo e diffusione semplice (uniporto, sinporto, antiporto)
- Il potenziale di membrana
- I trasportatori ABC
- La divisione cellulare
- Il controllo del ciclo cellulare
- I checkpoint
- Il complesso cyclina cdk
- La regolazione della mitosi
- Il controllo della fase S
- Inibitori di Cdk
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Scritto con tema e domande a risposta multipla.
Testo/i di riferimento
De Leo G, Ginelli E, Fasano S. Biologia e Genetica. Napoli: EdiSES; 2010.
Mason KA. Biologia cellulare. Padova: Piccin; 2011.
Modulo: GENETICA MEDICA
SSD MED/03, CFU 1, 12 ore
Docente: Puppin Cinzia
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire allo studente:
- Conoscenza dei principi fondamentali della genetica
- Conoscenza dei concetti di cariotipo umano normale e patologico
- Capacità di disegnare ed interpretare gli alberi genealogici
- Conoscenza delle modalità di trasmissione ereditaria delle malattie monogeniche
- Principi generali della genetica nelle malattie multifattoriali
- Conoscenza degli elementi di base della consulenza genetica
Contenuti specifici
- Cromosomi ed analisi del cariotipo nell’uomo
- Mitosi e meiosi
- Alberi genealogici
- Classificazione delle malattie a base genetica
- Ereditarietà delle malattie monogeniche
- Elementi di valutazione del rischio riproduttivo
- Cenni sulla genetica delle malattie multifattoriali
- Classificazione delle principali malattie da difetto cromosomico
- Espressione genica e mutazioni puntiformi
- Malattie mitocondriali
- Consulenza genetica
- Diagnosi prenatale
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Modalità d’esame
Scritto.
Testi di riferimento
Dalla Piccola B, Novelli G. Genetica medica essenziale. Il Minotauro editore, 2006.
Novelli G, Giardina E. Genetica medica pratica. Ariccia: Aracne editore; 2003.
Testi di consultazione:
- Gelehrter TD, Collins FS, Ginsburg D. Genetica medica. Milano: Masson; 1999.
- Cummings MR. Eredità. Principi e problematiche della genetica umana. Napoli: EdiSES; 2008.
Modulo: FISICA APPLICATA
SSD FIS/07, CFU 1, 12 ore
Docente: Fogolari Federico
Obiettivi formativi specifici
Il modulo di fisica intende fornire allo studente i concetti base della fisica e la metodologia seguita per affrontare i problemi fisici. Una parte consistente delle lezioni viene usata per risolvere alcuni semplici problemi con lo scopo di illustrare come impostare e affrontare la soluzione di un problema fisico.
Conoscenze acquisite
Lo studente deve possedere una basilare conoscenza matematica che viene considerata acquisita e risulta necessaria per lo sviluppo successivo; in particolare lo studente deve conoscere e sapere utilizzare per semplici calcoli le equazioni matematiche di I e II grado; lo studente deve inoltre conoscere lo spazio cartesiano a due e tre dimensioni, il concetto di funzione cartesiana, e le principali funzioni elementari.
Contenuti specifici
Parte introduttiva
Vengono introdotti alcuni concetti di base, in particolare lo studente deve apprendere e sapere utilizzare i concetti di grandezza fisica e sue dimensioni, sistema di unità di misura, costante fondamentale, grandezza scalare, grandezza vettoriale. Vengono introdotte le funzioni seno e coseno.
Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare gli elementi fondamentali del calcolo vettoriale: somma e differenza di vettori, componenti di un vettore.
Meccanica
- Cinematica
- Concetti di spazio, tempo, velocità istantanea e velocità media, accelerazione istantanea e accelerazione media
- Applicazioni sulla legge oraria di alcuni moti semplici quali moto rettilineo uniforme, moto rettilineo uniformemente accelerato, moto circolare uniforme, moto armonico
- Dinamica
- Concetti di: massa, forza, forza peso
- I tre principi della dinamica
- Quantità di moto
- Concetto di campo di forza (campo gravitazionale)
- Concetti di lavoro, energia e loro unità di misura
- Principio di conservazione dell'energia, energia cinetica, energia potenziale, sistemi conservativi
- Concetto di potenza
- Equilibrio stabile ed instabile
Statica
- Concetti di corpo esteso, equilibrio traslazionale, cenni di dinamica rotazionale
- Concetto di momento angolare, principio di conservazione del momento angolare, equilibrio rotazionale, vincolo
- Leve (I, II e III tipo), esempi di leve nel corpo umano
- Baricentro
Cenni di fisica dei fluidi
- Grandezze fondamentali: pressione e densità
- Principio di Archimede
- Equazione di Bernoulli e applicazioni ai vasi sanguigni
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali ed esercitazioni.
Modalità d’esame
Scritto con domande aperte e semplici problemi di fisica.
Testo/i di riferimento
Qualsiasi testo di Fisica delle Scuole superiori
Testi di consultazione:
- Scannicchio D. Fisica Biomedica. Napoli: EdiSES; 2013.
- Bersani F, Bettati S, Biagi PF, Capozzi V, Feroci L, Lepore M, et al. Elementi di fisica. Padova: Piccin; 2009.
Insegnamento
FONDAMENTI DELL’INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE
CFU 8
Obiettivi formativi dell’insegnamento
L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di:
- Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali;
- Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa;
- Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata;
- Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti;
- Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeutici-riabilitativi ed assistenziali;
- Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri;
- Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica;
- Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia;
- Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL;
- Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto;
- Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”;
- Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo);
- Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli.
Modulo: PSICOLOGIA GENERALE
SSD M-PSI/01, CFU 1, 12 ore
Docente: Ermanno Moscatelli
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire gli elementi conoscitivi di base dei processi cognitivi, propedeutici allo studio della psicologia clinica e funzionali all’attività assistenziale.
Contenuti specifici
- Lessico e definizioni… di cosa stiamo parlando?
- Le correnti psicologiche e le definizioni di personalità
- L'intelligenza e i metodi di indagine
- Il paziente dal punto di vista psicologico
- I processi cognitivi di base
- Memoria ed attenzione
- Approfondimento: l'analisi comportamentale applicata
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Dibattiti e confronti con gli studenti.
Modalità d’esame
Scritto con domande a scelta multipla, domande a completamento e domande a risposta aperta.
Testo/i di riferimento
Imbasciati A, Margiotta M. Compendio di Psicologia. Padova: Piccin; 2005. Cap. 1, 2, 6, 14.
Legrenzi P. Fondamenti di psicologia generale - Teorie e pratiche. Bologna: Il Mulino; 2014. Cap. 1.
Durante il corso verranno fornite (anche mediante la piattaforma moodle) estratti di articoli o libri (non coperti da copyright) ed altro materiale idoneo a sostituire i testi sopraindicati.
Modulo: INFERMIERISTICA GENERALE
SSD MED/45, CFU 3, 36 ore
Docente: Palese Alvisa
Obiettivi formativi specifici
- Descrivere il campo di attività dell'infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa
- Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia confrontando le tendenze nazionali e internazionali
- Individuare i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata, i percorsi professionali, formativi e di carriera possibili in Italia
- Definire il concetto di assistenza da quello assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri
- Descrivere il profilo degli operatori dell'area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeutici-riabilitativi ed assistenziali dei pazienti
- Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri
- Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica
Contenuti specifici
- ‘Fare l’infermiere’: criteri guida, potenzialità e limiti dell'esercizio professionale
- Profilo professionale dell'Infermiere (DM 739/94)
- Il superamento del mansionario e del ruolo ausiliario della professione infermieristica (DPR 225/74)
- Legge 26 febbraio 1999 n. 42
- La storia moderna della professione infermieristica:
- Codice deontologico degli Infermieri (2009)
- Le Tendenze Internazionali: Statunitensi, Nord Americane, Europee, Orientali
- La competenza infermieristica
- La competenza di base, esperta ed avanzata (secondo Benner),
- Ambiti di sviluppo professionale e di carriera nella professione infermieristica: ambito clinico, organizzativo, formativo e di ricerca
- Legge 43/2006 sullo sviluppo di carriera orizzontale e verticale
- Il contributo dell’Assistenza Infermieristica e dell’Assistenza
- I criteri per distinguere un bisogno di assistenza da un bisogno di assistenza infermieristica
- Il profilo degli operatori di supporto all'assistenza infermieristica: OSS, OSS con formazione complementare (Accordo Stato Regione 2001/2003)
- Il concetto di attribuzione/delega: alberi decisionali
- I criteri per definire la complessità assistenziale dei pazienti
- Distinzione dei problemi di assistenza infermieristica da altri problemi (di assistenza o di diagnosi/terapia)
- Gli operatori dell’area sanitaria e il contributo specifico di ciascuno
- Le quattro classi di laurea e le specifiche finalità: Classe infermieristica/ostetrica, classe tecnica, riabilitativa e della prevenzione
- Il contributo degli operatori in un progetto di presa in carico multiprofessionale:
- Fattori facilitanti e ostacolanti il lavoro multidisciplinare
- Strategie di lavoro multidisciplinare
- Concetto di disciplina infermieristica e di caring: gli esiti sensibili alle cure infermieristiche
- Dignità, Sicurezza, Autocura, Confort, Coping, Transizioni
- Le strategie per raggiungere gli esiti: comportamenti di Caring, Transizioni, Empowermnet, Sorveglianza, Presenza
- Comportamenti di caring e misurabilità
- Paradigma della disciplina infermieristica:
- Ambiente, Salute/Malattia, Persona, Assistenza infermieristica
- Come il paradigma può essere utilizzato per riflettere sui modelli concettuali, professionali e organizzativi di un infermiere
- Esercizio applicativo
- La metodologia clinica infermieristica:
- Metodo clinico come processo di nursing
- Metodi/strumenti di accertamento di primo livello e di secondo livello
- Ragionamento diagnostico e uso della tassonomia Nanda
- Priorità e strategie assistenziali
- Metodi per pianificare/registrare le cure infermieristiche (piano di assistenza standard, personalizzato, clinical pathway): differenze e potenzialità
- Sorveglianza infermieristica
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Laboratori.
Interviste a testimoni privilegiati.
Modalità d’esame
Scritto con domande a scelta multipla e domande a risposta aperta.
Testo/i di riferimento
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson-Gnocchi; 2013. Cap. 1 (“La professione infermieristica in Italia”), 2 (“Caring infermieristico”), 5 (“Il processo assistenziale”).
Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n.739 Gazzetta Ufficiale 9 gennaio 1995, n.6. (Profilo professionale). Disponibile su: http://213.203.141.50/professione/ArchivioLeggi/Files/179/DM140994n739.pdf
Legge 26 febbraio 1999 n. 42. (Disposizioni in materia di professioni sanitarie). Disponibile su: http://www.parlamento.it/leggi/99042l.htm
Codice deontologico dell’infermiere. Disponibile su: http://www.ipasvi.it/professione/content.asp?ID=20
D.P.R.225/74 (Mansionario). Disponibile su: http://www.vicenzaipasvi.it/home/normativa/legislazione/xmansiona.htm
Conferenza stato regioni 22 febbraio 2001 (OSS). Disponibile su: http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo.pdf
Conferenza stato regioni 16 gennaio 2003 (OSSS). Disponibile su: http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo%20OSSS_formazione%20complementare.pdf
Legge 43/2006 art 6 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali. Disponibili su: http://www.ipasvi.it/norme-e-codici.htm
Modulo: PSICOLOGIA CLINICA
SSD M-PSI/08, CFU 1, 12 ore
Docente: Biasin Elena
Obiettivi formativi specifici
- Comprensione dei meccanismi di difesa, stress, e le emozioni
- Comprensione delle dinamiche relazionali normali e patologiche, le reazioni difensive e di adattamento alle situazioni di disagio psicologico
- Identificazione delle reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione e alle modifiche del sé; identificare le abilità di comunicazione appropriate con la famiglia e le persone significative dell’assistito;
- Identificazione delle risposte fornite dalla famiglia (o dalle persone di riferimento) alla malattia e ai trattamenti
- Identificazione delle conseguenze dello stress nelle relazioni professionali con gli assistiti e gli altri professionisti sanitari
Contenuti specifici
- Lo stress e la reazione di adattamento
- Le strategie per fronteggiare lo stress: le difese e il coping
- La malattia come evento stressante
- La persona malata e le reazioni psicologiche
- Risposte e comportamenti connessi alla malattia e ai trattamenti: autoefficacia, motivazione e aspettative di risultato
- Le emozioni e il disagio psicologico nel malato
- I familiari del paziente e le tipologie di famiglia
- Le emozioni, il disagio e le reazioni alla malattia dei familiari
- Lo stress degli operatori sanitari
- Il disadattamento lavorativo ed il Burnout
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali con sollecitazione all’interazione tra docente e studenti.
Modalità d’esame
Scritto.
Testo/i di riferimento
Sommaruga M. Comunicare con il paziente, Roma: Carrocci; 2005.
Cattellani R. Elementi di psicologia clinica, Roma: Carrocci; 2003.
Eventuali testi di approfondimento e di consultazione consigliati a lezione
Modulo: ANTROPOLOGIA CULTURALE
SSD M-DEA/01, CFU 1, 12 ore
Docente: Urli Nadia
Obiettivi formativi specifici
Il modulo intende fornire allo studente le conoscenze per poter utilizzare in modo attivo e consapevole le caratteristiche di una competenza culturale negli spazi di cura.
Contenuti specifici
- Le competenze culturali nel nursing: caratteristiche
- Dalle prescrizioni al cambiamento di saper tradurre in pratica la comprensione culturale
- Dall’ascolto attivo alla gestione dei conflitti: un modello per la pratica interculturale e la co-costruzione del significato negli spazi di cura
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Lavoro singolo e in gruppo su casi.
Attività partecipate.
Modalità d’esame
Scritto.
Testo/i di riferimento
Da Sclavi BM. Arte di ascoltare e mondi possibili, Milano: Mondadori; 2003.
Quaranta I, Ricca M. Malati fuori luogo. Medicina interculturale. Milano: Cortina; 2012.
Modulo: RELAZIONE ASSISTENZIALE
SSD MED/45, CFU 2, 24 ore
Docente: Cunico Laura
Obiettivi formativi specifici
- Conoscenze
- I riferimenti teorici utili alla comprensione dell’esperienza di salute /malattia dell’assistito ed allo sviluppo/mantenimento della relazione assistenziale
- L’identificazione dei fattori psicologici che influiscono nella relazione assistenziale
- La preparazione del sé del professionista per la relazione di aiuto
- Peculiarità e significati del linguaggio nella relazione assistenziale
- I principi e le strategie di gestione di una comunicazione efficace, all’interno della relazione di aiuto
- Le strategie di relazione in relazione alle diverse finalità del percorso assistenziale terapeutico, riabilitativo e palliativo)
- Dinamica della relazione infermiere-assistito
- Competenze
- Utilizzare le conoscenze teoriche per l’analisi / lettura di alcune situazioni relazionali
- Utilizzare le conoscenze teoriche per l’analisi / lettura di alcuni contesti operativi / fasi del ciclo di vita / appartenenza culturale
- Utilizzare le conoscenze teoriche per un lavoro su di sé
- Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare ad utilizzare correttamente i vari linguaggi
- Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare riconoscere i diversi episodi relazionali
- Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare a gestire il disagio dell’altro
- Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare riconoscere i diversi tipo di disagio
Contenuti specifici
- La percezione interpersonale e la comunicazione sociale
- I filtri della percezione, la realtà e le sue rappresentazioni (sistema VAK)
- Le strutture del linguaggio (profonda e superficiale)
- Il processo comunicativo
- Gli assiomi della comunicazione umana (Watzlawick et al.)
- La comunicazione verbale Il “peso” delle parole nella comunicazione/relazione professionale: le parole tossiche (Killing words) e le parole colorate (Kissing words)
- La comunicazione paraverbale (voce
- La comunicazione non verbale (il linguaggio del corpo, comportamento spaziale, contatto corporeo, orientamento e postura, gestualità, sguardo, mimica facciale)
- La comunicazione professionale (competenze e abilità dell’infermiere)
- Costruire una relazione di aiuto (conquistare la fiducia del paziente, riservatezza, confidenzialità,)
- I principi della relazione di aiuto (il paradigma rogersiano )
- La “giusta” distanza nella relazione assistenziale
- L’agenda del paziente come strumento per la conduzione del colloquio
- Il metodo Calibrazione-Ricalco-Guida
- Tecniche efficaci della comunicazione terapeutica (Ascolto, silenzio, riformulazione, eco, rispecchiare, commenti empatici, continuazione,…)
- Atteggiamenti che non facilitano la comunicazione e la comprensione dell’altro: frasi stereotipate, giudizi, consigli non richiesti
- Comunicare con persone con deficit sensoriali (non vedente, non udente, deprivazione sensoriale, afasia motoria e sensoriale)
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Esercitazioni individuali e di gruppo.
Proiezione di video e analisi guidata.
Modalità d’esame
Scritto con domande aperte/chiuse.
Testo/i di riferimento
Saiani L, Brugnolli A. (2011) Trattato di cure infermieristiche. Capitolo 3 La relazione nel processo assistenziale: pag 64-82; Napoli: Sorbona – Idelson Gnocchi.
Dispensa integrativa a cura della docente.
LABORATORI I
SSD MED/45, CFU 1, 30 ore
Docente: Bulfone Teresa
Obiettivi formativi
Lo studente sarà in grado di:
- Salvaguardare i diritti del malato
- Conoscere i diritti dei malati ed individuare comportamenti coerenti con i principi valoriali espressi nelle dichiarazioni dei diritti del malato
- Conoscere la normativa sulla privacy ed individuare comportamenti conformi agli obblighi deontologici e alla normativa sulla tutela della privacy
- Garantire la prevenzione del rischio infettivo nelle strutture sanitarie,
- Conoscere la normativa vigente in ambito della lotta antincendio e gestione emergenze
- Individuare ed applicare le strategie per la lotta agli incendi e gestione emergenze
- Eseguire un prelievo venoso periferico, prevenendo il rischio biologico
- Eseguire il prelievo capillare per determinare la glicemia con glucometro
- Eseguire il cateterismo vescicale a permanenza in asepsi
- Rimuovere il catetere vescicale nel rispetto del rischio biologico
- Garantire la somministrazione dell’ossigeno secondo prescrizione
- Preparare il farmaco per aerosolterapia
- Allestire l’apparecchio per aerosolterapia
- Garantire la riservatezza in sanità
- Scegliere il tipo di igiene delle mani secondo la situazione
- Eseguire la procedura di igiene delle mani secondo le indicazioni World Health Organization
- Riconoscere le situazioni che richiedono l’uso dei guanti monouso o guanti sterili
- Gestire un campo sterile garantendo l’asepsi
- Eseguire lo smaltimento dei rifiuti speciali
- Collaborare nella prevenzione degli incendi ed emergenze,
- Prevenire i disturbi muscolo scheletrici ed adottare tecniche di movimentazione sicura dei carichi
- Adottare posture idonee alla salvaguardia dei disturbi muscolo scheletrici da sovraccarico biomeccanico
- Eseguire la venipuntura (prelievo venoso) e glicostick
- Eseguire il cateterismo vescicale femminile e maschile
- Usare la cannula nasale, la maschera venturi e la maschera reservoir secondo la dose di ossigeno prescritta
- Eseguire l’aerosol terapia
- Eseguire l’elettrocardiogramma (ECG) standard
- Applicare i principi di corretta esecuzione di un ECG al fine di una adeguata refertazione
- Eseguire un ECG a 12 derivazioni
- Applicare abilità di calcolo al fine di somministrare la giusta dose prescritta
- Eseguire la procedura di somministrazione di un farmaco per via naturale
- Eseguire l’iniezione sottocute di EBPM predosata
- Garantire la relazione professionale con il paziente
- Utilizzare strategie di ascolto attivo (I livello)
- Utilizzare la riformulazione (I livello)
- Somministrare la terapia per via naturale e l’iniezione di eparina a basso peso molecolare predosata (EBPM)
Contenuti specifici
Procedura di:
- Igiene delle mani con soluzione alcolica e con detergenti/antisettici
- Vestizione e rimozione dei guanti puliti e dei guanti sterili
- Allestimento di un campo sterile
- Uso dei DPI secondo il rischio
- Smaltimento dei rifiuti a rischio biologico
- Applicazione della normativa antincendio ed emergenze
- Protezione antincendio e misure da adottare in caso di incendio
- Utilizzo di attrezzature di protezione individuale
- Uso dell’estintore
- Tecnica di movimentazione dei carichi manuali
- Posture corporee da mantenere per prevenire le lesioni muscolo scheletriche
- Tecniche di mobilizzazione e trasferimento dei pazienti
- Esecuzione di prelievo venoso periferico
- Esecuzione del glicostick con uso del pungidito e del glucometro
- Smaltimento dei rifiuti a rischio biologico
- Allestimento del campo sterile per cateterismo vescicale
- Inserimento del catetere vescicale a permanenza nel maschio e nella femmina in asepsi
- Rimozione del catetere vescicale a permanenza
- Applicazione della cannula nasale, della maschera venturi e della maschera reservoir secondo percentuale di concentrazione dell’ossigeno da somministrare
- Allestimento di miscela di farmaci per aerosolterapia
- Esecuzione aerosol terapia
- Esecuzione di ECG standard
- Analisi critica del tracciato per refertazione (I livello)
- Analisi unità di misura e calcolo aritmetico per somministrare la giusta dose di farmaco per via naturale
- Uso di presidi per dosare il farmaco
- Somministrazione dei farmaci in sicurezza per via orale e topica
- Somministrazione in sicurezza di EBPM pre - dosata sottocute
- Tecniche di ascolto attivo per una comunicazione efficace con il paziente (I livello)
- Tecniche di riformulazione per una comunicazione efficace con il paziente (I livello)
Modalità di svolgimento
Applicazioni pratica di procedure su manichino.
Applicazione pratica di prescrizioni farmacologiche.
Analisi critica in piccoli gruppi di procedure/situazioni specifiche.
Simulazione di ascolto attivo e riformulazione.
Lezioni frontali ed esercitazioni interattive.
Testo/i di riferimento
Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson Gnocchi; 2011.
Insegnamento
ATTIVITA’ FORMATIVE PROFESSIONALIZZANTI e TIROCINIO
SSD MED/45, CFU 16, ore 480
Docente: Stefania Zuliani
Obiettivi formativi dell’insegnamento
Il tirocinio del primo anno rappresenta l’occasione privilegiata per verificare le proprie attese e attivare la prima socializzazione con il ruolo infermieristico, con la finalità generale di:
a) Promuovere abilità d’accertamento infermieristico di primo livello;
b) Sviluppare abilità di ragionamento clinico e
c) Sviluppare abilità di pianificazione dell’assistenza per pazienti a complessità assistenziale medio/bassa
Obiettivi formativi specifici
Il tirocinio clinico del primo anno, offrirà agli studenti l’opportunità di:
- Adottare strategie di prevenzione del rischio professionale per la tutela della propria e altrui sicurezza;
- Effettuare l’accertamento di primo livello dei problemi del paziente utilizzando metodi e strumenti appropriati;
- Identificare i problemi di assistenza infermieristica di base, definire le priorità assistenziali dei pazienti accolti in ambito medico e/o chirurgico di bassa/media complessità,
- Monitorare l’evoluzione quotidiana dei problemi dei pazienti;
- Instaurare la relazione professionale con i pazienti, i loro familiari o caregiver.
Contenuti specifici esperienziali
Lo studente sarà messo nelle condizioni di sviluppare competenze inerenti a:
- inserimento nella struttura operativa;
- adozione di strategie di prevenzione del rischio professionale, per la tutela della propria e altrui sicurezza;
- accertamento di primo livello e sorveglianza/monitoraggio dell’evoluzione quotidiana dei problemi dei pazienti accolti in ambito medico e/o chirurgico;
- accertamento di primo livello e sperimentazione nell’uso di strumenti di raccolta dati diversificati realizzati con fonti primarie e secondarie, nell’esame obiettivo, e nella convalida dei dati;
- ragionamento diagnostico per individuare i problemi dei pazienti;
- argomentazione delle priorità assistenziali individuate in pazienti di bassa/media complessità;
- motivazione degli interventi assistenziali proposti;
- relazione professionale con i pazienti, i loro familiari o caregiver;
- monitoraggio/valutazione - quotidiana ed alla dimissione - dei progressi del paziente;
- somministrazione sicura dei farmaci: solo terapia orale, topica, sottocutanea di Eparina Basso Peso Molecolare predosata.
Modalità di svolgimento
Tirocinio clinico si svolge, in due periodi, (aprile/maggio e luglio/settembre), in contesti assistenziali sono di tipo medico e chirurgico generale e/o specialistico di strutture sanitarie ospedaliere e/o residenziali.
Modalità d’esame
Le competenze sviluppate dallo studente sono valutate complessivamente durante le due esperienze di tirocinio rispetto a:
- applicare le conoscenze
- dimostrare comprensione e autonomia di giudizio
- utilizzare abilità di comunicazione e relazione
- dimostrare responsabilità e capacità di apprendimento/autovalutazione
Al termine del tirocinio con una prova finale strutturata e denominata OSCE (Objective Structured Clinical Examination). L’Esame Obiettivo Standardizzato delle Competenze Cliniche avverrà secondo la metodologia OSCE per la valutazione delle competenze raggiunte nelle attività formative professionalizzanti di tirocinio (stazioni sequenziali di: simulazioni, testimonianze di parenti/operatori, audio/video registrazioni, casi clinici).
Strategie di supporto all’apprendimento clinico:
Debriefing
Report di tirocinio
Valutazioni intermedie e finali in tirocinio
Supervisione e feedback
Prova di simulazione dell’esame OSCE.
Strumenti di supporto:
Testo: Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona – Idelson Gnocchi; 2011.
Documento: “Guida per la preparazione all’esame OSCE”.