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Sociologia della comunicazione e tecniche della comunicazione di massa

Programma dell'insegnamento di Sociologia della comunicazione e tecniche della comunicazione di massa - Corso di laurea in Discipline della musica, del cinema e dello spettacolo - anno accademico 2015/16

Docente: Gianugo Maria Cossi

indirizzo email: gianugo.cossi@uniud.it

pagina web personale: http://people.uniud.it/page/gianugo.cossi

Denominazione insegnamento (in inglese): Sociology of Communication and Techniques of Mass Communication.

Lingua dell'insegnamento: italiano

Crediti e ore di lezione: 6 cfu,  40 ore

Settore scientifico disciplinare: SPS/08

Moduli: si

Parte Generale

Corso Monografico

Prerequisiti e propedeuticità:

Alto livello di conoscenza della lingua italiana; media conoscenza della storia sociale franco-italiana ed europea

Conoscenze e abilità da acquisire:

Alla fine del corso lo studente dovrà:

-      conoscere il percorso di istituzionalizzazione della sociologia generale, dall’età dei “Classici” (1880-1920) fino ai cambiamenti introdotti dalle teorie mass-mediologiche (1949-1982), dai paradigmi dell’analisi conversazionale ai neo-funzionalismi (2005ca.).

Capacità relative alle discipline:

-      saper disporre della metodologia sociologica quanti-qualitativa (nell’utilizzo dei questionari semi-strutturati), adeguati a ricerche sul campo, da somministrare ai pubblici delle arti e della cultura di massa;

-      classificare, in termini di attendibilità, efficacia e multilateralità (provenienza multi-culturale dei dati), sia le fonti informative primarie che quelle secondarie.

Capacità trasversali /soft skills:

-      elaborare autonomamente le necessarie nozioni per contestualizzare socio-culturalmente ed esaminare criticamente i contenuti di un tipico prodotto culturale di massa, qual’ è, ad esempio, il milieu simbolico-concettuale condensato nella trama di una serie televisiva;

-      saper disporre del linguaggio sociologico per esaminare stile ed obiettivi di mercato delle narrazioni visive, multimediali;

riuscire ad interpretare in chiave socio-politologica (tra V. Pareto e N. Luhmann) la storia dell’industria culturale.

Programma/Contenuti dell'insegnamento:

-      Parte Generale (35 ore)

-      Elaborare socio-concettualmente il contenuto delle dispense della parte introduttiva al corso; riguardanti la nascita della sociologia comtiana e suo incardinamento europeo nelle accademie.

-      Distinguere le diverse prassi definitorie di comunicazione ed informazione.

-      Esplorare e saper commentare i contesti sia stilistici che delle formalizzazioni mediatiche riguardanti le “aree di influenza” della “Guerra Fredda” (1947 – 1989), rinvenibili nei lineamenti descrittivi, socio-mediatici, tipici della Pop Culture.

-      Apprendere gli obiettivi critico-descrittivi e la metodologia empirica ed analogica delle teorie che hanno studiato gli effetti dei media sul pubblico; a medio, breve e lungo termine.

-      Riconoscere il contributo epistemologico portata dalla cibernetica sociale alla teoria dell’informazione ed alla sociologia della conoscenza.

-      Saper riconoscere l’impatto sociale dei metodi comunicativi (ivi inclusi, cenni di crittografia) della più avanzata CMC.

-      Parte Monografica (5 ore)

-      Esposizione dei falsi storico-mediatici dell’epoca Postmodern - dalle fosse di Timișoara (Rom) fino alla Seconda Guerra del Golfo.

-      Esposizione dei falsi mediatici più recenti.

Tecniche di investigazione, pertinenti a riconoscere fattori esplicativi di impossibilità tecniche ed elementi di incongruenza storico-sociale

Attività di apprendimento e metodi didattici previsti:

L’insegnamento prevede: lezioni teoriche (incentrate sull’apparato lessicale e logico-concettuale e sui metodi più usati nella Sociologia della cultura di massa); lezioni esemplificative (in cui, con esempi visivi e concettuali, si spiegherà come fare Sociologia dell’audience televisiva o cinematografica).

Nel corso monografico, il giornalista Rai Amedeo Ricucci esporrà i casi dei falsi storici riguardanti alcuni dei grandi eventi internazionali Postmodern. In particolare, il comunicatore spiegherà agli studenti anche come operare sul flusso mainstream le più (provatamente) efficaci tecniche di smascheramento.

Modalità di verifica dell'apprendimento:

L’esame consiste nella prova d’esame finale, che sarà orale, in lingua italiana. La verifica seguirà quattro ordini di criteri: a) valutazione della costanza e completezza nello studio dei testi indicati; b) significatività nella capacità di collegamento fra temi strutturalmente rilevanti; c) verifica delle capacità di corretta esposizione linguistica; e d) competenza esemplificativa nell’esposizione per motivi ed argomenti, sia tramite procedure discorsive (o di sintesi) che nella progressione logica articolata secondo punti tematici

Testi/Bibliografia:

Costituiscono fonti di studio per l’esame:

I modulo (parte generale):

-      Paccagnella L., Sociologia della Comunicazione, Il Mulino, Bologna, 2010.

II modulo (parte monografica):

-      Crisi e grandi eventi internazionali. I falsi mediatici: come smascherarli. Dispense distribuite a lezione, a cura di Amedeo Ricucci, corrispondente di guerra per la Rai. Seminario Monografico.

Letture obbligatorie:

Cossi G. M., La televisione fredda, Aracne, Roma, 2012

Strumenti a supporto della didattica:

Videoproieiezioni di schede tecniche, immagini, diagrammi e filmati a carattere didattico e sociologico (da Report a prodotti Fiction). Utilizzo del Power Point.

Tesi di laurea:


Note: