Open Access

l'accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche

L’Open Access è uno dei pilastri fondamentali della Scienza aperta.
Mentre la Scienza aperta è un concetto ampio che promuove l’accessibilità la trasparenza, la condivisione, la collaborazione e la riproducibilità della ricerca, l’Open Access si concentra specificamente sulla libera accessibilità delle pubblicazioni scientifiche.

Storia

L’Open Access muove i primi passi come movimento ufficiale nel 2001 con la Conferenza di Budapest e la successiva Budapest Open Access Initiative (BOAI) del 2002, che ne segna la nascita formale. La BOAI definisce l’accesso aperto e individua le due principali vie: autoarchiviazione e pubblicazione in riviste OA.
Nel 2003, i documenti Bethesda Statement on Open Access Publishing e Berlin Declaration on Open Access to Knowledge in the Sciences and Humanities precisano ulteriormente i principi dell’Open Access, stabilendo che la letteratura scientifica deve essere liberamente accessibile online, senza barriere economiche o legali, pur rispettando il diritto d’autore.

L’Italia, nel solco Berlin Declaration, entra nel movimento con la Dichiarazione di Messina del 2004, i cui principi sono alla base della successiva legislazione, in particolare la Legge 112 del 7 ottobre 2013.

Strategie di pubblicazione

Le strategie di pubblicazione Open Access sono state definite e sviluppate nel corso del tempo da diverse istituzioni, ricercatori e iniziative globali.
In particolare la succitata Berlin Declaration on Open Access to Knowledge in the Sciences and Humanities, ne ha definito due principali:

  • l'auto-archivizione o green road, cioè, il deposito di una copia digitale delle pubblicazioni di ricerca nel proprio archivio istituzionale e la pubblicazione, secondo regole previste da accordi con gli editori, della versione non editoriale nel medesimo archivio;
  • la pubblicazione ad accesso aperto o gold road, cioè, la pubblicazione dei risultati delle proprie ricerche in riviste o monografie ad accesso aperto, soggette a peer review al pari di quelle commerciali

I vantaggi dell'Open Access

L’Open Access è cruciale per la Scienza aperta perché consente:

  • la diffusione della conoscenza senza barriere economiche o istituzionali,
  • il miglioramento dell' impatto della ricerca,
  • la collaborazione interdisciplinare e la ricerca riproducibile,
  • l'accesso ai risultati scientifici da parte dei cittadini,
  • la maggior trasparenza e affidabilità della scienza, prevenendo il problema della “scienza chiusa” o inaccessibile.

Tutti questi vantaggi, sostenuti sia dalle politiche della Commissione Europea sia da provvedimenti normativi nazionali, sono riconosciuti dal nostro ateneo che ormai da anni ha intrapreso il percorso verso l'accesso aperto alla letteratura scientifica, approvando nel 2013 - tra i primi in Italia - una Policy sull'Accesso aperto (2013), istituendo nel 2015 il Repository istituzionale (IRIS) e sottoscrivendo, qualche anno dopo, contratti trasformativi tramite CARE CRUI con importanti editori per la pubblicazione dei prodotti in forma agevolata.