BRAIN - Gruppo di Studio sul Brain Drain

Cluster di dipartimento

  • Geografia

Descrizione

Il brain drain, o fuga di cervelli, è un fenomeno che in Italia è iniziato negli anni Novanta ma che, per effetto della lunga crisi che ha colpito il paese dopo il 2007, è diventato quantitativamente rilevante assurgendo anche agli onori della cronaca. Si tratta di un fenomeno multidimensionale che richiede diverse competenze per essere studiato per cui è necessario fare riferimento a una vasta letteratura (demografica, sociologica, geografica ed economica) per inquadrarlo correttamente. Infatti, la stessa definizione di brain drain non solo non è univoca, ma viene anche misurato in modo diversi, ad es. esempio gli economisti per caratterizzarlo utilizzano un criterio di mero possesso di un titolo di istruzione post-secondario, i sociologi e gli scienziati sociali spesso si concentrano sulla sola migrazione dei ricercatori delle hard sciences consolidate (matematica, fisica, chimica, ecc.), mentre lo studio dei flussi migratori del personale medico e sanitario è condotto da specifiche istituzioni internazionali come l’OMS. In questo contesto, il principale filone di studio attualmente riguarda la propensione dei giovani laureandi dell’Ateneo friulano, misurata attraverso l’utilizzo di un questionario elettronico. La sua somministrazione è stata avviata da marzo 2018 attraverso il Sistema Informativo della Didattica il quale, al momento della consegna telematica da parte dello studente della domanda di assegnazione della tesi di laurea, segnala la necessità di compilare il questionario. Non si tratta di una richiesta facoltativa, ma di una tappa obbligatoria della proceduta informatica: questo al fine di portare a termine un’indagine censuaria della durata minima di un anno. Si tratta di un unicum nazionale poiché indagini simili sono state condotte unicamente su base campionaria. In particolar modo, oltre alla determinazione della propensione all’espatrio dei laureandi, l’indagine mira a convalidare localmente il principio “mobilità richiama mobilità” già emerso, a livello nazionale, dai risultati AlmaLaurea. L’analisi dei primi dati (relativi a 1.200 questionari) conferma la validità di questo principio a livello di intero Ateneo per quanto riguarda la mobilità internazionale (poiché quella interna interessa soprattutto le Università del Mezzogiorno). Alla fine del 2022 sono stai raccolti più di 16mila questionari. Il primo obiettivo sarà quello di analizzare le risposte per ottenere un quadro di sintesi anche per quanto riguarda le destinazioni internazionali. I successivi obiettivi verteranno su focus specifici quali l’analisi testuali delle motivazioni dell’espatrio, la modellizzazione statistica della propensione all’espatrio dando anche spazio ad analisi territoriali laddove possibile.

Linee di ricerca

  • Studio dei flussi migratori post-crisi
  • Studio del brain drain nazionale
  • Studio delle fonti statistiche e dei loro limiti
  • Misurazione della propensione all’espatrio
  • Verifica del principio mobilità richiama mobilità a livello internazionale
  • Miglioramento dell’implementazione del questionario sul sistema informativo della didattica
  • Modelizzazione della propensione all'espatrio

Settori ERC

  • PE1_14 Mathematical statistics
  • SH3_1 Social structure, social mobility, social innovation
  • SH3_8 Poverty and poverty alleviation
  • SH3_11 Digital social research

Etichette libere

  • brain drain, fuga di cervelli
  • flussi migratori, emigrazione
  • titoli di studio, alte professionalità
  • validazione questionario

Componenti

Gian Pietro ZACCOMER
Alessia DE BIASIO
Funzionaria - Settore tecnico-informatico
Alessio FORNASIN
Andrea GUARAN
Laura PAGANI