INFORMAZIONI SU

Programma di Tirocinio II

Guida ai programmi del CdL in Educazione professionale

 

SSD MED/48

 

Obiettivi

Il tirocinio del secondo anno (tirocinio valutativo) ha la finalità di dare avvio al progetto e programmi educativi in realtà diverse nell’ambito socio-assistenziale, socio-sanitario e sanitario. Lo studente affiancherà gli operatori. Ha l’obiettivo di far acquisire le capacità di rilevare e valutare i bisogni e le richieste ed individuare le risposte pertinenti e congrue in termini di operatività.

 

 

TIROCINIO II (area dipendenza/marginalità)

 

(10 CFU, 50 ore)

Docente: Francesca Peresson

 

Obiettivi cognitivi

Apprendere alcuni riferimenti teorici e metodologici utili ad uno svolgimento corretto e consapevole dell’esperienza di tirocinio nell’area della marginalità.

 

Obiettivi generali

Entrare in contatto con i fenomeni della marginalità.

Essere in grado di utilizzare i concetti appresi come elementi di formazione personale per orientarsi in senso educativo nell’esperienza di tirocinio.

 

Obiettivi specifici

Diventare consapevoli del pregiudizio ed imparare a gestirlo.

Creare una cultura sulla marginalità estendibile anche al gruppo dei pari e non solo.

Conoscere le realtà che potrebbero incontrare durante l’esperienza di tirocinio.

Apprendere quali strumenti educativi possono essere utilizzati in base al contesto e al tipo di utenza.

Apprendere il ruolo dell’educatore e i suoi compiti in base al contesto e al tipo di utenza.

Conoscere le principali difficoltà educative e relazionali e i metodi per risolverle.

 

Contenuti

Il Tirocinio ha la finalità di fornire allo studente conoscenze teoriche e metodologiche per una consapevole e corretta individuazione della molteplicità delle fenomenologie e dei contesti educativi legati all’area dell’esclusione sociale. Il corso prenderà avvio con la presentazione delle “parti” attraverso un’attività laboratoriale, in questo modo lo studente entrerà in contatto immediatamente con la metodologia scelta per il corso e soprattutto con quello che è uno degli strumenti dell’Educatore Professionale ovvero l’ASCOLTO. Seguirà la stipula del contratto psicologico/formativo del corso, con la finalità attraverso un’attività laboratoriale, di rilevare il punto di partenza conoscitivo dello studente rispetto al tema della marginalità e dell’esclusione sociale, i bisogni e le aspettative rispetto al percorso formativo in aula e sul campo. Questo assicurerà una partecipazione attiva dello studente al proprio percorso, il quale si riconoscerà come protagonista e responsabile del proprio apprendimento, tutto questo restando all’interno della cornice (vedi obiettivi e finalità del corso) scelta e condivisa con la classe dal docente. A seguito della stipula del contratto (già avvenuta), rispettando la cornice del corso, si è scelto il percorso di apprendimento che raggiungerà il culmine durante l’attività di tirocinio, in questo modo:

-          Analisi degli stili di vita al fine di comprendere come io persona e soprattutto io Educatore Professionale posso essere motore di cambiamento nella e per la comunità, al fine di indagare e riflettere rispetto alla motivazione che li ha spinti a scegliere questo percorso di studi e questa professione, auspicando in una riflessione sulla responsabilità di questa scelta.

-          Indagare a livello teorico, pratico e metodologico la natura degli stereotipi, dei pregiudizi e dei miti, al fine di annullare il potere che queste idee hanno sulle persone; rendere consapevoli rispetto alla distinzione tra giudicare e valutare.

-          Analisi fenomenologica e metodologica della Povertà e della sua rappresentazione più estrema: i Senza Dimora. Analisi che prenderà avvio dalla teoria, dati statistici e normativa per arrivare al ruolo dell’Educatore Professionale e agli strumenti metodologici da utilizzare nel contesto specifico.

-          Analisi fenomenologica e metodologica dell’Immigrazione, con particolare attenzione al fenomeno della Tratta degli Esseri Umani. Analisi che prenderà avvio dalla teoria, dati statistici e normativa per arrivare al ruolo dell’Educatore Professionale e agli strumenti metodologici da utilizzare nel contesto specifico.

-          Analisi del fenomeno dei Rifugiati e Richiedenti Asilo, analisi che prenderà avvio dalla teoria, dati statistici e normativa per arrivare al ruolo dell’Educatore Professionale e agli strumenti metodologici da utilizzare nel contesto specifico.

-          Analisi fenomenologica e metodologica della detenzione in carcere, con particolare attenzione al fenomeno delle carceri in FVG. Analisi che prenderà avvio dalla teoria, dati statistici e normativa per arrivare al ruolo dell’Educatore Professionale e agli strumenti metodologici da utilizzare nel contesto specifico.

-          Analisi fenomenologica e metodologica dei campi Rom. Analisi che prenderà avvio dalla teoria, dati statistici e normativa per arrivare al ruolo dell’Educatore Professionale e agli strumenti metodologici da utilizzare nel contesto specifico.

 

Modalità di svolgimento

Incontri in aula ed attività laboratoriali.

 

Testi di riferimento

Goffman, E. 2003 Stigma. L’identità negata, Ombre Corte, Verona.

Gui L. 1996 L'utente che non c'è. Emarginazione grave: persone senza dimora, i servizi sociali, F. Angeli, Roma. 2004, Le sfide teoriche del servizio sociale. I fondamenti scientifici di una disciplina, Carocci Faber, Roma.

Gnocchi R. 2008 Pedagogia del disagio adulto. Dialogo interdisciplinare e accompagnamento educativo, Unicolpi, Milano.

Landuzzi C. e Pieretti G. 2003 Servizio sociale e povertà estreme. Accompagnamento educativo, Franco Angeli, Milano.

Dal Lago, A. 2004. Non-persone. L’esclusione dei migranti in una società globale. Universale Economica Feltrinelli, Milano.

Baraldi, C. 2003 Comunicazione interculturale e diversità, Carocci, Roma.

Mazzetti, M. 2003 Il dialogo transculturale. Carocci, Roma

Mezzadra, S. 2006 Diritto di Fuga, Ombre Corte, Verona.

Sassen, S. 1999 Migranti, coloni, rifugiati. Dall’emigrazione di massa alla fortezza Europa. Feltrinelli.

Quassoli F. 2006 Riconoscersi. Differenze culturali e pratiche comunicative, Milano, Raffaello Cortina

Tabboni, S. 2006 Lo straniero e l’Altro. Napoli, Liguori

Altin, R., Virgilio, F. 2011 Ordinarie Migrazioni. KAPPA VU, Udine

Catarci, M. 2011 L’integrazione dei rifugiati. Formazione e inclusione nelle rappresentazioni degli operatori sociali. Franco Angeli.

Lavanco G., Santinello M. 2009 I senzafissa dimora: analisi psicologica del fenomeno e ipotesi di intervento, Edizioni Paoline.

Bauman Z. 2007 Vite di scaltro, Laterza.

Piasere L. 1999 Un mondo di mondi, L'Ancora del Mediterraneo. 2012, Scenari dell’antiziganismo, SEID. 2005, Popoli delle discariche, CISU.

 

 

TIROCINIO II (area salute mentale)

 

(10 CFU, 50 ore)

Docente: Maria Luisa Valenta

 

Programma

Definizione di salute mentale.

Le leggi nazionali e regionali sulla salute mentale, il sistema sanitario nazionale.

Principali patologie psichiatriche.

I servizi territoriali per la salute mentale (DSM, CSM, SOPDC, strutture residenziali e semiresidenziali).

La riabilitazione in salute mentale: gli assi della riabilitazione e i modelli.

Il ruolo dell’educatore nella riabilitazione con pazienti psichiatrici.

Il processo di recovery.