Riforma del sistema universitario
Riforma del sistema universitario. L. 240/10 e decreti applicativi
Riforma del sistema universitario. L. 240/10 e decreti applicativi
Dal 29 gennaio 2011 è in vigore la Legge 240/10 pubblicata nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14 gennaio 2011 - Serie generale, recante Norme in materia di organizzazione delle universita, di personale accademico e reclutamento, nonche delega al Governo per incentivare la qualita e l’efficienza del sistema universitario.
Decreti applicativi Legge 240/2010:
Decreto ministeriale 7 giugno 2012, n. 76
Regolamento recante criteri e parametri per la valutazione dei candidati ai fini dell’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale per l’accesso alla prima e alla seconda fascia dei professori universitari, nonché le modalità di accertamento della qualificazione dei Commissari, ai sensi dell’articolo 16, comma 3, lettere a), b) e c) della legge 30 dicembre 2010, n. 240, e degli articoli 4 e 6, commi 4 e 5, del decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 222.
Decreto Legislativo 29 marzo 2012, n. 68
Revisione della normativa di principio in materia di diritto allo studio e valorizzazione dei collegi universitari legalmente riconosciuti, in attuazione della delega prevista dall'articolo 5, comma 1, lettere a), secondo periodo, e d), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, e secondo i principi e i criteri direttivi stabiliti al comma 3, lettera f), e al comma 6.
(G.U. n. 126 del 31 maggio 2012)
Decreto Legislativo 29 marzo 2012, n. 49
“Disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei, in attuazione della delega prevista dall'articolo 5, comma 1, della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal comma 1, lettere b) e c), secondo i principi normativi e i criteri direttivi stabiliti al comma 4, lettere b), c), d), e) ed f) e al comma 5” (GU n. 102 del 3 maggio 2012).
Decreto ministeriale 4 gennaio 2012
Compenso da corrispondere ai componenti, in servizio all'estero, della commissione nazionale prevista per il conseguimento dell'abilitazione scientifica nazionale per le funzioni di professore di prima e di seconda fascia - art. 16, comma 3, legge 30 dicembre 2010, n. 240. (Decreto n. 159). (12A04430)
(GU n. 94 del 21-4-2012)
Decreto Legislativo 27 gennaio 2012, n. 18
Introduzione di un sistema di contabilità economico-patrimoniale e analitica, del bilancio unico e del bilancio consolidato nelle università, a norma dell'art. 5, comma 1, lettera b), e 4, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240.
(GU n. 57 del 8-3-2012)
Decreto Legislativo 27 gennaio 2012, n. 19
Valorizzazione dell'effienza delle università e conseguente introduzione di meccanismi premiali nella distribuzione di risorse pubbliche sulla base di criteri definiti ex ante anche mediante la previsione di un sistema di accreditamento periodico delle università e la valorizzazione della figura dei ricercatori a tempo indeterminato no confermati al primo anno di attività, a norma dell'articolo 5, comma 1, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240.
(GU n. 57 del 8-3-2012)
Decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2011, n. 232
Regolamento per la disciplina del trattamento economico dei professori e dei ricercatori universitari, a norma dell'articolo 8, commi 1 e 3 della legge 30 dicembre 2010, n. 240.
(GU n. 33 del 9-2-2012)
Decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 222
Regolamento concernente il conferimento dell'abilitazione scientifica nazionale per l'accesso al ruolo dei professori universitari, a norma dell'articolo 16 della legge 30 dicembre 2010, n. 240.
(GU n. 12 del 16-1-2012)
Decreto Legislativo 27 ottobre 2011, n. 199
Disciplina del dissesto finanziario delle università e del commissariamento degli atenei, a norma dell'articolo 5, commi 1, lettera b), e 4, lettere g), h) ed i), della legge 30 dicembre 2010, n. 240.
(GU n. 275 del 25-11-2011)
Decreto ministeriale 21 luglio 2011, n. 313
Trattamento economico spettante ai titolari dei contratti per attività di insegnamento. Articolo 23, comma 2, della legge 240/2010.
(GU n. 254 del 31-10-2011)
Decreto ministeriale 10 agosto, n. 168
Regolamento concernente la definizione dei criteri di partecipazione di professori universitari a società aventi caratteristiche di spin off o start up universitaria di attuazione di quanto previsto all'articolo 6, comma 9, della legge 30 dicembre 2010, n. 240.
(GU n. 242 del 17-10-2011)
Decreto ministeriale 9 marzo 2011, n. 102
Importo minimo assegni di ricerca - articolo 22, legge 30 dicembre 2010, n. 240.
(GU n.141 del 20-06-2011)
Decreto ministeriale 29 luglio 2011
Determinazione dei settori concorsuali, raggruppati in macrosettori concorsuali, di cui all'articolo 15, legge 30 dicembre 2010, n. 240.
Normativa sistema universitario
Normativa sistema universitario
- E' stato convertito in legge (8 gennaio) il decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca. Ecco il testo della legge, con le modificazioni apportate dal Senato.
- La Legge 133/2008 reca "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria". La legge, che ha convertito il decreto legge 112/08, ha stabilito la limitazione del turn over del personale universitario, la possibilità di trasformare le università in fondazioni di diritto privato, la riduzione delle consulenze e della collaborazioni nella pubblica amministrazione, la riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), nelle seguenti misure:
- 63,5 milioni di euro per il 2009
- 190 milioni di euro per il 2010
- 316 milioni di euro per il 2011
- 417 milioni di euro per il 2012
- 455 milioni di euro per il 2013
- L'Università di Udine promuove un percorso di riflessione critica sui contenuti dei recenti provvedimenti normativi (L. 133/08 e D.L. 180/08) finalizzata alla costruzione di una proposta condivisa.
Tutti i contributi inviati a riforma@uniud.it verranno esaminati da un gruppo di lavoro designato dagli organi di governo dell'Ateneo al fine di pervenire a un documento unitario. - Schema di decreto dei Presidente della Repubblica relativo alla costituzione dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR).
- Nuovo Regolamento ANVUR del 27 maggio 2010
- Decreto relativo alla valutazione scientifica dei ricercatori
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Il 28 ottobre 2009 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il " Disegno di legge in materia di organizzazione e qualità del sistema universitario, di personale accademico e di diritto allo studio". Il testo del DDL dovrà affrontare l’iter parlamentare con primo dibattito al Senato: (disegno di legge)
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PARERE DEL CUN SUL DDL A.S N. 1905 DEL 14.01.2010 "NORME IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DELLE UNIVERSITA', DI PERSONALE ACCADEMICO E RECLUTAMENTO, NONCHE' DELEGA AL GOVERNO PER INCENTIVARE LA QUALITA' E L'EFFICENZA DEL SISTEMA UNIVERSITARIO"
- CONSIDERAZIONI E PROPOSTE DELLA CRUI DEL 25.02.2010 SUL DDL DI RIFORME DELL'UNIVERSITA'
- DOCUMENTO INTECONFERENZA DEI PRESIDI DI FACOLTA' DEL 26.02.2010 SUL DDL IN MATERIA DI RIFORME DELL'UNVERSITA'
INTERVENTI AL CONVEGNO DEL 10.03.2010 "Il futuro dell'Università- Il disegno delle riforme nazionali"
- Intervento di ANTONELLO MASIA CAPO DIPARTIMENTO PER L'UNIVERSITA', L'AFAM E LA RICERCA DEL MIUR - DIRETTORE DIREZIONE GENERALE PER L'UNIVERSITA' DEL MIUR
- Intervento di LUIGI BIGGERI PRESIDENTE DEL COMITATO NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA UNVIERSITARIO (CNVSU)
- Intervento di FRANCO CUCCURULLO PRESIDENTE DEL COMITATO DI INDIRIZZO PER LA VALUTAZIONE DELLA RICERCA (CIVR)
- Intervento di DAVIDE BASSI RETTORE DELL'UNIVERSITA' DI TRENTO
- Intervento di ENRICO PERITI PRESIDENTE CODAU
- Intervento di PAOLO ROSSI MEMBRO DEL CONSIGLIO NAZIONALE UNVIERSITARIO (CUN)
MOZIONI CRUI
- DDL approvato dal Senato il 29 luglio 2010 su: "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario".
DDL approvato definitivamente in terza lettura dal Senato il 23 Dicembre 2010 su: "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario".
CUN
L'indirizzo del collegamento è: https://www.cun.it/homepage/notfound/?notfound=Presentazione.aspx%2F
Riassetto Dipartimentale
Riassetto Dipartimentale
Al fine di agevolare i dipartimenti nel percorso di riorganizzazione avviato, è attiva una casella di posta elettonica (dipartimenti2011@uniud.it) a cui è possibile inviare i quesiti inerenti le procedure relative.
Le risposte alle domande di interesse generale sono riportate nella presente pagina.
FAQ
1) D: Nel caso di aggregazione per incorporazione che determini la permanenza del dipartimento A (incorporante) in cui confluiscono la maggioranza dei docenti di un altro dipartimento B (incorporato) e a cui si aggiungono docenti singoli di altri dipartimenti, quali sono le delibere da adottare?
R: E’ necessaria la delibera del solo dipartimento A (incorporante) che approvi il progetto di incorporazione e che riporti l’elenco dei docenti e dei ricercatori che confermano l’afferenza al dipartimento A e quello dei nuovi docenti e ricercatori che afferiranno allo stesso dal 1/1/2011.
2) D: Nel caso di costituzione di un nuovo dipartimento per fusione, trattandosi di dipartimento esistente solo dal 1/1/2011 come deve essere gestita entro il termine del 31/5/2010 la procedura di adesione al nuovo dipartimento?
R: Ciascuno dei dipartimenti esistenti coinvolti nel percorso di fusione deve approvare lo stesso progetto, avendo cura di allegare l’elenco e la firma del personale docente e ricercatore che richiede di afferire al nuovo dipartimento. (vedi Tabella 1 modello fusione)
3) D: Nel corso del 2010, durante la fase transitoria che dal 1/1/2011 porterà all’attivazione di un nuovo dipartimento nato per fusione, chi farà parte del Consiglio Provvisorio del costituendo nuovo dipartimento?
R: Ne faranno parte tutte le persone che appartengono ai Consigli dei dipartimenti che andranno a fondersi, eventualmente integrati dal Segretario amministrativo del nuovo Dipartimento.
4) D: Nel corso del 2010, durante la fase transitoria che dal 1/1/2011 porterà all’attivazione dei nuovi dipartimenti, quale sarà la situazione dei Segretari amministrativi di dipartimento?
R: fino al 31/12/2010 restano in carica i segretari amministrativi dei dipartimenti esistenti e nel frattempo saranno individuati anche i segretari amministrativi dei nuovi dipartimenti. Ciascuno per la sua parte (anche in collaborazione) sarà impegnato nel portare a termine le attività dei dipartimenti esistenti e impostare la gestione e l’organizzazione dei nuovi dipartimenti. L’impostazione amministrativa sarà definita secondo i criteri di riferimento indicati dalla Direzione amministrativa.
5) D: Il Consiglio provvisorio del costituendo dipartimento sarà sempre composto da tutte le persone che formano i Consigli dei dipartimenti proponenti oppure solo dai docenti che hanno sottoscritto la proposta?
R: Solo dai docenti che hanno sottoscritto la proposta e che appartengono ai dipartimenti che si andranno a fondere.
6) D: Nei Dipartimenti interessati alla fusione con Direttore in scadenza di mandato a settembre 2010 si deve comunque procedere con le elezioni del nuovo mandato o scorcio di mandato?
R: La situazione sarà portata all’attenzione degli organi di governo collegiali al fine di evitare nuove elezioni e prorogare fino a fine anno i direttori in carica ma in scadenza di mandato.
7) D: In quale fase va inserita l’adesione alla proposta da parte di un docente non compreso tra i docenti dei dipartimenti proponenti?
R: L’adesione alla proposta deve essere contestuale alla stessa.
8) D: Nel caso di disattivazione del Dipartimento a decorrere dal 1/1/2011 con afferenza del personale docente e ricercatore a diversi altri dipartimenti, quale sarà la destinazione degli spazi, dei beni e dei fondi di ricerca?
R: I fondi riconducibili univocamente al docente/ricercatore o i beni mobili acquisiti con gli stessi, seguiranno il docente/ricercatore. A tal fine è opportuno che i dipartimenti siano in grado di verificare analiticamente le situazioni di cui sopra. Relativamente agli spazi, salvaguardando le situazioni strutturali caratterizzate da complessi laboratori di ricerca, sarà compito del Consiglio di amministrazione provvedere alla loro riallocazione in modo equo rispetto alle situazioni dei diversi dipartimenti.
9) D. All’interno delle aree CUN identificate nelle Proposte di fusione/incorporazione, devono essere considerati solo i SSD degli afferenti fondanti o possono essere considerati anche altri SSD delle aree identificate?
R. Vanno riportati obbligatoriamente i SSD del personale docente e ricercatore che afferisce, e quelli che si considerano caratterizzanti il progetto scientifico/culturale del nuovo dipartimento, auspicabilmente non presenti in altri dipartimenti. E’ possibile aggiungere l’indicazione di SSD integrativi che devono comunque essere marginali rispetto al progetto scientifico/culturale.
10) D: Ipotizzando che non tutti i docenti attualmente afferenti ai dipartimenti interessati alla fusione sottoscrivano la proposta di istituzione nuovo dipartimento ed il relativo impegno ad afferirvi, il vecchio dipartimento rimane attivo nel 2011?
R: Con la delibera degli organi di governo collegiali (C.d.A. e S.A.) che approveranno l’attivazione dei nuovi dipartimenti a decorrere dal 1/1/2011, sarà contestualmente assunta la decisione relativa alla disattivazione dei dipartimenti pre-esistenti che non raggiungano la somma dimensionale richiesta (40).
11) D: Nella proposta, alla voce “risorse ritenute adeguate all’attivazione del nuovo dipartimento” cosa deve essere inserito?
R: La stima dell’importo necessario per far fronte al funzionamento ordinario del dipartimento. A titolo di esempio: risorse necessarie per far fronte a spese di cancelleria, spese telefoniche, aggiornamento scientifico, ricerca dipartimentale. Relativamente al personale tecnico amministrativo, vanno indicate eventuali esigenze inerenti particolari profili o specializzazioni tecniche relative alla tipologia di attività di ricerca svolta dal dipartimento. In ogni caso, la tipologia e l’ammontare delle risorse assegnate ai dipartimenti saranno oggetto di decisione da parte degli organi di governo collegiali (C.d.A. e S.A.).
Modifiche di Statuto - ex art. 2, comma 5, L. n. 240/10: lavori della commissione
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